SOS DI 8 EX CONSIGLIERI COMUNALI: SIAMO SBIGOTTITI, ITALIA E’ CONTRO IL NOSTRO RICORSO
Rep: Da quasi un anno la città di Siracusa, il 35mo capoluogo d’Italia per numero di abitanti, è privo del Consiglio comunale e se non interverrà un provvidenziale provvedimento giudiziario, sarà così anche per i prossimi tre anni. Al posto dei 32 consiglieri eletti dai siracusani c’è da qualche mese un Commissario nominato dalla Regione: pressochè nessuno conosce il suo nome, nè il suo volto, né le motivazioni delle scelte che opera. Siracusa si trova quindi a dover affrontare uno dei momenti più difficili della sua storia non potendo contare sull’organismo che rappresenta in tutti i comuni del mondo dal borgo più piccolo alla metropoli più grande, l’espressione democratica dei cittadini.Ricordiamo le parole di Winston Churchill : “ E’ stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora”. Cosa direbbero in questo momento della avvenuta e speriamo solo temporanea, materiale soppressione del Consiglio personaggi che hanno fatto la storia di Siracusa anche nell’aula del consiglio comunale stesso: da Caracciolo a Corallo, da Di Giovanni a Greco, da Sgarlata a Lo Bello e così via, in un elenco che potremmo proseguire di personalità che hanno ricoperto con orgoglio e competenza il ruolo di Consiglieri? Nei prossimi giorni torneremo a confrontarci sulla vicenda, ma intanto vogliamo evidenziare che siamo sbigottiti nell’apprendere che il Sindaco Italia, invece di schierarsi al nostro fianco per tornare a far avere a Siracusa un Consiglio comunale eletto democraticamente, con cui confrontarsi per governare nel modo migliore la città, con i soldi non suoi ma di tutti i siracusani nomina un avvocato per schierarsi contro il nostro ricorso al Presidente della Regione, ottenendo, anche per far passare ancora altri mesi, la trasposizione del giudizio al TAR. Una scelta contro il ritorno della democrazia, proprio quando servirebbe invece più rappresentanza, per ricucire il rapporto tra istituzioni e cittadini che si sentono spesso lasciati soli. Davvero Francesco Italia pensa che essendo un uomo solo al comando potrà meglio amministrare una città in ginocchio? E il suo leader Calenda condivide questa scelta di voler concentrare pieni poteri in pochissime mani, facendo apparire inutile l’assemblea rappresentativa e mettendo così a rischio la stessa Democrazia a Siracusa?
Sergio Bonafede, Chiara Catera, Curzio Lo Curzio, Simone Recupero, Cetty Vinci, Michele Mangiafico, Fabio Alota, Mauro Basile
Sin qui la nota. Contestano la scelta antidemocratica e palesemente anti trasparenza di Italia anche ex consiglieri comunali che lo hanno sostenuto da sindaco. Di converso il sindaco del Cga non ha nessun problema a tentare di far fuori anche i suoi fedelissimi. Insomma, quando si dice di uscire al naturale.