Politica

ELIO TOCCO: ORA VI SPIEGO CHI SONO I COMUNISTI. IO LI HO CONOSCIUTI BENE

Il comunista sguazza nella doppia verità, nella doppia morale, nella doppiezza come struttura dell’essere. E’ talmente doppio che ritiene d’essere in maggioranza moltiplicando sempre per due ogni militante. L’orizzonte degli eventi, per lui, si consustanzia drammaticamente con il ferreo cerchio delle proprie convinzioni. Malgrado la storia, malgrado la realtà, malgrado l’evidenza. Ritiene d’essere l’unico legittimato a parlare a nome di masse che lo disconoscono da tempo. Ma non ha importanza. Si serve della lotta alla mafia come clava per colpire i dissenzienti, i dissonanti, gli avversari politici resi nemici categoriali, metastorici, metafisici.

Lui non ha ragione, lui è la ragione; e senza prova del nove. La sua chiave per capire il mondo è un sacro libro di due secoli addietro. In fondo, ma anche in superficie, è un clericale, a suo modo è un baciapile. E’ il partito-chiesa che ammannisce la verità. Il resto è eresia da colpire, punire, sterminare. Si ritiene umanista ma ha libidinosamente partecipato a molti pubblici linciaggi (es: Calabresi, Leone etc), gode dell’appoggio furente di magistrati inquirenti, tutti rovinosamente falliti una volta entrati in politica. E’ un baciapile idolatra; ha connaturato il culto della personalità. Restato orfano di Stalin e Mao, si è inventato il Che, Castro, Chavez, Tispras ed altri falliti. Ora ha il culto dell’Islam cui è demandata la lotta contro l’odiato rivale, L’Occidente, gli USA, il capitalismo che gli hanno polverizzato le antiche strategie.

Cammina con il capo rivolto indietro, del tutto incapace di guardare avanti.

Tende a ritenersi colto, pur mancando di alcuni ingredienti indispensabili ad ogni cultura: la curiosità, il dubbio, l’amore per la ricerca della verità, la disponibilità a rivedere i propri statuti etico-politici in funzione dell’amore del vero (che è sempre e soltanto una difficile e drammatica approssimazione).

Chiunque non aderisca prono ai suoi mantra verbali è un fascista, un omofobo, un razzista, un imbecille. Per lui la Democrazia vale solo se gli si attribuisce ragione: finisce lì dove cade in minoranza. La Democrazia si consustanza ai propri desiderata, al di là è dittatura, stato di polizia, autoritarismo. Persino chi vuole difendersi dal coronavirus è un bieco fascioleghista.

Come conosco tutti questi moventi? E’ facile: a suo tempo li ho vissuti (e per mia fortuna metabolizzati, con quel che segue).

Elio Tocco