EDY BANDIERA: SIRACUSA NEGLI ULTIMI 7 ANNI SI E’ FERMATA, SONO STATI ANNI BUI, MA OGGI C’E’ FERMENTO
Edy Bandiera, la tua compagna di partito, Stefania Prestigiacomo, sul nuovo ospedale si è data un gran da fare, prima per ottenere l’ospedale di secondo livello, oggi ottenendo la nomina di un commissario per fare l’opera pubblica in due anni
Fin dall’insediamento del Governo Musumeci abbiamo lavorato concretamente al nuovo ospedale di Siracusa, atteso da decenni dai siracusani. Fu infatti uno tra i primi provvedimenti deliberati dal Governo del quale faccio parte, che dava il via alla concretizzazione dell’opera che, a differenza delle ipotesi del passato, sarà tutta in mano pubblica perché sarà interamente realizzata con fondi pubblici. In quest’ottica, ogni intento, anche in materia di semplificazione, è certamente un fatto utile. Sui tempi ho imparato a non sbilanciarmi. Preferisco parlare a consuntivo. Ricordo ancora quando tanti anni fa facevo il Presidente del Consiglio Comunale, che fui invitato alla posa della prima pietra del Circuito di Siracusa e declinai l’invito, perché dissi che ero diventato scaramantico e quindi non partecipavo più alle pose delle prime pietre, bensì dell’ultima. Purtroppo avevo ragione. Quel circuito non è ancora stato fatto e probabilmente non lo vedremo mai.
Sul Corona virus qual è stato il tuo impegno in Sicilia e a Siracusa
Premesso che non faccio medico, il mio impegno non si è potuto che sostanziare con le attività che abbiamo deliberato in seno al Governo regionale. Attività che hanno visto l’incremento dei posti Covid dentro l’ospedale di Siracusa, l’incremento dei posti di terapia intensiva dentro le nostre strutture sanitarie e la realizzazione dei Covid center in provincia. Il mio intervento si è sostanziato quindi nel mettere in condizioni il territorio di non dover patire la carenza di posti e quindi vedere incrementato il tasso di mortalità. Fortunatamente, nonostante abbiamo programmato in seno al Governo ogni attività utile a reggere l’impatto, stante anche la vetustà della struttura ospedaliera siracusana, i dati epidemiologici registrati hanno fatto sì che non ci siano stati problemi significativi di posti e mi pare che abbiamo retto bene dal punto di vista dei contagi, dei guariti e dei decessi.
Sui brogli elettorali il Cga è stato almeno sorprendente non tenendo in nessun conto il lavoro della commissione prefettizia e dopo della sentenza del Tar
Come ho detto fin dal primo momento, non ho mai creduto alla tesi dei brogli organizzati, bensì alla non preparazione dei Presidenti di seggio. Non a caso, da tempo, ho sempre auspicato che si pensasse ad un esame per divenire Presidente di seggio o addirittura venisse rilasciato un atto abilitante. Soltanto chi è realmente preparato può assurgere a questo ruolo, dovendo svolgere un compito di straordinaria importanza per la nostra democrazia. Per cui niente brogli organizzati ma, certamente, tanti errori equamente distribuiti e subiti da tutti i contendenti.
Parliamo di agricoltura. Hai fatto un appello al ministro Bellanova sulla liquidità
Ho ribadito al Ministro Bellanova l’esigenza che il Governo nazionale passi dalle parole ai fatti e che concretizzi gli aiuti alla nostra agricoltura. Le nostre aziende hanno bisogno, sono state ferme e hanno visto un calo del fatturato importante, andiamo da casi che hanno registrato un azzeramento del fatturato parial 100%, come gli agriturismi o il comparto florovivaistico, fino a cali meno pesanti ma sempre nell’ordine del 30/40 %. Nel frattempo con la finanziaria regionale abbiamo stanziato 100 milioni di euro di aiuti per la nostra agricoltura e per la pesca.
Da tutta la Sicilia sono arrivati plausi sul tuo lavoro da assessore, a Siracusa….
A Siracusa ho il piacere di soggiornare nel fine settimana e incontrare tanti cittadini, sia della città che della provincia e devo dire, con un pizzico di orgoglio, che in maniera particolarmente generosa non fanno altro che manifestarmi il loro plauso e apprezzamento. Molti mi chiedono persino di candidarmi a Sindaco di Siracusa. Ciò che è successo in maniera trasversale in tutta la Sicilia, le attestazioni di stima e di fiducia che da più parti ho ricevuto, Siracusa compresa, sono per me motivo di grande orgoglio e soddisfazione ma soprattutto, costituiscono un’ulteriore stimolo ed energia che mi viene data nel portare avanti, con impegno, il mio mandato. La provincia di Siracusa, come tutta la Sicilia, ha beneficiato dei finanziamenti che abbiamo sbloccato e reso disponibili per i nostri agricoltori a valere sul PSR 2014 -2020, che sono tanti e che a titolo esemplificativo posso citare: 6 milioni e 600 per l’insediamento di 46 nuovi giovani agricoltori; 11 milioni di euro di contributi per l’ammodernamento delle aziende agricole; 11 milioni e mezzo per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli; 3 milioni e 200 per il miglioramento della viabilità rurale e interaziendale, per l’accesso ai terreni agricoli e forestali; e ancora 1 milione e mezzo per la realizzazione di progetti innovativi a sostegno della produttività e sostenibilità in agricoltura, cui si sommano poi svariate decine di milioni di euro assegnate al territorio di Siracusa ed erogate sulle misure a superficie.
