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EZECHIA PAOLO REALE A 360 GRADI: IL CORONA VIRUS HA DIMOSTRATO CHE DOBBIAMO PUNTARE SUI NOSTRI GIOVANI

Ezechia Paolo Reale, girando per Siracusa sembra che la pandemia non ci sia mai stata, solo il 50 per cento dei “ripartiti” porta la mascherina. Che ne pensa? Anche lei va in giro?

Io sto vedendo una realtà diversa. Vedo i miei concittadini che, nella quasi totalità, continuano ad essere prudenti e rispettosi delle norme utili ad evitare il contagio. Non mi stupisco se, quando mi muovo, vedo persone senza mascherina. Se sei da solo all’interno della tua autovettura o se stai camminando da solo indossare la mascherina non ha senso. Analogamente se sei in macchina o per strada con le persone con le quali convivi. La mascherina è uno strumento e come tale va usato solo quando serve ad evitare il contagio. E’ giusto, invece, portarla sempre con sé ed essere pronti ad utilizzarla.

Io, pur criticando aspramente le modalità istituzionali con le quali sono state imposte le misure di contenimento della diffusione della pandemia, le ho rispettate e le rispetto con assoluta precisione e puntualità. Sono rimasto a casa in tutto il periodo per il quale ha avuto validità la prescrizione; dall’11 maggio ho riaperto il mio studio professionale, attrezzandolo con tutti i presidi necessari e regolamentando rigidamente gli accessi.

Oggi ho ripreso a vivere quasi normalmente: vado in barca, svolgo le mie attività, coltivo le mie amicizie. Con prudenza, ma mi sembra giunto il momento di tornare a vivere.

Dal punto di vista amministrativo che succede? Bilancio, tasse, adeguamento finanziario all’emergenze Corona virus, insomma cosa è stato fatto in questi tre mesi da incubo?

Senza il Consiglio Comunale una città è priva di controllo democratico sull’agire dei governanti. Dobbiamo affidarci, per sapere cosa è stato fatto, ai comunicati del Sindaco, degli Assessori e della Giunta. Quindi, visto che la comunicazione proveniente dalle istituzioni ci ha fatto conoscere solo attività di immagine e di public relations dovremmo dire che non è stato fatto nulla, e forse è la verità.

Se, come credo, il bilancio non è stato adeguato alle molto minori entrate che, è troppo facile prevedere, affluiranno alle casse comunali (penso alle “tasse” sui loculi, alle concessioni di suolo pubblico, all’imposta di pubblicità, all’imposta di soggiorno, alle quote di ingresso nei siti culturali comunali, per citare solo i casi che vengono più facilmente in mente) il rischio di una catastrofe economica è dietro l’angolo. Io spero si abbia il buon senso di fare prima possibile questa doverosa rivisitazione di entrate e spese perché agire in base ad uno strumento finanziario che non ha tenuto conto delle tragiche conseguenze economiche della pandemia sarebbe da irresponsabili. E mi stupisce il silenzio del Commissario che la Regione ha inviato a sostituire il Consiglio Comunale –  liquidato in base ad una legge-vergogna della Regione Siciliana emanata solo per salvare la poltrona di un importante Sindaco della Sicilia occidentale e divenuta la morte della democrazia rappresentativa e della libertà di voto degli eletti dai cittadini – organo al quale competono poteri e responsabilità in materia di bilancio e di controllo dell’attività del Governo cittadino che non ho notizia vengano in alcun modo esercitati.

Lei non si pronuncia e non anticipa sentenze, ma il 28 maggio si riunisce il Cga che si pronuncerà sulla sentenza del Tar che ha annullato proclamazione del sindaco e del consiglio comunale di Siracusa. A quanto sembra non ci sarà contraddittorio fra le parti,

Non è esatto. Non ci sarà, probabilmente, contraddittorio orale, ma solo cartolare, scritto. Certo, in una vicenda così importante forse è un po’ limitativo, ma questi sono i tempi ed a questi dobbiamo adeguarci: ridurre al minimo indispensabile le occasioni di contatto è una misura di precauzione che non può non condividersi ed in un processo amministrativo, soprattutto in grado di appello, il contraddittorio orale non può definirsi indispensabile, come lo è, ad esempio, in un processo penale. Aspettiamo, con rispetto, l’esito del giudizio augurandoci che si comprenda la straordinaria importanza della questione di principio sollevata e che non si anneghi e soffochi la verità nei formalismi tecnico burocratici che, in vicende simili, non dovrebbero mai trovare spazio, ma che a volte caratterizzano le decisioni giudiziarie destinate ad incidere (troppo) profondamente sulla vita pubblica.

