Politica

PUCCI PICCIONE: NONOSTANTE TUTTO, VIVIAMO IN UNA SPLENDIDA CITTA’ SFIORATA DALLA CAREZZA DEL CREATORE

Pucci Piccione, ad una collega che ha lasciato Siracusa ho chiesto il motivo di questa scelta. Mi ha risposto che a Siracusa non c’è più nulla e sarà così per un bel pezzo …

Siracusa è una città oggettivamente difficile, piena di mille contraddizioni ed in molti casi inconsapevole delle proprie possibilità e potenzialità. E’ difficile trovare spazi anche perché occupati dalle stesse persone ormai da decenni. Occorre avere molta pazienza e forza per ritrovare i motivi per rimanere ma soprattutto occorre avere la capacità di sapere cogliere, ad esempio da un tramonto alla marina o dai colori cangianti della Cattedrale, il senso di bellezza che rimane, nonostante tutto, inalterato. Alla tua collega rispondo di tenere duro e di rimanere.

Secondo alcuni fedeli ci restano Santa Lucia e la Madonnina, senza di loro Siracusa è persa.

Santa Lucia e la Madonnina rappresentano modelli di riferimento identitari molto forti e sentiti ma la vera risorsa e la vera forza di questa città sono tutti i siracusani che si affidano con devozione e sincerità a loro. Sono loro che fanno sentire la città viva e non persa.

Pucci, la festa di Santa Lucia subisce critiche anche da addetti ai lavori, da religiosi. Cosa c’è da cambiare? Come presidente della Deputazione cosa state preparando per il 13 e 20 dicembre?

Padre Pippo Caracciolo, figura di riferimento per il mondo luciano, in un articolo pubblicato tanti anni fa su “ Con Lucia a Cristo ” rispondeva, con estrema intelligenza, a tutte le critiche, che peraltro sono sempre le stesse, che vengono rivolte ogni anno alla festa di Santa Lucia. Occorre fare una prima considerazione. La festa del Santo Patrono è stata sempre espressione del popolo che vi partecipa e riprende il carattere della popolazione. La festa di Santa Lucia a Siracusa, basta rileggere le cronache della prima metà del 1600, è rimasta sempre la stessa, inalterata nei suoi passaggi fondamentali. E’ una festa che, a differenza di altre, conserva un aspetto fortemente devozionale, e di questo posso essere testimone diretto, e nel contempo evidenzia il distacco, anche esso tipicamente siracusano, che spinge a vivere la festa dai marciapiedi, in Ortigia dai balconi,  piuttosto che dentro la processione. Lo scorso anno Peter Stein e Davide Livermore, due grandi registi che hanno partecipato alla festa del patrocinio di maggio, su mia precisa domanda identica alla tua, mi hanno risposto di non cambiare nulla. E ritengo che la festa debba rimanere inalterata nella sua struttura senza cadere in banali momenti di folklore utilizzando il linguaggio della contemporaneità. Salvo La Rosa, che da due anni riprende in diretta la nostra festa sull’esempio di quella di S. Agata, ed Enrico Selleri, corrispondente di TV 2000, sono rimasti colpiti dalla bellezza della nostra festa. Spesso sono gli altri che sanno cogliere gli aspetti di autenticità che a noi sfuggono. Cosa faremo per la prossima festa. E’ difficile adesso dire qualcosa sia perché aspettiamo il nuovo Arcivescovo e sia perché, con le disposizioni normative attualmente vigenti, anche la festa di dicembre rischia di saltare. Viviamo l’incertezza di questo periodo con la consapevolezza, però, che Lucia guida i passi ed i tempi della nostra città.

Una domanda all’avvocato, Ti aspettavi la sentenza del Cga sui brogli elettorali a Siracusa?

Caro Salvo, dalla magistratura amministrativa mi aspetto di tutto e di più!

Queste navi in moto h24 alla Marina che senso hanno? Perché a Siracusa che non ha nessun precedente e non ha un porto garage?

Non sono mai salito su una nave da crociera ed è un tipo di vacanza totalmente lontana dal mio modo di essere viaggiatore per cui la presenza di navi in porto, da un punto di vista assolutamente personale, non mi piace ma la questione, però, è un’altra. Si è voluto dare una scelta turistica e crocieristica al nostro porto per cui le navi, con tutte le garanzia di sicurezza e tutela della salute, non devono mancare. Basta cambiare destinazione e vanno via le navi.

Non hai anche tu la sensazione di una completa disorganizzazione per le strade, le strisce pedonali, la quarantena dei migranti, i locali per le scuole …..

La sensazione di completa disorganizzazione la vivo da sempre ed ormai riesco a conviverci anche se non sempre serenamente.

Come stai vivendo una città senza democrazia, senza consiglio comunale, con un uomo solo al comando.

Una città senza Consiglio Comunale è una comunità politica senza cuore. Il vero problema, però, è una norma regionale assurda e profondamente ingiusta che ancora resiste e che non si vuole abrogare.

Hai una passionaccia da agricoltore dilettante, coma vanno le cose nel tuo orto?

Coltivare l’orto e vedere crescere gli alberi che hai piantato, ti offre la possibilità di vivere emozioni e momenti di serenità. Ho coscienza di essere braccia sottratta all’agricoltura. L’orto richiede però costanza e purtroppo non sempre si riesce ad avere il tempo per la cura anche perché, il mio luogo di pace, si trova ad Avola Antica. 

Col Caravaggio figuraccia? Col ristorante astronave figuraccia? Per fortuna c’è la Fondazione Inda.

L’INDA rappresenta, per la nostra città e per il nostro territorio, non solo uno splendido esempio di attività culturale unico al mondo e di grande diffusione con numeri di spettatori e riscontri sempre maggiori ma anche una autentica risorsa economica. E’ una esperienza che deve essere salvaguardata e rinforzata. Devi pensare che le storie che durano a Siracusa sono la Deputazione di Santa Lucia dal 1541 e la Fondazione INDA dal 1914. Santa Lucia ed il Teatro Greco ci permettono di fare una bella figura davanti al mondo.

Spiega le ragioni per cui anche nelle condizioni in cui siamo noi siracusani dobbiamo pensare positivo.

Mi è capitato diverse volte, da quando sono ritornato a vivere in Ortigia, di andare a vedere alla Marina il tramonto con i miei figli piccoli.

Guardi verso il mare, magari verso l’Anapo, tiene le spalle alla Marina, così non vedi lo stato della pavimentazione, ed allora i colori che riempiono il cielo di Siracusa diventano pensieri positivi. La nostra città è stata sfiorata dalla carezza del Creatore e questo può renderci felici, nonostante tutto!