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IL SINDACO ITALIA SU VILLA REIMANN E’ SEMPRE RIMASTO SORDO E MUTO. DI GRANATA NON PARLO, NON HO TEMPO DA PERDERE

Marcello Lo Iacono diciamo che sei stato il primo a credere che per il lascito dei beni Reimann al Comune, dopo tante dimenticanze, qualcosa poteva essere fatto.

Sì, questa primogenitura è durata veramente poco. Il 23 marzo 2014 inviai ad una mia amica giornalista danese una lettera in cui parlavo della sua illustre concittadina e del suo atto d’amore per avere donato il suo patrimonio alla Città che l’aveva accolta e che poi l’aveva seppellita quasi di nascosto. Le chiedevo di impegnarsi, nel suo Paese, per dare reale forza al nostro desiderio di valorizzare questo grande patrimonio morale e materiale. La pubblicazione della lettera sui media innescò una curiosità ed un interesse verso la Reimann ed il suo Patrimonio.  

Come nasce il volontariato per Villa Reimann e per il rispetto delle disposizioni testamentarie della signora danese innamorata di Siracusa

Il 12 maggio 2014 ci siamo ritrovati, Cittadini ed Associazioni, per un sopralluogo alla Villa ed al Parco e ci siamo immediatamente convinti che si era oltremodo lontani dall’applicazione delle volontà della Reimann e che l’incuria degradava inesorabilmente il sito, sebbene il Comune avesse l’onere di mantenerlo e garantirlo avendo impegnato l’onore stesso della Città nel momento in cui ha accettato il lascito. Una valutazione del 1976 del giornalista Orazio Francica Nava, della massa patrimoniale parlava di qualcosa come un miliardo e mezzo di lire. Abbiamo deciso, quindi, un programma di iniziative ed attività cominciando con l‘incontrare l’Avv. Corrado Piccione, legale di fiducia della Signorina ed estensore delle volontà della Reimann. Con lui abbiamo approfondito il Testamento della Gentildonna danese che aveva immaginato “che la sua Villa divenisse sede di alti studi sulla classicità occidentale e che potesse divenire appunto un istituto culturale, una sede di esperienze, un luogo di incontro di studiosi sì da favorire in prospettiva la nascita dell’Università a Siracusa.”  Così è iniziata l’avventura di Save Villa Reimann

Il patrimonio era disperso in vari uffici comunali e nei ripostigli del comando dei vigili urbani, praticamente un disastro

Si un disastro, un vero disastro di cui molti, ancora oggi, dovrebbero vergognarsi. La dotazione artistica composta da quadri, ceramica, bronzi, tappeti, gioielli era chiusa in scatole di cartone accatastate innaturalmente nel ripostiglio delle scope del Comando della Polizia Municipale chiuse dal 1985 e riaperte solo una volta nel 2011 a seguito di un inventario eseguito dai Carabinieri di Siracusa.  Nella Villa, al piano terra, quattro stanze erano chiuse al pubblico perché vi erano vergognosamente accatastate le suppellettili della Reimann.  I documenti del fondo cartaceo, circa ventimila fogli, erano abbandonati parte agli allagamenti dell’Archivio Storico Comunale, parte al degrado in Villa e in Dependance nascosti negli armadi, nei cassetti, tra i libri. La dotazione dei reperti archeologici di proprietà della Reimann traslocata nel 1995 presso la Soprintendenza doveva rientrare dopo la pitturazione dei locali della Villa, ma non fu più ripresa. Save Villa Reimann ha dovuto fornire precise indicazioni per poterla rintracciare.  Più di 1600 libri della biblioteca personale di Christiane, con tantissimi volumi antichi e rari, abbandonati alla rinfusa in diverse stanze della Villa in pieno degrado, alcuni attaccati da parassiti e da muffe sono oggi irrecuperabili.  Il tutto registrato malamente in tanti inventari eseguiti in modo superficiale da chi negli anni è stato chiamato a redigerli e che hanno tante difformità che non interessano a nessuno. Due esempi per tutti:  – I gioielli della Reimann che nell’inventario del 2011 erano dati per “non presenti” (rubati) e che per tanti anni hanno gettato un’ombra di discredito sul Corpo dei Vigili Urbani, sono stati ultimamente ritrovati da Save Villa Reimann in una scatola che era stata male inventariata. – Due quadri di grande valore mancano tuttora all’appello e nonostante le nostre molteplici segnalazioni nessuno si prende la briga di denunciarne ufficialmente la scomparsa. Cui prodest?

Marcello Lo Iacono, Con quali amministratori vi siete confrontati in tutti questi anni e con quali risultati concreti?

Non c’è stata alcuna collaborazione con l’Assessore alla Cultura della passata consiliatura, ed anche con l’attuale, tranne un breve periodo in cui abbiamo cercato, con scarso risultato, una forma di collaborazione, leale da parte nostra, altalenante dall’altra parte che ci ha molto deluso anche sul piano strettamente personale. Diversamente abbiamo mantenuto rapporti di collaborazione e di educazione istituzionale con il Vice Sindaco Giovanni Randazzo e con quasi tutti gli Assessori al Verde che si sono avvicendati in questi anni. Con l’attuale Assessore manteniamo buoni rapporti e stiamo dando una mano ad evidenziare quello che non va nel capitolato del verde che è stato preparato da qualcuno che ha pensato di paragonare la cura del verde di Villa Reimann con quello di una rotatoria di via Scala Greca!

