Rep: Ieri pomeriggio è iniziata la verifica delle condizioni del “Seppellimento di Santa Lucia”, opera di straordinario valore artistico, realizzata dal Caravaggio, conservata nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia in piazza Duomo a Siracusa.
Erano presenti i rappresentanti dell’Istituto Centrale di Restauro, organo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, del Centro regionale Progettazioni e Restauro, della Soprintendenza di Siracusa, della Curia Arcivescovile di Siracusa, tutti tranne l’Amministrazione Comunale di Siracusa. Lo dichiarano Vincenzo Vinciullo e Sebastiano Moncada. Ci siamo presentati davanti alla chiesa, insieme all’On. Stefano Zito, e abbiamo chiesto di entrare per verificare cosa stesse accadendo all’interno dell’edificio sacro, in quanto ritenevamo di avere il diritto, come cittadini, di osservare ciò che stava avvenendo. Dopo un iniziale divieto, alla fine siamo stati ammessi e così abbiamo potuto osservare ciò che stava accadendo.
Il dipinto, staccato dal muro e posizionato ad altezza d’uomo, veniva esaminato con la cura e l’attenzione dovuta dai tecnici invitati, massima era la perizia prestata, cosa che ci ha ampiamente tranquillizzati. Il dipinto sembra essere in perfetto stato di conservazione, ma noi non siamo tecnici e ci fermiamo solo all’apparenza, aspettando la decisione degli esperti.
Tuttavia, hanno continuato Vinciullo e Moncada, riteniamo che il dipinto, a prescindere dall’esito a cui perverranno gli esperti, non debba spostarsi da Siracusa, in quanto un’opera così importante non può essere sottoposta allo stress di un lungo viaggio e soprattutto al cambio del clima a cui verrà sottoposto. Siamo, sicuramente, grati al prof. Sgarbi che ha dimostrato particolare sensibilità nei confronti del dipinto, dando la sua disponibilità, anche di natura economica, per gli eventuali interventi di restauro e per aver acceso, con il suo intervento, il dibattito sull’argomento, ma ci permettiamo di ricordare che le casse della Regione sono così ricche di risorse, lasciate dalla scorsa Legislatura, che per il restauro non abbiamo bisogno di finanziamenti extra regionali.
Sollecitiamo, hanno concluso Vinciullo e Moncada, l’Amministrazione Comunale di Siracusa, invece assente ieri pomeriggio, ad assumere un atteggiamento attivo e non passivo, come accaduto ieri pomeriggio.
Anche se il bene appartiene allo Stato, attraverso il FEC, esso appartiene culturalmente e storicamente alla città di Siracusa, da qui l’obbligo di tutelare la nostra identità, la nostra storia, il nostro patrimonio, cosa a cui ieri, pavidamente, l’Amministrazione Comunale di Siracusa si è sottratta.