C’è stata una polemica fra Siracusa Protagonista e il sindaco ff sull’incarico di 12mila euro dato dallo stesso all’avvocato che lo assiste anche nel giudizio del Consiglio di giustizia amministrativa

Ho letto. Non mi pare che possa configurarsi alcun illecito, anche se in altri tempi e su altri soggetti vennero aperte indagini tese a verificare se tali incarichi non fossero una remunerazione mascherata delle prestazioni professionali rese in favore del singolo, Sindaco o Presidente di Provincia, in giudizi diversi e di natura personale. Francesco Italia non è persona che ha bisogno di questi piccoli trucchi per permettersi un buon avvocato. Posso sbagliarmi, ma mi sembra che goda di un’ottima posizione finanziaria e non lo vedo capace di tali meschinità. Certo non è una decisione elegante, né opportuna e Siracusa Protagonista ha quindi mille ragioni per sollevare la questione politica .

Mi ha stupito, piuttosto, che proprio il Comune di Siracusa, che si costituisce in giudizio dappertutto, non abbia nominato nessun avvocato e sia rimasto contumace proprio nel giudizio per l’annullamento delle elezioni. Molti, per questo, pensano che io abbia promosso il giudizio di annullamento delle elezioni contro Francesco Italia. Ma non è affatto così; io ho citato in giudizio il Comune di Siracusa, l’istituzione che avrebbe dovuto garantire la regolarità delle elezioni amministrative, ma l’ente non si è mai presentato in giudizio con un proprio avvocato a difendere le proprie ragioni. Francesco Italia, come in questi casi prevede la legge, si è costituito in giudizio a legittima tutela della sua posizione personale, come singolo interessato direttamente e personalmente all’esito del ricorso, non perché io abbia instaurato il giudizio contro di lui. Di tutti gli altri soggetti legittimati, tutti i Consiglieri Comunali proclamati eletti, nessuno ha scelto di intervenire nel processo.

Avvocato Ezechia Paolo Reale, allora le tante affermazioni della sinistra che sul voto di giugno 2018 non c’erano rilevanze penali sono false visto che abbiamo appreso che una indagine penale è in corso

Mi sarei stupito e preoccupato del contrario. Ci sono reati talmente evidenti e macroscopici che non solo il classico studente di primo anno delle facoltà di giurisprudenza, ma neanche uno studente delle scuole medie poteva pensare in buona fede che i fatti non sarebbero stati oggetto di verifica da parte della Procura della Repubblica.

Quello che può dispiacere ed inquietare piuttosto è che la conoscenza dell’esito delle indagini avverrà in un momento in cui il giudizio amministrativo sarà concluso, con il rischio che il Giudice amministrativo  possa basare la propria decisione anche su documenti che un giorno potrebbero addirittura essere qualificati come corpo del reato per essere stati manipolati o per contenere dati ed informazioni false.

Questa consapevolezza certo mi amareggia, ma i tempi lunghi della Giustizia sono una costante di sistema e, come è noto, essi non decorrono mai a favore delle vittime di un’ingiustizia.

Come finisce con le tasse a Siracusa? Il Comune ha mandato la Tari ma la stragrande maggioranza dei siracusani non ha un euro in tasca

