Politica

DOMANI FLASH MOB SUL SOMMO DANTE E LA PREGHIERA DI PAPA FRANCESCO

Domani 25 marzo doppio appuntamento: flash mob per il Dante day,  ma anche esortazione di Papa Francesco a una preghiera universale.

 Il 25 marzo ricorre la giornata del Dante day. Può sembrare contraddittorio e antitetico parlarne, ma la vita va e deve andare avanti, sempre e comunque nonostante tutto, anche in queste settimane dove il virus Corona è al centro della nostra esistenza, protagonista dei nostri interrogativi più profondi e oscuri. È proprio per ricordare il sommo poeta Dante, l’Accademia della Crusca invita gli italiani a un flash mob alle ore 18.00. Si aprono poggi e finestre per leggere all’unisono  alcuni passi della Divina Commedia e precipuamente i primi versi del primo canto dell’Inferno e gli ultimi versi dell’ultimo canto del Paradiso. Si inizia dal peccato della selva oscura e si finisce con il vedere le stelle (cit. Prof. Francesco Sabatini, linguista Accademia della Crusca). Ma perché proprio il 25 marzo? La scelta ricade in questa data perché gli studiosi hanno riconosciuto tale giorno come inizio del viaggio di Dante nell’aldila’, nella selva oscura dove tutto è iniziato, luogo del peccato universale.

Ma ancora il 25 marzo alle ore 12.00 nel giorno dell’Annunciazione alla Vergine Maria, papà Francesco ha invitato tutti i fedeli e non, a recitare la preghiera del Signore, il Padre Nostro. Un appuntamento mondiale, un momento di comunanza che farà aprire i cuori, che farà sangue, nella speranza che questa pandemia, questo difficile periodo, il più cruento e disagevole  dopo la seconda guerra mondiale, possa  al più presto avere termine. Ancora una volta insieme, perché insieme si trova la forza che ci rende uguali, ci accomuna nella fede, nella fiducia e nell’affidamento al nostro Signore, perché lo scoramento che tanto attanaglia, possa liberare il nostro animo. La preghiera, come  nutrimento dell’anima, almeno per chi è credente, in questo buio e tenebroso periodo del 2020 che possa sostenere coloro che combattono in prima linea e chi, in prima linea, ha vissuto e sta vivendo  i dolori, le angosce,  il supplizio di questo invisibile e mostruoso virus.

Graziella Fortuna