Il risultato più appariscente di questa collaborazione è stato la creazione del Memoriale di Christiane Reimann, voluto fortemente dai volontari di Save, che occupa l’intero piano terra della Villa dove sono stati riposizionati al loro posto tutte le suppellettili e tutta la dotazione artistica e dove sono state ripuliti da un luridume pluriennale sia i pavimenti che gli ambienti ridando dignità alla memoria della Donatrice. 

Poi nasce Save Villa Reimann.

Dobbiamo alla caparbietà dei tanti che ci hanno creduto che è nato il Raggruppamento di Save Villa Reimann che ha inteso riunire, a difesa dell’eredità morale e materiale di Christiane, tutti coloro, che prima di noi, hanno lavorato su questo fronte e tutti quelli che hanno creduto opportuno avviare un’azione nuova e riparatrice nei confronti della Reimann e del suo lascito 

Perché un consorzio universitario fantasma diventa responsabile della villa e dell’attività nella stessa

I locali della Villa sono in uso del Consorzio, in base alla Convenzione per la Concessione siglata l’8 maggio 2006 con il Comune di Siracusa. Il Consorzio Universitario Archimede ha, per Statuto, tra i suoi scopi anche quello di favorire manifestazioni culturali e in questi anni ha incrementato enormemente la richiesta degli eventi grazie alla generosa collaborazione dei volontari di Save Villa Reimann che si sono spesi per far emergere la vocazione culturale della Villa dando vita ai “Venerdì Culturali e Musicali” che hanno dato ai partecipanti emozioni ed atmosfere di altri tempi.

Come è noto dal primo gennaio Save Villa Reimann si è disimpegnata dall’attività diuturna in Villa per protestare contro l’immobilismo del Sindaco che ha evitato finora di dare risposte a nostre precise richieste.

Garozzo sindaco e Italia vice sindaco erano già insofferenti con un volontariato così disinteressato e comunque non politico?

L’ex Sindaco non ha mai voluto incontrare Save Villa Reimann comportandosi in modo scorretto in antitesi allo stesso Statuto Comunale che pur aveva giurato di rispettare. L’ex Vicesindaco è andato presto sulle orme del suo capo. Difatti dopo un iniziale incontro in Dependance con i tanti volontari di Save Villa Reimann, dove promise di attuare una serie di adempimenti richiesti dal Testamento, si è disinteressato di Villa Reimann cancellandola dalla sua agenda e per non sbagliare anche da quella del suo Capogabinetto.

Italia diventa sindaco e peggiorano i rapporti coi volontari e in particolare con Save Villa Reimann

Save Villa Reimann a maggio del 2018 aveva invitato tutti i candidati Sindaci ad un incontro che aveva come obiettivo quello di fare conoscere le problematiche di Villa Reimann. L’attuale Sindaco non ha ritenuto di presentarsi.

L’abbiamo successivamente invitato per le inaugurazioni delle rassegne culturali dei “Venerdì in Casa Reimann”, a cui per la verità partecipava con piacere ma non ha mai dato indicazioni per risolvere le problematiche ancora aperte del Patrimonio Reimann (capitolo di spesa dedicato, bilancio separato per Villa Reimann, reddito dai pozzi d’acqua, dagli affitti e dai matrimoni civili, restauro delle colonnine, Casa del Custode etc). In tutti questi mesi lo abbiamo sempre informato di ciò che, secondo noi, non andava in Villa Reimann, ma è sempre rimasto sordo e muto senza peraltro averne le patologie.

Per farla breve dopo tante prepotenze, Granata decide che sulla Reimann è lui il plenipotenziario e annullando le vostre iniziative in pratica vi caccia?

Di Granata non vorrei parlarne, non ho tempo da perdere (per mutuare una sua espressione nei miei riguardi); mi interessa parlare invece della maleducazione istituzionale del suo Dirigente che non risponde alle PEC di Save Villa Reimann, negando di fatto l’uso della Dependance che vorrei sommessamente ricordare non è di sua proprietà né di altri padroncini ma semmai è chiamato a disciplinarne l’uso secondo gli articoli della Convenzione con il Consorzio e secondo le norme ed i regolamenti vigenti.

Cosa intende fare Save Villa Reimann? Lascerete perdere? Abbandonerete una battaglia di recupero e di valorizzazione che portate avanti da tanti anni? Insomma, vinceranno i cattivi?

Come è noto, a causa delle prevaricazioni subite, Save Villa Reimann non presenterà le proprie manifestazioni culturali in Villa ma lo farà in altro luogo dove è stata accolta con educazione, entusiasmo ed interesse. Questo non significa che il nostro impegno per la difesa delle volontà testamentarie si fermerà anzi, come è già successo nei sei anni passati, saranno interessati coloro che a vario titolo possono intervenire per ristabilire comportamenti corretti sull’uso della Villa e sul degrado da fermare.

Mi chiedi se vinceranno i “cattivi”. A me sembra che più che cattivi danno l’impressione di essere “inadeguati e fuori posto”. Noi siamo sicuri che vincerà la Città, la vera Cultura e le buone pratiche perché come si sa gli Assessori ed i Sindaci passano, ma i valori da difendere di Christiane Reimann restano.