VALENTINA BIANCA: ORGOGLIOSA DI UN SEMPLICE FALEGNAME E DI UN AGENTE SCELTO
Rep: Gentilissima Redazione, avrei un appunto in merito ad un articolo pubblicato oggi:
Sono la Dott.ssa Bianca Valentina, figlia di un falegname semplice e nipote diretta del compianto Marcellino Bianca, proprio come il nome di mio fratello. A questo articolo, mio padre seppur 79 enne vuole precisare i fatti realmente accaduti di quei giorni.
Il 2 Febbraio del 1983 a Siracusa ci doveva essere una regata, per via del tempo fu annullata, ma i giovani velisti Marcello Bianca e Nuccio Caia volevano lo stesso uscire in barca.
Al ritorno mio zio Marcello riuscì a salire ma non vide il suo amico Nuccio Caia e torno indietro per salvarlo, senza riuscirci. Nuccio aveva degli stivaletti che prendevano acqua e non gli permettevano di levarseli per nuotare e salvarsi ed entrambi furono divorati dal mare e ricomparsi solo il 14 marzo del 1983.
Quel semplice falegname diede la vita per il suo amico Nuccio.
Da quel giorno le due famiglie piansero i loro figli e i loro futuri. Nuccio era medico, anche lui figlio di un falegname e si doveva sposare qualche mese dopo, Marcellino era una promessa della vela Siracusana seppur un falegname amava molto il mare. Dopo la tragedia la famiglia Bianca, il fratello Sebastiano continuarono ad andare in mare e dopo anni, comprarono Luna Bianca un Frank Junior azzurro e bianco.
Nel 2000 anche il nipote Dino Bianca perse la vita, ma in un incidente stradale, agente scelto della polizia stradale di Siracusa e amante del mare come lo zio, e a lui fu dedicata un Laser di nome Freccia Gialla che ancora oggi dopo 20 anni sfreccia il mare Siracusano nei giorni di sole, come quelli appena conclusi.
Dott.ssa Bianca Valentina
Nipote di un semplice falegname e sorella di un agente scelto.
Ovviamente pubblichiamo la sua nota. È bene comunque che lei sappia che il professore Arturo Messina, autore del pezzo, non è più fra noi da cinque anni. Il professore ha scritto molto sulle storie di Siracusa e noi ricordando alcuni dei suoi scritti abbiamo voluto onorarlo. Le sue puntualizzazioni sono comunque da pubblicare. ps Conoscendo personalmente Arturo Messina da un bel po’ di anni, immagino che la sua annotazione “un semplice falegname” non volesse affatto essere irrispettosa