Assessore Bandiera, ma questa legge sul sindaco che presenta un bilancio di merda e il consiglio giustamente lo boccia. Il Consiglio va a casa e il sindaco resta la volete cambiare?
Condivido. In questi casi, a mio avviso, non potrebbe che attuarsi lo scioglimento di tutta l’istituzione comune, quindi Sindaco, Giunta e Consiglio comunale. Ad oggi, come viene sottolineato, la legge non lo prevede, ma cambiare la legge, in questo senso, può essere una buona idea.
L’avvocato Ezechia Paolo Reale ha commentato con stile la sentenza del Cga ma non si è detto convinto. In ogni caso è sembrato turbato
Ha creduto in una battaglia e ha fatto bene, ma le battaglie si possono anche perdere. Sicuramente non ha perso in stile.
Un bilancio sintetico delle cose migliori che hai fatto come assessore regionale all’Agricoltura
Inizierei senz’altro con i giovani, abbiamo insediato ben 1047 nuovi giovani agricoltori e abbiamo in dirittura d’arrivo altre 500 istanze circa, delle quali è in corso l’istruttoria; abbiamo sbloccato centinaia di milioni di pagamenti da parte dell’ente pagatore Agea, attesi da anni e questione spinosa per i nostri agricoltori; per la prima volta nella storia della Sicilia abbiamo realizzato un protocollo di esportazione, tramite il nostro servizio fitosanitario, per l’esportazione delle nostre arance, anche via aereo, nel grande mercato della Cina, aprendoci così ad un mercato di oltre un miliardo di nuovi potenziali consumatori; Abbiamo realizzato il marchio “QS” Qualità Sicura, garantito dalla Regione Siciliana, che è stato approvato dall’Unione Europea e notificato a tutti gli Stati Membri. Tra pochi mesi sarà possibile acquistare prodotti siciliani, brandizzati “QS” appunto, che sono nati, realizzati e trasformati interamente in Sicilia ma soprattutto garantiti da un organismo certificatore, che ne assicura provenienza e qualità. Sono certo che il consumatore sarà disposto anche a pagare qualche centesimo in più, che resterà nelle tasche delle nostre aziende, e che certamente si orienterà verso i prodotti “Made in Sicily”, fattore che ci consentirà di sollevare le nostre aziende agricole e ittiche, avviando una svolta epocale; ed ancora, dopo quasi vent’anni di assenza normativa, abbiamo dotato la Sicilia di una legge sulla pesca moderna, articolata, attenta alla marineria, alle attività sportive e alla storia e alla identità della Sicilia, sensibile anche alle esigenze ambientali e adatta a rilanciare un settore produttivo purtroppo trascurato nel passato.
Sinceramente, Siracusa sta male e in degrado da 7 anni, oggi dopo il disastro Corona virus c’è qualche speranza concreta di ripresa?
Non vi è dubbio che gli ultimi sette anni sono stati certamente bui per la città di Siracusa, dove si è avuta più che la sensazione che la città si sia fermata, arrestando il suo processo di crescita e di sviluppo. Il mio punto di osservazione, tuttavia, mi lascia ben sperare, se guardiamo ai settori di mia competenza c’è tantissimo fermento, ci sono giovani che hanno studiato fuori e che stanno tornando, ci sono tante realtà, giovanili e non, che stanno investendo in agricoltura, agroalimentare e in agriturismo, analoga situazione dicasi per il settore ittico, in pieno sviluppo. A mio parere stiamo assistendo peraltro ad una sensibile trasformazione del territorio e del tessuto sociale, che da una forte presenza e vocazione industriale, sta evolvendo verso una grande vocazione e specializzazione agricola e alimentare. A differenza del passato, dove si è assistito a rapidi processi esterni di industrializzazione, oggi stiamo lavorando ad un modello di crescita e di sviluppo che viene dal basso, e che quindi ha un evoluzione e un processo di crescita graduale e più lento, ma certamente rispondente e compatibile con il nostro ambiente e con la vocazione del territorio, in chiave agricola, agroalimentare, marinara e turistica.
Un’annotazione, una proposta positiva per la nostra comunità?
Il nostro territorio avrebbe bisogno di ben più che una proposta, necessiterebbe di un serio programma elettorale da attuare poi concretamente. Ciò detto, credo molto nelle potenzialità della nostra zona balneare, quindi la mia proposta non può che essere quella di destinare attenzione alla riqualificazione di questo tessuto urbanistico, territoriale e ambientale. È assurdo che una città di mare, come Siracusa, non sia dotata, ad esempio, di un’adeguata passeggiata a mare, che potrebbe andare dalla plaja fino a fontane bianche e che farebbe tanto bene alla nostra comunità.