Politica

ROBERTO CAFISO: DOPO IL CORONA VIRUS DIPENDERA’ TUTTO DA NOI, BASTA PIAGNISTEI E MASCHERE GRECHE

Roberto Cafiso, i siracusani cominciano a dare segnali di disagi mentali.

Cinquanta giorni di stress casalingo sono troppi?

Lo stress c’è stato e c’è e riguarda tutti o quasi. Per lo più coloro i quali sono claudicanti in quanto a tenuta nervosa. Purtroppo i sacrifici riguardano il diffondersi di una pandemia, che non è roba da poco. A casa ma di più con se stessi è dura per tanti che si incrociano solo davanti allo specchio.

Cosa fa lei per alleviare questo macigno in petto? Ci sono rimedi empirici?

Io lavoro, come sa Direttore scrivo, mi tengo impegnato e mi faccio compagnia. Cerco di darmi sempre del tu. Se mi perdo di vista non mi riconosco più… Fuori dalle metafore è utile riempire le giornate con hobby, attività anche sui social e poi idee. Pensare, riflettere, credo sia un viatico per questi tempi alieni.

In una trasmissione televisiva, Stefania Prestigiacomo ha detto che il nostro ospedale fa letteralmente schifo

Purtroppo Stefania ha parlato all’interno di una trasmissione dopo poco prima si era trattato il “caso Feltri” e le contumelie ai siracusani. Sono persuaso che la Prestigiacomo volesse dire che la struttura ospedaliera è antiquata e inadeguata, ma la sintesi ( fa schifo ) forse potrebbe non aver reso l’idea e abbattersi anche sulla qualità delle prestazioni sanitarie, visti i tempi. Ma sono certo che parlasse d’altro.

Il sindaco ff Italia è distante dai problemi della sanità siracusana

Lo chiama ff perché il TAR ha delegittimato le elezioni comunali? …. FF certo è una cacofonia per un primo cittadino. Francesco Italia si impegna a svolgere il proprio ruolo ma ha la giacca sgualcita per le troppe “tirate” sul tema sanità. Non so cosa pensi davvero. A volte il ruolo anche politico dice cose diverse dagli intendimenti della persona. Di fatto è sembrato molto critico almeno all’inizio.

Se dobbiamo dire la nostra lo stesso sindaco ff ci sembra lontano dai problemi economici ed esistenziali della nostra comunità. Non abbiamo infatti notizia di alcun piano legato all’emergenza Corona virus

La ripartenza e cioè la fase due pur dettata dal governo dovrà avere snodi locali che non solo il sindaco ma la deputazione regionale e nazionale dovranno in qualche modo sostenere. Confcommercio, Confindustria, Confesercenti… dovrebbero fare un coro unico. Io non ho letto nulla ma spero che queste sinergie possano sostenere e cadenzare la produttività che in città è in ginocchio e ciò può acclarare  ipotesi di disagio e ribellione civile.

Ci sono siracusani che invece di trovare rimedi, creare solidarietà, fare proposte, dare contributi di qualsiasi tipo per far fronte all’emergenza, godono molto di più a giocare allo sfascio. Come funziona?

Siracusa è una collettività singolare. Ama demolire, vandalizzare ciò che c’è. Non appare come una comunità laboriosa che si stringe a coorte e difende il suo patrimonio. Da sempre. Credo che sia endemico di questo popolo che poi lamenta l’intraprendenza di Catania o invidia la laboriosità di Ragusa. Ma qui attacchiamo chiunque appaia operativo. Come ci fosse sempre un fine nascosto, guasto. Questo è un nostro grande male. Gettiamo il latte e poi facciamo finta che qualcuno ce lo ha gettato via.

 Abbiamo letto un appello di Turi Raiti (già sindaco di Lentini e segretario Cgil) alla deputazione nazionale siracusana..

Raiti è un politico di grande esperienza. Sa incollare pezzi, costruire. Non demolire. Ma lo ascolteranno?

Certo è ben strano che con tutto quello che sta succedendo al Nord a livello sanitario, con gli scandali legati all’arroganza letale di Confindustria in Lombardia, alle mascherine farlocche di Pivetti e attivisti grillini, si facciano una mezza dozzina di trasmissioni televisive sull’ospedale di Siracusa

E’ il nostro paradosso. Il nord ci prende da anni un mare di soldi per la mobilità passiva. Sì, come dice Feltri, Sallusti e avrebbe detto Montanelli, la sanità del nord è un’eccellenza. Ma c’è solo in Lombardia? Non mi risulta. Non potrebbe esserci qui se la politica investisse su piani di rimodulazione di ospedali non facendo scappare uomini e donne di prim’ordine? Abbiamo visto il flop del nord Italia durante la pandemia. Chi lavora per lo più in eccellenza per incassare quote capitarie e drg  non sa fronteggiare le emergenze. Di solito è così. Eppure continuiamo a non vedere e capire e ci accaniamo contro Siracusa ed il suo ospedale che ha 65 anni. Ma di chi è la colpa se ha quest’età di chi lo gestisce adesso? Qui non si gioca a chi resta col cerino in mano allo stop della musica. Non è un gioco.

Dottore Cafiso, a suo giudizio Siracusa in generale come è combinata in questo momento? Abbiamo speranze concrete di ripresa e in che tempi?

Dobbiamo averne Direttore. Possiamo solo migliorare… La fiducia è nei giovani ( quelli sobri, che non si rincoglioniscono di alcol e droga )  purchè non prendano i vizi aretusei dei familiari. Serve un “lavaggio” del dna semmai fosse possibile. Uno scatto d’orgoglio di essere un popolo destinato al meglio dai greci in poi, ma con poca autostima e molto narcisismo.

Da psicoterapeuta e da cittadino pensa che..

Siamo obbligati a cambiare delle cose: a valorizzare ciò che abbiamo, a fare gioco di squadra per migliorarlo, a credere di più che ciò che abbiamo non arriva dal cielo. Ce lo curiamo noi, oppure restiamo come da tanti anni con le pezze nel sedere. Dipende da noi.

Il tempo dei piagnistei e delle maschere greche è finito, dopo il Covid -19 in particolare. Non ci darà più nulla. Neppure la pena.