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IL CANDELABRO RUBATO A ZEUS, LA PROTESTA DI ANTIOCO E LA PREPOTENZA DEL GOVERNATORE VERRE

Stefano Gemma:

Un certo Antioco a testimonianza dell’antica amicizia tra Siracusa e Roma aveva deciso di donare a Iuppiter Optimus Maximus un candelabro tempestato di gemme; Verre grande governatore della Sicilia naturalmente se ne appropriò indebitamente. Nel foro di Siracusa, oltre ad Antioco, arrivarono tutti i siracusani per reclamare la restituzione. Il risultato fu che Verre fregandosene di Antioco, dei siracusani e in fondo anche della romana dignitas espulse da Siracusa Antioco. Questo evento divenne una delle carte migliori che si gioco’ Cicerone in qualita’ di Siciliae defensor nel processo a Verre. Syracusae, primo sec avanti Cristo

Verre che fu governatore della Sicilia intorno al 1 °sec. A.C., si distinse per la grande capacita di depredare la Sicilia di ogni suo avere, ma li meglio di se lo diede ad Alunzio, oggi Tindari. Essendo il paese posto su una altura e quindi difficilmente raggiungibile, diede incarico a un certo Arcagato di salire e rubare casa per casa tutta l’argenteria posseduta dagli abitanti del paese e tutti i vasi di Corinto esistenti lassu’. Venivano portati via con la forza vasi e argenteria varia nonostante i proprietari si ribellassero con forza. A questo punto Verre impianto’ un laboratorio di grandi proporzioni nella reggia di Siracusa appartenuta a Gerone ( Ex palazzo reale). In questo laboratorio i fregi che aveva staccato dall’argenteria erano da lui utilizzati per arricchire delle tazze d’oro o anche delle coppo d’oro. Quindi queela che era stata la residenza di Gerone divenne per un certo periodo un laboratorio artigianale. Syracusae 70 A. C.

L’assedio e l’espugnazione di Siracusa , da parte di Marco Claudio Marcello nella sec . guerra punica duro’ dal 213 al 211 A.C. La presa della citta’ nella primavera del 211 che molti tendono a presentare come incruenta fu invece molto violenta ; infatti fu saccheggiata dai soldati e furon portate via immense ricchezze che contribuirono a risanare il tesoro romano e andarono a ingrossare il bottino moltissime opere d’arte di gran pregio. Ai cittadini siracusani fu lasciata la liberta ‘ personale venne ridotta alla condizione di tributaria. I siracusani dopo la presa della città erano senza cibo e pur di mangiare chiedevano di diventare schiavi. Syracusae 211 A. C.

Molti ritengono che Il termine “Siracusa ” derivi dal greco ” Sirak” ( pantano) infatti la zona del pantano era ben visibile ai nuovi arrivati. C’è chi dice pero’ che la parola possa derivare dal fenicio ” Cor sic ” che in fenicio vuol dire ” Sole caldo” ; si pensa infatti che i fenici passando con le loro imbarcazioni dalle coste siracusane , allora come oggi sentissero caldo e dicessere: Cor sic , cor sic

La citta’ di Siracusa era considerata una tetrapoli da Diodoro ma alcuni ne cominciarono ad aggiungere un quinto: l’Epipole e a quel punto si comincio’ a parlare di Pentapoli. L’Epipole era un vasto quartiere terminante col castello di Eurialo.

Il quartiere Tica era caratterizzato da un antico santuario della fortuna, vi era inoltre un vastissimo ginnasio e numerosi edifici sacri, ed è densamente frequentato e popolato. Abbiamo poi il quartiere Neapoli edificato appunto all’ultimo; in esso troviamo un teatro , 2 templi superbi dedicati a Cerere e Libera, una statua di Apollo detto Temenite che è bella e gigantesca. Syracusae 100 A. C.

Quando Claudio Marcello conquisto’ Siracusa portò via un certo numero di oggetti artistici. Gli stessi servirono ad adornare i templi romani dell’Onore e della Virtu’. Per quanto riguarda le divinita’ non compi’ profanazioni. Il tempio di Minerva non fu toccato. Dentro si potevano ammirare scene di battaglie equestri di re Agatocle e questi quadri (vanto dei siracusani) non furono toccati.

Erano presenti all’interno del tempio gli ornamenti della vergine Minerva, 27 quadri che rappresentavano i re e i tiranni di Siracusa. Ma la cosa principale era che nessun tempio si erano visti battenti piu’ splendidi lavorati con fregi d’oro e d’avorio ; sugli stessi battenti era visibile il volto della Gorgone cinto di serpenti.

Insomma la Siracusa del primo secolo avanti Cristo forse era ancora piu’ bella della attuale.