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LE ECCELLENZE SIRACUSANE: CLAUDIO GIGLIO, MUSICISTA DI SPICCO EUROPEO

Claudio Giglio è un musicista nato a Siracusa. Compositore, sassofonista e flautista, protagonista di spicco del panorama musicale europeo per l’azione complessiva che vi svolge. Claudio Giglio è considerato da anni un riferimento per quanti seguono il movimento musicale nella cultura del mediterraneo.

Con alle spalle una robusta preparazione musicale accademica, Claudio Giglio si propone come una delle figure più eclettiche espresse attualmente dalla scena musicale italiana: dalla musica jazz alla contemporanea, dalla musica etnica alla world music, egli manifesta un’assoluta padronanza dei mezzi tecnici ed espressivi ed una piena consapevolezza in qualsiasi ambito linguistico operi.

La sua musica da qualunque porto stilistico muova, ha nell’improvvisazione raffinata ed elegante, all’interno di un impianto compositivo sintatticamente avanzato, la principale cifra di identificazione.

Recensito dalle riviste internazionali più importanti del settore, ha scritto musiche per il teatro, cinema, danza contemporanea e computer visual art.

Ha suonato e fatto tournée con numerosi jazzisti italiani e stranieri, partecipando a numerosi festival tra i più importanti in Italia e all’estero.

Votato dalla critica internazionale tra i migliori nuovi talenti del jazz italiano negli ultimi referendum indetti dalla rivista “Musica Jazz”, egli prosegue un percorso che vede il sound fresco ed esuberante del linguaggio jazzistico fondersi con i ritmi e le atmosfere impetuose, drammatiche e passionali della musica mediterranea più pura ed arcaica.

Manifestazioni e festival a cui ha partecipato: Rai 2 “Sicilia Jazz Giovani”, Atene Jazz Festival, Jazz Festival “Made In Italy”, Festival Ibleo Del Jazz, Festival Internazionale Del Jazz Di Roma, Rassegna “Tangram On Stage” Milano, Rassegna 2 Storyville Live At Torino, B.B. Dull Schicksal Festival, De Meervaart Jazz Festival (Olanda), Ente Autonomo Teatro Massimo Di Palermo, Biennale Compiuter Music Di Venezia, Rai 3 “Eventualmente Jazz”, Istituto Nazionale Del Dramma Antico, Mostra Internazionale “Music Graphic” Parigi, Rai 1 “Festival Jazz Di Sanremo”, Rassegna “Moenia Extra Musiche”, Inaugurazione Galleria D’arte Contemporanea “Migrazioni” Roma, Esplorarte 2000.

Claudio Giglio comincia a muovere i primi passi come musicista quando trasferitosi a Roma con la propria famiglia, viene a contatto con quella che è la realtà musicale della Roma degli anni settanta.

I gruppi più importanti della storia dell’underground musicale diventano il suo pane quotidiano e ascolta con molta attenzione formazioni come “ Jethro tull, Pink floyd, Emerson lake and Palmer, Weather Report e gran parte del pop italiano di quegli anni.

Decide di suonare il flauto traverso attratto dallo stile di Jan Anderson flautista dei Jethro tull e, dopo che la sua nonna paterna un giorno gli regala il suo primo flauto, con alcuni amici e compagni di liceo decide di mettere su un gruppo per suonare proprie musiche.

Iscrittosi ai corsi musicali dell’associazione “ spazio zero “al testaccio, egli conosce e apprende da musicisti come Bruno Tommaso, Eugenio Colombo, Tommaso Vittorini, Maurizio Gianmarco, Giorgio Gaslini ecc. le sonorità del jazz contemporaneo , rimanendone affascinato a tal punto da decidere susseguentemente che la musica improvvisata sarebbe stata la sua scelta di vita.

Ascoltando alla radio musicisti come Jhon Coltrane, Wayne Shorter, Jan Garbarek, decide che il sassofono soprano sarebbe stato lo strumento che lo avrebbe accompagnato nel suo percorso artistico, ma volendo studiare in conservatorio, la sua scelta cade sul flauto traverso in quanto nei conservatori italiani la cattedra di sassofono non è ancora prevista.

