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MARCO FATUZZO: SUL CORONA VIRUS I DEPUTATI SIRACUSANI HANNO BRILLATO PER L’ASSENZA

Marco Fatuzzo, facciamo un primo bilancio. Siracusa come ha affrontato il Corona virus? Qual è la cosa peggiore che è stata fatta e quale la migliore?

Non mi sembra che sia ancora il tempo di fare bilanci. Perché stiamo parlando non di una calamità di limitati confini e proporzioni bensì di una emergenza mondiale di carattere sanitario, che si è diffusa nell’intero pianeta nell’arco di pochi mesi, mettendo in crisi non solo i sistemi sanitari impreparati ad affrontarla adeguatamente ma anche le governance a tutti livelli (politico, economico, etc.). Il mondo intero si è fermato: Olimpiadi rinviate, campionati sportivi nazionali o europei congelati, attività educative, religiose, culturali sospese con presenza di pubblico; aziende produttive o commerciali – eccetto quelle inerenti i servizi essenziali – chiuse. Non ci sono precedenti che possano essere messi a confronto con questa emergenza: né in tempi di guerra (le scuole non furono chiuse neanche nel corso del secondo conflitto mondiale), né per precedenti pandemie del XX-XXI secolo. L’ “asiatica” del 1956 durò due anni e fece 1 milione di vittime nel mondo, senza tuttavia avere grandi conseguenze sulle economie); la “Sars” del 2003 (epidemia da coronavirus molto contagiosa ma poco letale), procurò appena 8.200 vittime nel mondo e non mise in crisi I sistemi economici. Né per l’una né per l’altra di quelle epidemie, che io ricordi, la gente fu costretta ad usare guanti e mascherine ed a rimanere per mesi in lockdown da quarantena forzata. Questo significa che la situazione determinatasi con il Covid-19 è davvero di proporzioni gigantesche, di difficilissima gestione da parte di chicchessia, e ci vorrà del tempo per intravvedere un raggio di luce in fondo al buio del tunnel.

Se proprio si vuole indicare un aspetto negativo su come sia stata affrontata nel territorio la prima fase di gestione del Covid, citerei il ritardo nell’attrezzare la struttura ospedaliera fornendo a tutto il personale sanitario (a partire da quello del pronto soccorso) i presidi di protezione individuale; mentre gli aspetti positivi sono certamente da individuare nella gestione, da parte di tutte le forze dell’ordine, del controllo del rispetto da parte dei cittadini delle misure di contenimento previste dal DPCM.

Sei stato un ottimo sindaco di questa città. Avevi anche una squadra di giunta degna di nota. Oggi sul Corona virus la municipalità è stata assente: non ha dettato agende, non ha fatto proposte, non ha eliminato tasse che non possono esistere quando la città è ferma tramortita. insomma, la risposta economica data ai cittadini è stato uguale a zero così come la proposta e le soluzioni politiche…

Non sono d’accordo, Salvo. Perché l’assoluta straordinarietà dell’emergenza non lasciava grandi margini di manovra specifici da parte della municipalità. Le misure di carattere economico per far fronte alla chiusura delle attività lavorative autonome, i bonus, la cassa integrazione, i sussidi per fronteggiare le situazioni di povertà e di sostegno alimentare, dovevano giungere dai governi nazionale e regionale. Somme ingenti sono state stanziate da entrambi i governi ma la farraginosità delle procedure burocratiche ha determinato notevoli ritardi per la loro finalizzazione. Quanto poi alla eliminazione delle tasse, sai bene come me, che i sindaci non hanno questo potere (pur in presenza di situazioni di straordinaria emergenza): l’unica possibilità era quella di dilazionare le scadenze e di aumentare la rateizzazione. E’ il caso, ad esempio, della TARI: la prima scadenza dei pagamenti è stata spostata da fine marzo a fine maggio; e il numero delle rate è stato portato da cinque a sette. Qualcosa, che poteva essere fatta, anche se non di grande rilievo, è stata varata: come la non riscossione della tassa di soggiorno per il 2020 e l’esenzione dall’aumento dell’imposta per il suolo pubblico. Il Decreto “Cura Italia”, rientrando nelle competenze del Governo nazionale, ha sospeso i versamenti fiscali e contributivi.

