MARIO CAVALLARO: ALMIRANTE HA EDUCATO ALLA LIBERTA’ TUTTO IL POPOLO DELLA DESTRA
Rep: Noto che si esprimono giudizi avventati, basandosi su fatti artatamente mistificati. Solo per chiarezza , occorre precisare :1) Giorgio Almirante nel 1938 non aveva alcun incarico governativo e non poteva firmare le leggi razziali. Se ci si riferisce al manifesto o alla ” difesa della razza” sarebbe opportuno scorrere il lungo elenco, che comprende tanti che si scoprirono, a guerra finita, repentinamente antifascisti e confluirono in tutti partiti , compreso il partito comunista. Uno per tutti Gaetano Azzariti, presidente del Tribunale della razza , folgorato sulla via di Salerno, e quindi ministro del governo Badoglio, consulente del ministro Togliatti, presidente della Corte Costituzionale. Sarebbe anche opportuno approfondire l’ antiebraismo nella Russia Sovietica, nella Francia e in quasi tutti i Paesi europei. Il razzismo non fu un fenomeno italiano, ma una brutta pagina che purtroppo ancora oggi mostra alcuni segni. .2) Almirante, nella RSI, era solo il capo gabinetto del Ministro Mezzasoma. Se si fosse permesso di firmare bandi, almeno sarebbe stato denunciato per abuso di potere, con le immaginabili conseguenze. Il bando del quale i falsari comunisti parlano è il ” bando del perdono” , portato in giudizio dal Maresciallo Graziani, in sua difesa. Si tratta del bando a firma Mussolini capo del Governo, Graziani ministro della Difesa, Pisenti ministro della Giustizia , col quale si invitavano i disertori, già passibili di fucilazioni , se arrestati, a costituirsi e a rientrare nella legalità. Il gabinetto del Ministero della cultura popolare , diramava alle prefetture le disposizioni. Almirante non ha fucilato alcuno, né ha avuto l’ occasione di partecipare a conflitti a fuoco. 3) Finita la guerra e la tragica guerra civile, nessuna contestazione è mai stata mossa ad Almirante , né è stato emesso alcun mandato di cattura. 4) Nonostante la XII disposizione transitoria della Costituzione vietasse per 5anni la partecipazione alla vita politica degli esponenti del passato regime , Almirante è stato eletto deputato nel 1948, alla prima elezione del Parlamento e regolarmente convalidato dalla commissione verifica poteri della Camera. Nulla era a lui addebitabile. I guai e le ignobili contestazioni sono iniziate dopo i successi elettorali del MSI nel 1970-71 -72. Hanno tentato tutto per bloccare l ‘ avanzata del MSI : le trame nere, gli assassini dei giovani missini, la via giudiziaria, grazie ai magistrati rossi. Il procuratore generale di Milano , Bianchi D’ Espinosa, in articulo mortis, ha chiesto alla Camera l’autorizzazione a procedere contro Almirante, per ricostituzione del PNF. Ottenuta la quale, ben sapendo che era infondata e pretestuosa, il fascicolo è rimasto ben chiuso nei cassetti e tutto si è arenato . Almirante ha avuto il grande merito di educare alla libertà e alla ricerca del consenso, col metodo democratico, tutto il mondo della destra, rifuggendo qualsiasi altra ipotesi. Protagonista assoluto, ha onorato il Parlamento Italiano, col suo impegno , il suo studio, i suoi interventi sempre puntuali e ascoltati da tutti.
Ha rispettato gli avversari , anche nei momenti di aspra polemica, e ha dato un grande esempio di civiltà andando ad onorare, solo senza scorta , la salma di Berlinguer. Paletta, capo partigiano e Nilde Iotti, presidente della Camera, sono andati nella sede del MSI, per rendere omaggio ad Almirante, quando morì. Ed oggi dopo 75 anni dalla tragedia della guerra civile e 32 anni dalla morte di Almirante, i nostalgici dell ‘odio civile, con totale ignoranza ( dal verbo ignorare!) di accadimenti, personaggi e comportamenti, pretendono di giudicare, in modo manicheo e partigiano. Omero racconta che Achille, placata l’ ira, restituì al genitore la salma di Ettore per le onoranze funebri; Foscolo, dopo avere lodato i vincitori, scioglie un canto di pianto e di gloria ai vinti ” finché il sole risplendera’ su le sciagure umane “. In Italia, dove la cultura classica e i nobili sentimenti non sono più di moda, si pretende barbaramente di negare l’onore e la dignità a chi dimostra di essere uomo libero, anticonformista e non sottomesso al pensiero politicamente corretto. Che vergogna!
Mario Cavallaro