Che il Comune abbia mandato la TARI è affermazione che non mi sento di confermare. A me non è ancora arrivato nulla. E quando arriverà la pagherò senza fruire della dilazione, come richiesto dal Sindaco ai cittadini di buona volontà che hanno la capacità economica di affrontare il pagamento immediato. Quello che mi rimane oscuro, piuttosto, è se, eliminato il Consiglio Comunale che si era opposto con determinazione a questa ingiustizia, sia stato ripristinato il sistema di addebitare ai cittadini che pagano regolarmente la TARI anche le quote non riscosse dai cittadini che non la pagano. Questo sarebbe molto grave, ed ancora più grave in un momento storico in cui, inevitabilmente, la percentuale di cittadini che non saranno in grado di pagare la TARI è destinata ad aumentare, con il rischio che ai sempre più pochi che pagano vengano caricati sempre più oneri. Mi sembra di poter dire, poi, che un buon amministratore avrebbe certamente dovuto rimodulare i pagamenti per tenere conto dei consistenti risparmi che dovrebbe avere avuto in questi tempi di lockdown l’impresa che gestisce il servizio dei rifiuti in eterna proroga ed in prolungato affidamento diretto. Tutte le attività produttive, infatti, sono rimaste chiuse nei mesi di marzo ed aprile e non hanno prodotto alcun rifiuto: fare pagare la tariffa intera per un servizio non prestato al cittadino e non reso dal Comune mi pare privo di senso: questa sarebbe stata una misura piccola, ma giusta ed utile per venire incontro alle esigenze di tanti commercianti, ristoratori ed artigiani rimasti privi della possibilità di lavorare ed ai quali, beffardamente, viene chiesto di pagare il servizio di raccolta dei rifiuti prodotti dalla loro … inattività. 

Sempre Siracusa Protagonista ha chiesto a chi amministra di darsi da fare e non perdere finanziamenti milionari per opere sul Lungomare di Ortigia

E’ solo l’ultimo di una lunghissima serie di finanziamenti perduti. Se Siracusa si trova in questa condizione una ragione deve pur esserci: non può essere solo sfortuna o colpa dei governi precedenti (l’ultimo dei quali, peraltro, ricordo ai più distratti, era identico a quello attuale).

Economicamente siamo messi male, è cambiato molto se non tutto nella gestione dell’economia a Siracusa. Ci sono rimedi, proposte?

L’unico rimedio e l’unica proposta utile è scegliere persone competenti per i posti di responsabilità, che abbiano capacità anche di amore e dedizione per la propria città, senza interessi personali o di parte da tutelare. Senza questa pre-condizione è del tutto inutile parlare di programmi o di proposte destinate ad essere, in mani sbagliate, solo strumento di propaganda elettorale o di soddisfacimento di mire personali.

Corona virus: deputati nazionali scomparsi, lo stesso più della metà degli assessori comunali. Si è fatta un’idea?

La scomparsa degli assessori non mi è apparsa rilevante perché di gran parte di loro non ricordavo neanche il nome anche prima del diffondersi della pandemia. In relazione ai parlamentari (non solo eletti a Siracusa), ho preso, invece, una posizione piuttosto netta sul mio blog, poi ripresa anche dal sito della Fondazione Einaudi e da alcuni media di livello regionale. La loro fuga dal Parlamento nel momento di maggiore necessità per le istituzioni e per il popolo è stata un tradimento della fiducia che avevano riposto in loro gli elettori. Per chi vuole approfondire il tema trova facilmente le mie riflessioni digitando sui motori di ricerca il titolo dell’articolo che spiega bene la mia posizione: “Parlamentari, tornate a bordo ….”.

Come sempre in conclusione chiediamo all’intervistato una riflessione positiva

Le generazioni più giovani, che molti erano abituati a considerare prive di valori e di etica civica, hanno mostrato durante questa emergenza sanitaria grande capacità, maturità, umanità, solidarietà ed altruismo: pur essendo i meno esposti alle conseguenze del contagio si sono fatti carico delle problematiche dei loro cari, dei loro vicini, di tutte le persone con le quali potevano venire a contatto ed hanno accettato con grande rigidità e compostezza le privazioni di libertà alle quali sono stati sottoposti provando a rendersi utili in tutti i modi possibili.

E vivere chiusi in casa, spesso con i propri genitori, a sedici, venti o trent’anni non è la stessa cosa che farlo a 50, 60 o 70 anni. E’ una generazione chi ci offre speranza e che ha dato dimostrazione, nel momento più difficile, di meritare fiducia. Forse è davvero giunto il momento di abbandonare la nostra atavica propensione alla gerontocrazia ed affidare a questi ragazzi, molto più in sintonia di noi con il nuovo mondo globale e tecnologico, spazi di responsabilità, anche pubblica, sempre maggiori.

Aver visto con i propri occhi, nelle azioni di questi ragazzi, che un futuro bello è ancora possibile è un fatto straordinario e, in qualche misura, consolante e commovente perchè significa che la mia generazione, insieme ai troppi fallimenti, è riuscita a trasmettere anche qualcosa di bello che sarà utile in un domani non troppo lontano.