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LA GIORNATA VIRTUALE DEI BENI IN PERICOLO / ITALIA NOSTRA DI MELILLI SEGNALA IL SOFFITTO DELLA BASILICA DI SAN SEBASTIANO

Rep: L’attuale emergenza sanitaria ha costretto tutti a rimanere nelle proprie dimore in osservanza alle regole comportamentali necessarie per contenere il diffondersi dell’epidemia.
Italia Nostra rispetta, come tutti, le disposizione dettate dall’emergenza sanitaria – #iorestoacasa – e quindi la campagna di primavera, dedicata al recupero del nostro Patrimonio Culturale cambia veste: da realizzazione coordinata di manifestazioni su tutto il territorio nazionale, in difesa del Patrimonio storico-artistico e del Paesaggio e opera di sensibilizzazione sull’azione di tutela, diventa la GIORNATA VIRTUALE DEI BENI IN PERICOLO – la Lista Rossa.
Ogni sezione ha scelto un “bene” del proprio territorio, che fa parte dell’identità di una comunità, proponendo un’ipotesi/progetto per il suo recupero e valorizzazione in un futuro prossimo.

IN Melilli ha aderito a tale campagna nazionale, segnalando il soffitto della BASILICA DI SAN SEBASTIANO.
Il soffitto ligneo, opera di Olivio Sozzi e magnifico esempio di manierismo settecentesco siciliano, presenta fissurazioni fra le tavole che fanno da supporto alla tela dipinta, che si strappa lungo la giuntura. Vi sono inoltre notevoli chiazze di umidità che continuano a produrre fioriture e screpolature. Data la complessità del lavoro, intanto si dovrebbe poter documentare minuziosamente il bene e monitorarlo. IN Melilli ha proposto un rilievo fotogrammetrico, colorimetrico a canali separati e ad alta risoluzione, compreso l’esame alla fluorescenza. Solo questo consentirebbe il monitoraggio immediato, ma al contempo sarebbe parte integrante del futuro restauro, senza sciupio di fondi.

Solo a Melilli è possibile trovare (tra le due chiese principali) due soffitti con oltre 6oo mq di tela su legno decorata sia a tempra che ad olio, in base agli effetti voluti dall’artista.
Sempre nella chiesa di San Sebastiano a Melilli si conservano inoltre, ancora del Sozzi, una Pala d’altare, due piccoli affreschi con putti che giocano con gli emblemi del Santo e, nella sagrestia storica, due sovrapporte.