Politica

TERREMOTO: ECCO COME E’ STATA DISTRUTTA LA STRUTTURA DI PROTEZIONE CIVILE

Andrea Bisicchia, in caso di terremoto a Siracusa siamo nelle mani di Dio, ma come siamo arrivati a questo sfascio. Partiamo dal principio. Prima ai Pantanelli c’era una struttura di protezione civile. Che fine ha fatto?

E’ vero la Protezione Civile fu allocata nell’area Pantanelli (ex base Agip) in un’area di circa 44mila metri quadrati dove si poteva ben operare per un servizio di tale portata. Personalmente mi sono prodigato affinchè la palazzina, che si trova all’interno dell’area  quella posta all’estrema sinistra  entrando, fosse ben attrezzata per ospitare un COC in grado di supportare un evento di Protezione civile. Furono spesi dei soldi per fornire dei computer da tavolo per le funzioni di supporto, le scrivanie con cassettiere, qualche portatile armadi sedie e poltroncine e due studi uno per assessore e uno per dirigente e quant’altro. Furono effettuati lavori di consolidamento del prefabbricato dove in qualche punto era ceduto il pavimento, nulla di eccezionale poichè la struttura è composta da capriate che formano il soffitto e da pareti mobili smontabili e poteva sopportare qualche calamità. Tutto questo fino al 2003 nel mentre si era approvato dal Consiglio comunale il regolamento del servizio di Protezione civile e successivamente il regolamento della Consulta della Protezione Civile. Inoltre la prefettura all’epoca, aveva effettuato dei sopralluoghi sulla bontà dei lavori e delle forniture che venivano messe in quella palazzina. Dopo quell’anno la struttura ha avuto un lento degrado, i computer venivano spostati in altri uffici, il portatile non se n’è saputo nulla, le scrivanie sono state dirottate in altri uffici comunali, i sottoservizi cannibalizzati, fino a quando si è arrivati a dichiarare il prefabbricato inagibile con rischio di crollo. In effetti non era così visto che è ancora in piedi, abbandonato e oggetto di scempio da parte di ignoti. 

Ad un certo punto la protezione civile dal campus ai Pantanelli è passata in una stanza in via Brenta. Insomma, al Comune già con  la Garozzo Band se ne fregavano della protezione civile

Sì è così ma non tanto con Garozzo a cavallo fra un Sindaco e l’avvicendarsi dell’altro si è deciso di riorganizzare gli uffici di Protezione civile relegandoli nello stabile di via Brenta. Scelta scellerata e mortificante per i cittadini poichè privati dell’ufficio cardine dell’amministrazione comunale in quanto a competenze orizzontali, poiché bisogna di tutti gli altri uffici al fine di coagulare tutte le informazioni utili che fanno parte del sistema di protezione civile e poi immettere in rete tali dati, al fine di formare la mappa unica del territorio con i rischi che gravano su di esso. Quindi tutti i Dirigenti dei vari servizi debbono collaborare con il responsabile del servizio di Protezione Civile. Ripeto fatto increscioso avvalorato dalla classe politica del tempo con la complicità di Dirigenti “cavalier serventes” che pur di mantenere il loro status hanno accondisceso a queste scelte noncuranti dei danni che si sono creati.

Del valzer dei funzionari “o sei con me o ti mando in Siberia” cosa racconti ai siracusani?

Il valzer dei funzionari è l’attività che riesce meglio nel nostro comune. Mentre esistono disposizioni che premiano la professionalità, il fare manageriale e la conoscenza della materia si continua a mantenere il solito cerchio magico dirigenziale facendo roteare le stesse persone nei vari servizi senza che vengano creati nuovi ingressi di altri dipendenti capaci e professionalmente preparati, con l’aggravante dell’incarico ad interim quindi ditemi quel dirigente cosa riesce a fare quando ha due o addirittura tre servizi. Forse non mi sono accorto che al comune abbiamo dirigenti che sono dei Nembo Kid o dei Mandrake. Per quanto attiene al servizio protezione civile poi Vi faccio sorridere. Dal 2003 come detto, esiste un regolamento chiaro e capzioso dove tra l’altro si fa riferimento alla figura Dirigenziale della persona laureata in protezione civile, ma di tutto questo non se ne è mai tenuto conto e quindi il servizio ne ha subito le conseguenze. Non mi reputo depositario di verità assolute o unto da chissà quale santità, ma certamente sono l’unico laureato in protezione civile della Sicilia sud orientale e l’amministrazione che fa? Non mi utilizza? Questo significa non avere interesse per la cura e la salvaguardia di una città, dei cittadini, dei beni pubblici e dei beni dei cittadini stessi. Vabbè, è andata così, peggio per loro. Mi dispiace solo per i miei concittadini.