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LE PERLE DELLA BIBLIOTECA ALAGONIANA

Rep: Il patrimonio librario della biblioteca Alagoniana è costituito da oltre 50.000 volumi tra cui opere di grande valore storico, artistico e archivistico che la rendono unica nel patrimonio culturale della nostra provincia.

L’ordinamento della biblioteca è rimasto immutato rispetto all’antica distribuzione dei volumi per materia.

Nel primitivo nucleo alagoniano predominano le opere di cultura religiosa : le storie ecclesiastiche, la patristica e le edizioni bibliche.

Opere di pregio sono le raccolte di manoscritti dei più noti annalisti siracusani e i 22 codici in pergamena di vario interesse tra cui:

• Le “ Istituzioni di retorica” di Giorgio Trapesunzio del sec XV che reca nel frontespizio lo stemma di Alfonso d’Aragona,

• Un “Evangelario” miniato del Clovio ,

• Una “Bibbia “ in caratteri gotici comprendente il vecchio e il Nuovo Testamento, elegantemente fregiata.

Per meglio comprendere l’importanza di questo opere ritengo utile precisare in seguito le caratteristiche peculiari che rendono questi beni culturali, da cui discende il nostro sapere, un patrimonio

librario d’inestimabile valore per il loro contenuto, e artistico per la cura, l’attenzione e la grande abilità degli amanuensi e dei miniaturisti prima e degli stampatori dopo.

Nella nostra biblioteca Alagoniana Le più antiche edizioni a stampa sono rappresentate da 70 incunaboli delle più famose edizioni antiche :

• Il “Liber cronicarum”

• La famosa “Bibbia pauperum”

• Le “Isituzioni “ di Lattanzio

• I “Sermoni “ di S.Agostino

• Le “Epistole” di Petrarca

• La “Genealogia deorum” di Boccaccio.

• Diverse le edizioni “ aldine”

Questo termine indica le opere stampate secondo lo stile e i caratteri di Aldo Manuzio, l’inventore dei caratteri italici o corsivi le cui caratteristiche erano l’armonia e l’eleganza del disegno delle lettere.

Non meno interessante la raccolta di lettere inedite di uomini illustri :

Canova, Alfieri, Botta, Metastasio, Schopenhauer , Murat, Angelo Mai, donata dalla famiglia Gargallo alla Biblioteca Alagoniana.

Per la conoscenza della vita intellettuale di Siracusa nella seconda metà del ‘700 , meritano uno speciale richiamo due grossi volumi di lettere che fanno parte del carteggio del Landolina e del Gaetani.

La biblioteca è andata via, via arricchendosi con acquisti e donazioni come i Libri di Vincenzo Russo Peres, professore di Fisica della Reale Accademia, i Libri di Sinesio, le Opere Latine del barone Paolo Impellizzeri e le collezioni private dei Vescovi Bignami e Carabelli.

Ci auguriamo che la biblioteca Alagoniana per la fruizione della quale sono stati recentemente eseguiti interventi costosissimi di restauro strutturale, possa riacquistare la funzione per la quale il suo fondatore l’aveva creata:

“Una grande biblioteca, la quale sia nello stesso tempo, mezzo di lavoro e cenacolo intellettuale in cui i più eletti ingegni del tempo possano trovare l’impulso dal quale vengono suscitate le migliori energie creative.”

Lucia Acerra