Rep: Nel caso in cui queste pseudo piste/corsie ciclabili che si stanno realizzando non siano state inserite nel Piano Regolatore Generale della città, gravissime ripercussioni si potrebbero abbattere sulla Città di Siracusa e sui siracusani, chiamati a pagarne le ripercussioni economiche. Lo dichiarano Vincenzo Vinciullo, Salvatore Castagnino, Fabio Alota e Mauro Basile.
Come è noto, la realizzazione di una pista/corsia ciclabile è un intervento di trasformazione della viabilità esistente: le strade vengono ristrette, le aree di parcheggio spostate o abolite del tutto.
Per Siracusa vi è un’aggravante: non si realizzano mai i percorsi ciclabili, ma si sottraggono e quindi si riducono i tracciati veicolari alla mobilità veicolare già esistente.
Queste modifiche sostanziali al P.R.G. hanno la conformità urbanistica, cioè sono stati approvati dall’Organo competente?
Volendo, ancora una volta, aiutare la scadente Amministrazione Comunale di Siracusa, vogliamo ricordare quali sono le autorizzazioni richieste e concesse in un regime a Statuto Speciale come il nostro: il Friuli Venezia Giulia, nello stesso regime, in un comune della provincia di Udine, ad esempio, prima di iniziare i lavori per la realizzazione di percorsi ciclabili, è stata richiesta ed ottenuta la variante al Piano Regolatore Generale per tutti i percorsi ciclabili che non erano inseriti nello strumento urbanistico.
Orbene, se ciò non è avvenuto nella nostra città, come dicevamo in premessa, gravissime ripercussioni si abbatterebbero sui cittadini, costretti a pagare eventuali danni alle persone ed alle cose.
Pertanto, hanno proseguito Vinciullo, Castagnino, Alota e Basile, invitiamo l’Amministrazione Comunale di Siracusa a controllare se tutti gli atti propedeutici sono stati consumati e nel frattempo ad interrompere la realizzazione di queste orribili piste ciclabili che stanno facendo ridere non solo tutta la città, ma tutti coloro i quali le stanno vedendo.
Noi comprendiamo pure la speranza che l’Amministrazione Comunale ha posto nel sole e nella pioggia, ma, hanno concluso Vinciullo, Castagnino, Alota e Basile, se sole e pioggia non interverranno a cancellare questi orribili tracciati, tutto il mondo ci sommergerà con una risata generale.
Ed infine, è troppo chiedere le dimissioni dell’Assessore al ramo?