In questi frangenti suona con il gruppo “Coperativa Lavoro Culturale” in cui ha modo di allargare i suoi interessi verso la musica popolare in genere e di esibirsi in diversi live su tutti il territorio nazionale.

Nel frattempo Claudio Giglio si ritrasferisce in Sicilia per motivi familiari e termina i suoi studi presso il conservatorio di Palermo diplomandosi in flauto nel 1983.

Nel contempo suona in duo con il batterista Francesco Branciamore allargando i propri orizzonti verso il free jazz e la musica improvvisata di stampo europeo.

Entra nel gruppo “ i Cilliri “ diretti da Carlo Muratori e ha modo di approfondire il suo interesse per la musica popolare siciliana registrando l’album” dda bbanna a montagna” per la CGD e suonando in diversi concerti e trasmissioni televisive.

Dal 1984, vincendo un concorso a cattedra per l’insegnamento della musica nella scuola,

divide la sua attività di insegnante con quella di musicista impegnato su diversi fronti.

Gli studi accademici gli permettono di venire a contatto con i classici della storia della musica e dopo vari corsi di perfezionamento con Mario Ancillotti , suona in numerosi gruppi da camera fortificando il suo interesse per musicisti come Strawinski, Shoemberg, Hindemith, Nono, Berio, Sciarrino e tutti i contemporanei del novecento.

Nel 1985 nel corso dell’anno europeo della musica è impegnato in diversi concerti nelle scuole del suo territorio, proseguendo negli anni avvenire per promuovere con le sue performance l’interesse per la musica contemporanea.

Nel 1987 sente l’incessante bisogno di avere un rapporto più creativo con la musica e, l’esigenza di scrivere e di comporre, lo portano a occuparsi nuovamente di jazz e di musica improvvisata. Forma così il taxiplane jazz quintet , un gruppo dove ruotano all’interno i musicisti jazz del suo teritorio come i fratelli Amato, Camillo Balcone, Roy Paci, Alberto Alibrandi, Claudio Cusmano, Pucci Nicosia, Nello Toscano.

Il gruppo suona un proprio repertorio originale con musiche del leader e numerosi sono i concerti effettuati per conto di numerose associazione siciliane di jazz e numerosi jazz club.

Si delinea a questo punto una sua visione del linguaggio jazzistico che porta a contaminare le sue composizioni molto vicine al jazz d’avanguardia di stampo europeo con le atmosfere impetuose e passionali della musica mediterranea , essendo affascinato dai colori e dalle sonorità provenienti dall’africa, dal medio-oriente, dalla grecia e da tutti i sud del mondo.

Dopo aver suonato per molti anni anche nel gruppo di Gianni Cavallaro, batterista caposcuola della storia del jazz palermitano, egli crea nel 1989 a Siracusa l’associazione siracusana per la musica jazz “ the brass group “ organizzando numerosi concerti con gruppi siciliani e stranieri per creare nel suo territorio un centro di interesse intorno a questo importante fenomeno musicale.

Dal 1990 Claudio Giglio suona con diversi musicisti italiani e stranieri, partecipa al festival jazz di atene, al festival “ made in italy “ al “de meervaart jazz festival in olanda, suona con l’orchestra jazz del brass group di palermo, partecipa alla biennale di computer music di Venezia, al festival di “ music graphic” di Parigi, suona in numerosi concerti per conto del teatro massimo di palermo, scrive musiche di scena per il teatro classico per conto dell’istituto nazionale del dramma antico e partecipa a numerosi programmi radiofonici su rai 3.

Nel 1993 avviene il suo esordio discografico e pubblica l’album “ south music “ per conto della Splas(h) Records con un quartetto che comprende oltre al leader,Massimo Moriconi al contrabbasso, Giampaolo Ascolese alla batteria e Nuccio Intrieri al pianoforte.

Il disco viene accolto favorevolmente da pubblico e critica e Claudio Giglio viene votato nel referendum della rivista “ musica jazz “ tra i nuovi talenti di quell’anno.

Il quartetto si esibisce in numerosi concerti partecipando al festival jazz di Roma,al festival ibleo del jazz, alla rassegna “ tangram on stage”, al festival “ storyville “ di torino, al festival “b.b.dull schicksall “ di trieste.