E’ arrivato quasi un milione di euro dallo Stato per i bisognosi, per le famiglie in grandi difficoltà, anche alimentari. A Siracusa la ripartizione è stata contestatissima anche nei criteri, prima sono stati promessi 400 euro che poi sono diventati 100 a famiglia e dopo ancora l’oblio

Non sono a conoscenza né di queste cifre che tu citi né dei criteri e delle modalità di erogazione ai potenziali beneficiari adottati da parte del Comune di Siracusa, e quindi non saprei esprimere alcuna valutazione nel merito. Quello che so di certo è che le sovvenzioni per le famiglie bisognose, per essere erogate, dovevano passare al vaglio delle priorità da determinare (in prima istanza ai nuclei familiari che non percepiscono alcuna altra forma di reddito o alcuna altra forma di assistenza economica da parte dello Stato, compresi ammortizzatori sociali e reddito di cittadinanza: una platea che di giorno in giorno in questi due mesi è cresciuta a dismisura). Ed in secondo luogo ci sono procedure obbligatorie da seguire per gli impegni di spesa, come ad esempio inserire queste somme nel bilancio, attraverso una variazione contabile da approvare da parte del Commissario (che sostituisce il Consiglio comunale); ed ancora il rigido sistema di rendicontazione di questi finanziamenti, che risponde alle regole europee ed impone un iter burocratico da seguire, a cominciare dal fatto che serviva un bando per stilare la graduatoria dei beneficiari.

Marco Fatuzzo, la Chiesa siracusana qualcosa l’ha fatta, ma i preti in prima linea si contano sulle dita di una sola mano. Non va bene. E poi il vescovo non ha mai parlato alla città come invece hanno fatto altrove.

Altro che “qualcosa”! La Chiesa siracusana è stata pressocché l’unica istituzione che, nel silenzio, è venuta incontro in modo concreto e tangibile alle situazioni di estrema povertà e ai bisogni alimentari delle famiglie in difficoltà, supplendo, come sempre, ai ritardi ad intervenire (per le ragioni sopra esposte) da parte delle altre istituzioni civili. Preti e laici, attraverso la Caritas diocesana, le Caritas parrocchiali, le Associazioni e i Movimenti, e innumerevoli volontari hanno messo in campo risorse umane e materiali, testimoniando grandissima cultura della gratuità, del dono e della solidarietà. Senza clamori e senza appuntarsi stellette sul petto.

Essendo stato sindaco sai bene che il primo cittadino è la prima autorità sanitaria della città. L’attuale sindaco ff (la sua proclamazione è stata annullata dal Tar ed è nel palazzo per una sospensione al cga) è stato sostanzialmente zitto fino al 6 aprile quando ha chiesto all’Asp notizie su tamponi e quarantena. Poi ha fatto solo dirette Skipe qui e la, parlando parlando parlando, mai facendo facendo facendo…

Essere la prima autorità sanitaria della città non conferisce al sindaco poteri di intervento che scavalchino o interferiscano sulle competenze che stanno in capo ai responsabili delle Aziende sanitarie, dei Presidi ospedalieri, e, in primo luogo, della Regione Siciliana…

Può anche darsi che il sindaco appaia maggiormente esposto sui social piuttosto che per le iniziative concrete che mette in atto (anche se non sono molte). Tuttavia non va dimenticato che è stato fatto oggetto di inqualificabili e volgari atti intimidatori da parte di soggetti (poi identificati) che non trovano giustificazione alcuna nella particolare situazione di emergenza che il territorio sta vivendo.

Un tuo giudizio di carattere generale sull’Asp di Siracusa nell’emergenza Corona virus

A ciascuno il suo. Dell’Asp di Siracusa hanno parlato abbondantemente i media locali e nazionali. Le organizzazioni sindacali hanno rivolto un esposto cautelativo alla Procura di Siracusa sulla gestione dell’emergenza Coronavirus nell’Ospedale Umberto I, ed altri esposti sono sati presentati da familiari di persone decedute per cause collegate. I casi più eclatanti, su cui sono aperte inchieste, sono quelli inerenti i decessi del Direttore del Parco archeologico Calogero Rizzuto, e della sua collaboratrice Silvana Ruggeri che lavorava al Museo Paolo Orsi. Un giudizio valutativo sull’Asp più competente rispetto a quello che potrei dare io, l’ho rinvenuto in alcuni interventi espressi ad esempio dal dr.Elino Attardi, ai quali farei rimando.

