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IL PROSSIMO VENERDI’ 17 SI FESTEGGIA LO SCIPPO DI UN PEZZO DELL’AMP PLEMMIRIO

Rep: “Estate 2020 in Area Marina Protetta Plemmirio” è il tema della conferenza stampa che avrà luogo venerdì 17 luglio alle 11 nella sala “Ferruzza-Romano” nella sede del Consorzio Plemmirio. All’incontro saranno presenti: la presidente dell’Area Marina Protetta Plemmirio Patrizia Maiorca, il sindaco Francesco Italia, l’assessore comunale all’ambiente Andrea Buccheri e tutti i partner pubblici e privati che hanno contribuito a organizzare e realizzare i nuovi servizi nella riserva siracusana e tutte le novità che saranno illustrate nei particolari  nel corso della conferenza stampa.

Il venerdì 17 per questo incontro è una scelta occasionale, ma che arriva ad hoc. E’ una giornata disgraziata per ricordare quello che è stato fatto per l’Amp e cioè l’ennesimo scippo voluto con forza dal sindaco del Cga, dal Consorzio dell’Amp e da un commissario assente e silente che dovrebbe rappresentare il Consiglio comunale. Forse di venerdì 17 capiremo di che tipo di broglio si tratta e come ha fatto Siracusa a regalare il 33 per cento dell’AMP Plemmirio ad una struttura napoletana.

A lanciare l’allarme fu in pieno dramma Corona virus la vicepresidente della commissione bilancio alla Camera, Stefania Prestigiacomo che, lo ricordiamo, a suo tempo questo Consorzio lo aveva letteralmente creato. Leggiamo insieme: “E’ sorprendente e preoccupante ciò che sta accadendo all’Area Marina Protetta del Plemmirio. Nei giorni scorsi il commissario regionale che fa le veci del Consiglio Comunale, dichiarato decaduto, ha approvato la proposta di modifica dello Statuto dell’AMP che permetterà di proseguire nell’assurdo disegno di cessione del 33% delle quote del consorzio alla “Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli” in cambio di 50 mila euro e di consulenze varie. Attualmente il consorzio è composto al 50% dal comune e al 50% dalla ex provincia. Avevamo lottato tanto per mantenere in capo al nostro territorio la gestione della riserva marina, ma oggi nel silenzio assoluto con un procedura politicamente discutibile, si vuole svendere un altro pezzo del nostro territorio senza comprenderne le reali ragioni. Se ci si vuole avvalere della collaborazione di un ente esterno perché non farlo senza regalargli il 33%? Quanto accaduto appare inspiegabile, inquietante e dannoso per Siracusa. Perché se proprio c’era bisogno di un supporto scientifico e proprio napoletano – si è deciso addirittura di regalargli un terzo del consorzio? Per cinquantamila euro e alcune consulenze? E’ questa una scelta ragionevole? E poi che la giunta abbia proposto al commissario una delibera notoriamente molto contestata in città e che nel consiglio decaduto molto difficilmente avrebbe trovato una maggioranza in grado di approvarla appare come un atto di arroganza che non comprendiamo e non si offenda il sindaco se dico che ha il sapore del colpo di mano. Non si comprende poi perché ci si sia rivolti ad un istituto di ricerca di Napoli per seguire un tratto di mare siciliano. Come mai non si è chiesto, ove se ne sentisse il bisogno, di partecipare a una università siciliana ad esempio? Non avrebbe avuto più senso che ad occuparsi del mare e della biodiversità isolana fosse chi di queste materie e di questi luoghi si occupa perché in Sicilia vive e opera? O noi in Sicilia non abbiamo queste professionalità? Perché il sindaco Italia ha deciso di svendere un pezzo dei beni di famiglia, approfittando d’essere “podestà” della città senza opposizione democratica? Per fermare questa ennesima pazzia c’è solo una possibilità: che il commissario della Provincia, titolare dell’altro 50% del consorzio dell’AMP si opponga a questa operazione di potere a danno di Siracusa. Essendomi spesa in passato per la creazione dell’area protetta, avendo quindi col Plemmirio un rapporto anche “sentimentale”, spero davvero che questo ennesimo scippo sia evitato. Faccio quindi appello a nome dei siracusani che hanno a cuore il nostro mare e la nostra costa, al commissario della Provincia Regionale perché dica di no all’intera operazione impedendo che sia scritta una pagina vergognosa di storia siracusana”.

Appello inutile quello della Prestigiacomo, i siracusani sono da tempo distratti e rassegnati, il commissario dell’ex Provincia risulta non pervenuto e voilà lo scippo è stato perpetrato. In conclusione siamo di fronte ad un atto a danno della comunità siracusana, un inghippo che non si capisce ancora bene perché abbia così tanti sostenitori nello staff di Italgarozzo al Comune e all’Amp. Ci sarà pure il Corona virus, ma non possono certe passare nel silenzio così tante profanazioni etiche e giuridiche e l’ennesimo scippo ai danni di Siracusa, con funzionari che mentre il virus circolava hanno aggiustato carte, rifatto delibere, le hanno financo portate a Roma. Tutto spinto e sollecitato dal sindaco del Cga. Ed oggi, tranquilli e sereni, tutti insieme presentano “Estate 2020 in Area Marina Protetta Plemmirio”. Come se nulla fosse, come se subire scippi nelle nostre  istituzioni fosse una banale routine. C’è qualcosa di ambiguo sotto e cercheremo di scoprirlo per farlo sapere anche a chi ci onora della sua attenzione. Per quanto ci riguarda andiamo avanti. Anche da soli. Per molti versi ci stiamo abituando alla solitudine e ad avere questa informazione monca, servile, spesso pilotata che non è certo dalla parte dei siracusani, ma solo del capetto di turno.