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A SIRACUSA, CITTA’ DEL SOLE, CHIUNQUE PER PRASSI POTEVA PRENDERE PAROLA IN SENATO

Riguardo il periodo antecedente la fondazione della colonia corinzia di Siracusa ad opera di Archia nell’isolotto di Ortigia, che lo stesso scelse come originario insediamento, occupato già da circa 500/600 anni dai Siculi; gli studi moderni hanno posto l’attenzione su un passaggio dello scoliasta di Apollonio Rodio, secondo cui Nicandro di Colofone nel suo poema “Aitolika” fissava ab origine il possesso del territorio in questione da parte di coloni Etoli. Il poeta alesssandrino, veniva così a spiegare che Ortigia e Aretusa erano denominazioni tratti da toponimi esistenti nella regione etolica.

La Siracusa del primo sec. A. C. offriva esempi di bellezze artistiche innumerevoli: una statua di Saffo stupenda adornava il Pritaneo; queta statua era di Silaninoe di Atene.Viera poi una bellissima statua di Saffo con un piedistallo con iscrizione in lingua greca. Nel tempio di Esculapio una bellissima statua di Apollo guaritore, nel tempio di Libero una statua raffigurante Aristeo e nel tempio di Giove la statua di Giove imperatore. Meravigliosa era la testa del piccolo Pan nel tempio di Libera

I MITI DI ORTYGIA

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Asteria, figlia del titano Ceo e di Febe, per sfuggire alle avances di Zeus si trasformò in quaglia (ὄρτυξ) e si gettò in mare, dove venne mutata in un’isola chiamata, appunto, Ortigia [Apollod. Bibl. 1, 4, 1]; [Hygin. Fab. 53]; [Callim. hymn. ad Delum 36 ss.]. Questa fu ribattezzata Delo, “la manifesta”, dopo che Latona vi partorí Apollo ed Artemide [Schol. ad Apollon. Rhod. Argon. 1, 308 a].

Un’altra tradizione vuole che Eracle fosse figlio proprio di Asteria e di Zeus: ucciso da Tifone, l’eroe ritornò in vita inalando l’odore di una quaglia, portatagli dall’amico Iolao [Eudox. ap. Athen. 9, 392 d].

LE BELLEZZE DELLA SIRACUSA DEL PRIMO SEC. A.C. NON FINIVANO MAI: LA STATUA DELL’APOLLO GUARITORE ERA VENERATA DAI SIRACUSANI CON SACRIFICI ANNUALI, SACRIFICI CHE ERANO DEDICATI PURE AD ESCULAPIO. ARISTEO CHE ERA RITENUTO DAI SIRACUSANI L’INVENTORE DELL’OLIO D’OLIVA ERA OGGETTO DI ONORI DIVINI .LA STATUA DI IUPPITER MAXIMUS ERA UNA MERAVIGLIA MONDIALE , TANTO CHE MARCO MARCELLO ,ENTRATO A SIRACUSA NON VOLLE ASSOLUTAMENTE FOSSE TOCCATA DAI MILITES ( LA PAROLA ITALIANA MILITE DERIVA DAL LATINO ” MILIA ” CHE VUOL DIRE MILLE; I LEGIONARI ROMANI PROCEDEVANO A MILLE A MILLE , MENTRE ERANO CHIAMATI SOLDATI QUELLI A PAGAMENTO CIOE’ ASSOLDATI). NEGLI EDIFICI SACRI DI SIRACUSA ERANO PRESENTI DELLE SPLENDIDE TAVOLE DELFICHE, STUPENDI CRATERI IN BRONZO E UN’ENORMA QUANTITA’ DI VASI DI CORINTO. MA CHI MOSTRAVA AI TURISTI QUESTE MERAVIGLIE? LE GUIDE SIRACUSANE NATURALMENTE CHE ERANO CHIAMATI ” MISTAGOGHI” . SYRACUSAE 70 A.C. CIRCA

Eraclio a Siracusa ricopriva una carica onorifica di rilievo in quanto era un proagoro , per altro era anche sacerdote di Giove, era come dsire l’onoreficenza massima. Al senato comunque vi erano altri personaggi di rilievo oltre allo stesso; per esempio uno che superava chiunque per esperienza era Diodoro ( figlio di un certo Timarchide). In genere in senato era lui a parlare per primo anche se a Siracusa era usanza che chiunque potesse esprimere il suo parere( A Roma si parlava nominatim, cioe’ con appello nominale, cominciando dal princeps cioe’ dal piu’ autorevole) . Era usanza comunque, che se tutti stavan zitti, si procedeva per sorteggio. Siracusa primo secolo avanti Cristo

La viaggiatrice Jeannette Power di Villepreux, un comune francese situato nel dipartimento degli Yvelines. Nelle cronache del suo viaggio in Sicilia, avvenuto intorno alla prima metà del XIX° sec., scrisse anche di Siracusa, e tra le tante notizie, c’è ne fornisce una degna di nota. “Pop. (popolazione) 17.804. E’ fornita di varie locande, ma la migliore è quella del Sole, Per la guida di Siracusa raccomando a’ viaggiatori Salvatore Politi, giovane siracusano, d’ottima indole e peritissimo delle cose patrie.” J. POWER, Guida per la Sicilia, Napoli, 1842, p. 100.] La locanda del Sole, richiamata dalla scrittrice, è verosimilmente un riferimento omerico ove si pensa che Siracusa sia menzionata nell’Odissea e che venisse intesa come la città del Sole. [Omero, Od., XV, St. 81]