ARTICOLOUNO ATTACCA: L’ASP DI SIRACUSA MOSTRA GRAVI LIMITI, BISOGNA CAMBIARE PASSO
Rep: Se al nullismo lamentoso di Musumeci si aggiungono i gravi limiti dell’Asp la situazione provinciale diventa insostenibile”.
A Siracusa e provincia, è inutile nasconderlo, le cose vanno decisamente male. – lo dichiarano Pippo Zappulla e Antonino Landro segretario regionale e provinciale di Articolouno.
Si può ragionevolmente affermare, infatti, che alla sostanziale tenuta pur nella sofferenza dei cittadini ( a cui non bisogna stancarsi di diri di stare a casa e di attenersi rigorosamente alle prescrizioni e disposizioni) altrettanto non si può dire della struttura sanitaria. E questo ribadendo il nostro totale e convinto rispetto e sostegno all’egregio ed encomiabile lavoro che stanno svolgendo medici, infermieri e operatori della sanità e della salute tutti. Il problema sta nell’organizzazione, nei ritardi nel fornire i dpi al personale, nell’attrezzare piu’ posti per la terapia intensiva e per la rianimazione e tanto altro ancora. Spiace dirlo è precaria la cabina di regia provinciale .
I posti previsti dalla Regione per la terapia intensiva sono decisamente pochi, inadeguati a quello che si immagina essere il picco dei contagiati e delle conseguenti necessità sanitaria.
Il Presidente Musumeci, tra un proclama e l’altro, non riesce a dare le giuste risposte al grido di dolore , e non si tratta di eufemismo, che proviene da tutti i territori, da tutti gli Ospedali, da tutti i pronto soccorso. Se come dichiara l’Assessore Razza si rischia in Sicilia un picco fino a 7.000 contagiati in proporzione la provincia di Siracusa non sarà in grado sostenere una richiesta di interventi, di quarantena, di ricoveri e pure di terapia intensiva. – dichiarano i due esponenti di Art1 –
Ad entrambi e parte politica – al loro governo , finita speriamo presto l’emergenza, chiederemo conto e ragione dei tagli terribili e irresponsabili che in 15 anni almeno sono stati apportanti alla sanità pubblica in Sicilia. Scelte spesso clientelari che oggi pagano i siciliani con strutture ospedaliere, attrezzature e organici inadeguati ad affrontare la drammaticità della situazione.
Le rassicurazioni che provengono dal Dott. Ficara non riescono, per quanto ci riguarda, a tranquillizzarci. La vicenda terribile della Soprintendenza con i due decessi sta a dimostrare che c’è poco da stare tranquilli.
E’ necessario un salto di qualità e un cambio di strategia – affermano Zappulla e Landro – della sanità pubblica a Siracusa all’altezza della difficilissima sfida già aperta e con sviluppi imprevedibili.
-Intanto insieme alle ottime notizie dei 6 guariti e della possibilità di sviluppare i test anche nel nostro territorio accorciando in tal modo notevolmente i tempi per i risultati è abbondantemente giunto il tempo per avviare, ora e subito, la rilevazione dei tamponi a tutti i medici, infermieri e operatori della sanità. Lo si deve intanto alla loro sicurezza e tranquillità ma anche a quella dei cittadini che vengono ad essere visitati ed entrare in una ambulanza o in un reparto degli ospedali. Poi non si perda tempo per realizzare il test anche a quanti in questi giorni e settimane sono chiamati a vario titolo a svolgere lavori e ruoli che impongono un contatto pressoché costante con tante persone. Quindi chi lavora nelle farmacie e nelle parafarmacie, ma pure alle commesse dei supermercati, a chi tiene aperte le edicole, a chi lavora agli sportelli delle poste e degli istituti finanziari e di credito,a chi si sta chiedendo di tenere in marcia gli impianti nella zona industriale. Insomma a quanti si sta chiedendo il sacrificio di lavorare per tutti e che meritano di essere tutelati costantemente. Ci aspettiamo dall’Asp e dall’Assessorato regionale invece di alimentare speciose e sterili polemiche mediatiche di adoperarsi concretamente e urgentemente per consentire tutto questo.
-Una rete di strutture per la quarantena perché è del tutto evidente che non tutti sono attrezzati per realizzarla con le proprie abitazioni. Quindi si definisca se necessario una rete anche di alberghi per essere pronti e disponibili alla bisogna.
-Ci vogliono finalmente i Dpi adeguati intanto per tutto il personale che operano nelle strutture sanitarie.
-Al pronto soccorso, come già denunziato dal sindacato, si evitino promiscuità tra i sospettati positivi e la cittadinanza tutta recatasi per ogni altra incombenza.
– le ambulanze adibite ad interventi per il corona virus sono nel numero totalmente inadeguate così come precarie le operazioni di sanificazioni: l’attesa di diverse ore per un intervento è assolutamente inaccettabile e fa a pugni con le esigenze.
-Ci vogliono molti più posti per la terapia intensiva e per ottenerli non bisogna perdere tempo e tergiversare oltremodo: se non è possibile almeno raddoppiare la disponibilità di posti nelle strutture pubbliche si decida di utilizzare anche quelle private, e se non sono d’accordo si interrompa con loro l’accreditamento. E se sono vere le preoccupazioni del governo regionale e nazionale si valuti seriamente la possibilità di utilizzare altri locali già adibiti ad ospedali o cliniche, ad esempio la struttura ex Villa Salus di Augusta, da più di 1 anno inutilizzata. Una struttura sanitaria esistente che consentirebbe di alzare notevolmente la disponibilità dei posti per ricovero e terapia intensiva e al contempo di non amputare il Muscatello di Augusta. Struttura strategica e prioritaria di riferimento per l’area industriale siracusana che merita di essere potenziata e non certo smembrata.
Il nostro – concludono i due esponenti di Articolouno – non è e non vuole essere certo intervento polemico perché pensiamo che questo è il momento della massima collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali, sociali e politici. Ci sarà tempo per lo scontro e pure per chiedere a qualcuno le dimissioni dal ruolo ricoperto per manifesta inadeguatezza e incapacità. MA oggi non esiste altra priorità che quella della tutela della lotta contro il contagio e per affermare il diritto salute dei cittadini.