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BUONI SPESA: IL COMUNE NEL CAOS, RIGETTATE QUASI 800 DOMANDE

Pubblicando i dati eccellente e tempestivi del comune di Avola sui buoni spesa avevamo sollecitato per l’ennesima volta il comune di Siracusa a fare in maniera ottimale il suo lavoro. Il primo rilievo fatto riguardava i ritardi accumulati rispetto ad altri comuni della stessa provincia, Avola e Priolo in particolare. Il secondo rilievo riguardava la procedura. Per il Comune di Siracusa infatti sui buoni spesa tutto deve funzionare solo tramite internet, una cavolata bella e buona visto che gli anziani come anche le famiglie bisognose siracusane non hanno molta dimestichezza con internet e il pc, era meglio utilizzare metodi tradizionali, tipo aprire un ufficio ad hoc in diversi siti comunali sparsi per la città. Ma il sindaco del cga è rimasto fermo sul suo proposito: domande e bonus spesa su internet. Chi non è in grado si faccia aiutare. Ma da chi? Anche questo è scritto sull’avviso internet del Comune. Il risultato? Il Comune ha già rigettato quasi 800 domande e su un milione e 600mila euro disponibili ha erogato appena  250 mila euro di buoni spesa in favore di famiglie azzoppate dalla crisi economica, legata all’emergenza sanitaria. Insomma, anche in questo amministrazione deficitaria, sindaco assente e assessori arroganti. Arroganti visto che non ammettono di non saper organizzare un bel quarzo, ma dicono anche che si stanno facendo in quattro, che gli uffici esaminano centinaia e centinaia di domande e altre quarzate. I numeri invece parlano chiaro: non erogati un milione e 300mila euro e rigettate 800 domande perché scritte male, sbagliate, per i requisiti etc. Un fallimento totale che ricade ovviamente sui bisognosi a cui questo buono spesa serve solo per mangiare.