Nel 1995 pubblica il suo secondo album “ Mediterranean on the road “ con un sestetto, aggiungendo alla sezione ritmica formata sempre da Massimo Morioni e Giampaolo ascolese, il trombonista Elio Amato, il chitarrista Davide Granato, e la cantante Elisa Nocita .

Anche quell’anno il disco entra nelle classifiche del top jazz della rivista “ musica jazz “

e numerose sono le recensioni positive che arrivano anche da riviste specializzate straniere come “ cadence “ di new york.

Nel 1996 e 1997 organizza con la sua associazione numerosi stage e seminari con jazzisti di fama internazionale come Giorgio Gaslini, Paolo Fresu, Bruno Tommaso, Franco Dandrea, Massimo Morioni, e Giampaolo Ascolese e con gli allievi nati da questi corsi crea il collettivo “ Jazz Work in Progress “, formato da circa 20 musicisti con cui si esibisce suonando tutte sue composizioni scritte appositamente per questo organico.

Nel 1998 con questa orchestra pubblica il suo terzo album sempre per l’etichetta Splas(h) dal titolo “ Magic Circus “ partecipando al festival jazz di Sanremo organizzato da Rai 1.

Nel 2000, dall’incontro con l’artista di body painting INCA Tania Ramirez nasce un progetto di danza e musica “ livin sound color show “ in cui i rituali della danza tribale si fondono con le musiche di carattere etno-jazz proposte dall’artista.

Numerose sono le tourne in tutta europa in cui viene proposta la performance con organici sempre cangianti a seconda del luogo e dell’evento tra cui: il “ festival d’arte contemporanea di Roma “ , “ esplorarte 2000 “, “ Manifestazione 2001 “, “ Festival di cannes 2002 “

Nell’anno 2003 nasce il progetto interamente etno-jazz “ Blu Kontrast “con cui Claudio Giglio registra il suo quarto album per la Splas(h) records dal titolo appunto “ Blu Kontrast “.

Le musiche a differenza dei precedenti album prevedono quasi tutte dei testi cantati e molto evidenti si presentano le contaminazioni con la musica popolare siciliana e medio-orientale.

Il gruppo partecipa al festival “ passaggi al jazz” alla rassegna “ Lithos 2003 “ al festival “parola di attrice”alla rassegna “ blu eventi 2003 “, al festival “ Blues al femminile”, al “festival jazz di noto” , “ Extra moenie musiche”, “ Tarantellarte 2004.

Nell’anno 2004 dall’incontro con il dj emilio ruffo e Fabio Puglisi nasce il progetto “ Da black connection”una commistione di sonorità elettroniche che si fondono con il nu soul e il jazz d’avanguardia con cui registra il singolo “ SEMINAL” per la winter rain production. La formazione si rinnova con Gabriella fazzino alla voce e Salvo Adorno alle programmazioni elettroniche riscuotendo notevoli consensi dalla critica specializzata e la rivista “ Acid Jazz “ annovera il gruppo tra le dieci formazioni piu interessanti in europa nel campo del nu-jazz, nu-soul, dando ampio spazio sulla propria rivista al progetto discografico del gruppo che esordisce con l’album “ Moody Voyage” nel marzo 2005.

Nel frattempo Claudio Giglio si muove in modo poliedrico anche con un’altra formazione : la “Giallo Limone stride band” un gruppo che recupera le sonorità dei gruppi da ballo dell’era Swing del cotton club degli anni 30-40, ri-arrangiando brani di Scott Joplin, Cab Calloway, Glenn Miller ecc. Contemporaneamente nasce un altro gruppo etno-jazz di carattere esclusivamente strumentale “Tributama”, un organico formato da tre percussionisti, sassofono, contrabbasso e tastiere con cui partecipa a diverse manifestazioni come il “Med fest” di buccheri, la rassegna “Periplo 2005”, il festival “Latomia arte 2005 “

Nel 2006 nasce il progetto discografico del gruppo dal titolo “Viva Emiliano Zapata” con cui vince il ” contest ” organizzato dal Centro Studi e Ricerche dell’Università Palermo, dedicato alla musica etnica, classificandosi al primo posto e con cui attualmente vaga alla scoperta di sonorità sempre piu consone al suo universo musicale.

(Blog Antonio Randazzo)