Sempre con la città nell’incubo del virus il Comune ha fatto altro, ad esempio ha venduto un pezzo di Area Marina Protetta ad una struttura di Napoli ed ha anche concesso un festino nel bar astronave del Castello Maniace alla faccia non solo dell’ordine di demolizione, ma anche dei divieti di assembramento

Non sono al corrente di queste due attività, e quindi non posso pronunciarmi.

Dal 2013 ad oggi il Vermexio è guidato dal Pd, prima con le firme false oggi con i brogli elettorali, entrambe le vergogne finite nelle aule di tribunali. Cosa dirà la nostra piccola storia ignobile?

Sui due episodi delle firme false (elezioni 2013) e dei presunti brogli elettorali (elezioni 2018) mi hai già rivolto la domanda in una precedente intervista, e ti ho già risposto che è materia di cui si sta occupando la Magistratura. E’ chiaro che, a sentenze definitive pronunciate, potremo avere un quadro più chiaro che fughi ogni ombra e consegni al giudizio della storia quanto accaduto.

Un particolare, invece, vorrei precisarlo riguardo alla “guida PD” del Vermexio.

Facendo un salto a ritroso: dal 1994 al 1998 (con Fatuzzo sindaco, che era del PPI) e poi nel 1999 (con Dell’Arte sindaco, che era anch’egli del PPI), le due amministrazioni erano sostenute da una coalizione di centro-sinistra (non “a guida PD”). Dal 2000 al 2013 il Vermexio è stato amministrato da coalizioni di centro-destra (“a guida FI”, con Bufardeci prima e poi con Visentin sindaci). Una sola volta, dal 2013 al 2018, il Vermexio è stato “a guida PD”, con Giancarlo Garozzo che (all’epoca) era espressione organica di quel partito.

E’ inesatto invece affermare che dal 2018 il Vermexio sia ancora “a guida PD”, perché Francesco Italia oggi non è del PD, la sua giunta è “variamente colorata” e non si intravvedono assessori facenti riferimento al PD (l’unico che c’era, Fabio Moschella, si è dimesso da tempo).

Italia si presentò alle elezioni come candidato sostenuto da tre liste civiche (Francesco Italia sindaco, #Fuori Sistema, Siracusa 2023), ed in concorrenza con il candidato ufficiale del PD, Fabio Moschella (sostenuto da tre liste tutte facenti riferimento al PD: Siracusa Futura-PD, Presenza cittadina, Prossima). Quindi, sarebbe più corretto dire che la giunta attuale sia…“a guida technicolor”!

Il web ha contestato con forza l’assenza totale dei sei deputati siracusani grillini anche sulla vicenda del Corona virus

Può darsi, ma non mi pare che i nostri rappresentanti aretusei anche degli altri partiti abbiano brillato per particolare presenza.

Non ne siamo ancora usciti, ma se riusciremo a voltare pagina, dimenticheremo in fretta la paura del virus? A tuo giudizio invece cosa dovrebbe fare la politica e cosa dovrebbero fare i semplici cittadini?

Anche prima della pandemia i media portavano nelle nostre case situazioni drammatiche, che, tuttavia, non avevano dato adito a tanta capacità di condivisione e di solidarietà fraterna, quanto quella che si è manifestata per questa pandemia. Il coronavirus ci ha fatto incontrare con la paura e la sofferenza, mettendo a fuoco la nostra fragilità e i nostri limiti, ed attivando la capacità di sentirci più comunità. Questo garantisce che il dopo-Covid ci consegnerà un mondo migliore? Certamente sarà un mondo diverso, anche se non necessariamente migliore. Questa emergenza amplificherà in noi gli aspetti già esistenti: chi era già orientato alla costruzione del bene comune sarà rinforzato in questo schema sociale; chi era orientato a comportamenti autoreferenziali ed individualistici magari sarà rinforzato in questi. L’impegno degli uomini di buona volontà può fare la differenza: far evolvere l’uomo e la comunità verso una visione di famiglia umana planetaria. E questo impegno, pur nella diversità dei ruoli, vale tanto per la politica che per i semplici cittadini.