FERLITO: CONTE E ITALIA SONO FORTUNOSAMENTE AL GOVERNO E SONO ENTRAMBI UN DISASTRO
Comincio dando una delusione al direttore del giornale che mi aveva indicato l’argomento di questo articolo: Conte ed Italia, analisi e paralleli. Devo dire che i punti in comune, a mio parere, sono pochi, forse quattro, tre ve li dico adesso, il quarto lo lascio per ultimo. Ambedue si sono trovati a governare, Paese uno e città di Siracusa l’altro, con vicende che li hanno visti in sella per il rotto della cuffia, fino al grande abisso della Pandemia. La seconda similitudine è che lo hanno fatto male: Conte ha al suo attivo un “buco” del 12,8% del PIL ed una gestione che ha portato la nazione al coma profondo; Italia vi offre quotidianamente la città che conoscete meglio di me, inutile dilungarsi su questo.
Poi hanno due profili assolutamente differenti. Non per questo uno è migliore dell’altro, è solo diversamente espresso.
Il terzo elemento in comune è la esautorazione degli organismi democratici: Conte, con la collaborazione attiva dell’occupante del Quirinale, un politico di parte, ha cassato con decreti ai confini della realtà il Parlamento; Italia con la partecipazione passiva del Consiglio Comunale è riuscito a rimanere da solo al governo della città. Come un piccolo Napoleone Bonaparte si è auto-incoronato podestà della città senza nessuna remora. Una vera e forse unica azione attiva di Italia dentro di un oceano statico.
Salvatore Ferlito
SABATO IL PEZZO INTEGRALE