Politica

VINCIULLO: LA REGIONE HA DIMENTICATO I LAVORATORI EX SITECO

Rep: Che fine hanno fatto l’iter per la bonifica dell’area denominata Agglomerato B3 della Zona Industriale di Marina di Melilli e i provvedimenti che dovevano essere presi per la tutela dei lavoratori ex Siteco?
Nella scorsa Legislatura, con l’approvazione, il 25 luglio del 2017, nella seduta n.403, dell’atto n.42, era stato esitato un provvedimento con il quale si impegnavano il Presidente della Regione Siciliana e gli Assessori al Lavoro, alle Attività Produttive e al Territorio ad accelerare le procedure per il completamento del piano di caratterizzazione del sito di Marina di Melilli, ad assegnare le aree, per garantire l’assunzione del personale ex Siteco ed infine ad avviare un tavolo tecnico per discutere e risolvere lo stato di crisi del personale del comparto metalmeccanico e chimico dell’area industriale di Siracusa.
Già il Consorzio ASI, quanto il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio  e del Mare hanno fatto quanto di loro competenza e quanto concordato nei vari tavoli tecnico-politici che si erano tenuti nella scorsa Legislatura.
L’IRSAP (Istituto Regionale per lo Sviluppo delle Attività Produttive), in data 2 gennaio 2018, ha presentato il “Piano di Caratterizzazione Ambientale dell’Area denominata Agglomerato B3  della Zona Industriale di Marina di Melilli”.
Il Ministero ha approvato immediatamente il Piano di Caratterizzazione, ricordando che l’area è inserita nell’Accordo di Programmazione per il sito di bonifica di interesse nazionale di “Priolo” e ciò per favorire lo stanziamento delle risorse necessarie che nel 2018 erano preventivate in 150 mila euro.
Ricordo che, a tal proposito, oltre ai vari interventi in Aula e nelle Commissioni Lavoro e Bilancio, ho presentato l’interrogazione parlamentare n. 3134 del 23 giugno 2015 e la n.3281 del 12 agosto 2015.
A quasi tre anni dall’approvazione di un atto parlamentare che impegnava il Governo della Regione e a quasi 30 mesi dal Decreto del Ministero dell’Ambiente, ha proseguito Vinciullo, nulla è stato fatto e siamo ancora fermi al 22 febbraio 2018:
- Il Piano di Caratterizzazione, approvato ormai da tempo, non viene finanziato dalla Regione, nonostante le risorse economiche siano disponibili.
- Nessun provvedimento è stato assunto per prevedere “idonee premialità” per l’assunzione del personale ex SI.TE.CO.
- Non è stato nemmeno costituito il tavolo tecnico per affrontare e risolvere la vicenda.
L’unica cosa certa è che l’area è passata nelle competenze del Commissario liquidatore dell’ASI che può venderla quando vuole e a chi vuole.
Non comprendo né giustifico l’inerzia da parte del Governo regionale, che non può sottrarsi all’obbligo derivante da un atto parlamentare, ma, ha concluso Vinciullo, soprattutto non comprendo e condanno, anzi, il silenzio di quanti dovrebbero alzare la voce per difendere il territorio e i lavoratori e non lo fanno.