RENATO MESSINEO: MA UN IMPRENDITORE PERCHE’ DOVREBBE INVESTIRE A SIRACUSA?
Renato Messineo, siamo a febbraio 2020, non ci sono gli asili nido comunali, le strade sono sfasciate, abbiamo perso diversi altri finanziamenti, il teatro comunale non funziona..
Gli asili nido sono argomenti da affrontare con le cifre in mano. Ho sentito di sfuggita l’Assessore Coppa snocciolare cifre e possibilità e mi è sembrato congruente, ma questo va discusso solo nelle sedi giuste e competenti. Il pubblico ha il diritto al servizio. Per il Teatro mi sembrava che si fossero fatti passi avanti, sono stato lì diverse volte per diversi eventi, non so a che punto stiamo. Per i finanziamenti, invece, sono decisamente contrariato. Non si capisce in capo a chi stia la responsabilità della identificazione e della captazione, dello sviluppo della pratica. E non si capisce neppure se esiste una visione generale di come vorremmo la città da qui a 10 anni. I fondi dovrebbero essere uno strumento funzionale ad un fine strategico; invece sembra che vengano percepiti come fatto occasionale e richiesti solo perchè disponibili, non perchè necessari.
Anche per quanto riguarda le infrastrutture turistiche non ci sono novità, anzi siamo fermi per la ex Spero, la Marina di Archimede. Non sembra esistere un progetto, una strategia
Sono retaggi di inciampi procedurali ormai vecchi di anni, e ci si aggrappa a fatti nuovi quasi sempre provenienti da sorgenti esterne. Per l’ex Spero il CGA ha fornito nuovi spunti ed aperto spiragli, magari in contraddittorio con una certa interpretazione della Soprintendenza. Marina di Archimede ferma, mi pare ma non vorrei sbagliare, per intervento della Soprintendenza ormai da 10 anni. Altro argomento cruciale è la Stazione Marittima, senza la quale non si capisce come affrontare la crocieristica in qualità di “stazione di testa”. Gli Enti interessati si intrecciano, si accavallano, di smentiscono reciprocamente. La stessa “Pillirina” è un argomento da manuale. Comune, Soprintendenza, Magistratura Contabile, Regione … troppi soggetti coinvolti talvolta artatamente. Progetto? Strategia ? Boh, se c’è, magari è annidata nella mente di qualcuno che nel frattempo va in pensione.
I brogli elettorali sono una fantasia, si tratta solo di strafalcioni?
Non credo assolutamente alla regia unica e quindi al dolo. Secondo me è solo una questione di impreparazione dei soggetti coinvolti in certi seggi
Garozzo con le firme false, Italia coi brogli. Certo, non sono più nel Pd..
La faccenda delle firme false ormai è vecchia di 7 anni. Mi pare di ricordare che il problema fu trasversale. Non si può dire nulla se non a valle dell’acclaramento delle responsabilità da parte della Magistratura. Non è in ogni caso ammissibile che un argomento simile avveleni la vita politica per 10-15 anni. Alla fine non ci crede più nessuno ed il tutto diventa parte della disgregazione della vita morale e politica della città. Per quanto riguarda Italia, come detto, non credo assolutamente che si tratti di brogli.
Anche Cafeo ha mollato il Pd, insomma cosa resta dei dem siracusani? Bruno Marziano, Marika Di Marco, ora Peppe Patti
Non so rispondere. Non sono e non sono stato un militante del PD. Ne ho visto dei bagliori marginali. Come sensazione, senza ovviamente entrare nei nomi e nel valore dei singoli soggetti (non sarei nè intitolato nè in grado di farlo), mi pare che, come gran parte della struttura nazionale, sia affetta da una sorta di vetustà ideologica. In un’epoca in cui la reazione agli eventi dev’essere talmente rapida da richiedere meccanismi decisionali spesso accentrati, non vedo modifiche operative (mi verrebbe da dire “emozionali”) nella struttura del PD siracusano. Probabilmente dipende dalla mia lontananza da quegli ambiti, ma come “uomo qualunque” è questa la sensazione. E a votare vanno tantissimi “uo
mini qualunque”
Non solo non abbiamo lavoro, ma perdiamo anche il poco che abbiamo, pensiamo ai lavoratori dell’ex Cambria, ai disagi dei dipendenti del Libero Consorzio
Il lavoro non si crea spontaneamente. Può essere creato dal Pubblico (e non ci sono fondi né strategia in tal senso) o dal Privato, e spesso abbiamo assistito a vere e proprie campagne di diffidenza verso le Aziende del territorio. Tu investiresti qui? Tra Burocrazia, Soprintendenza, TAR, CGA, accuse reciproche, pseudo esperti che pontificano al solo scopo di essere gratificati dal conseguente clamore delle proprie dichiarazioni. Io non investirei. Confindustria Siracusa sta provando in ogni modo a perseguire una linea di riconciliazione territoriale (con Patto di Responsabilità Sociale), con una nuova filiera per la formazione (“Talent Pipeline”, che coinvolge almeno Regione, Università di Catania, Anpal, Confindustria Siracusa), con il “Libro Bianco del Turismo” ed il relativo accordo con il Comune. Confindustria Siracusa è adesso entrata come Socio Fondatore nella Fondazione Archimede – ITS per la formazione post diploma in ambito Turismo e Beni Culturali. Ma credo che senza un vero “Patto Territoriale” trasversale alle forze politiche non se ne possa venire fuori. E, nella mia percezione, il concetto di “Territoriale” coincide con “Regionale”, per diversi motivi.
Sulla vicenda dei loculi da pagare due volte e in maniera illegale, il Comune rischia di pagare migliaia di risarcimenti danni
Boh, faccenda per me incerta. Morti o no, il Comune ha il diritto-dovere di esigere somme dovute. Questo vale per l’IMU, per la TARI etc. Evidentemente, per tutto devono esistere meccanismi mitigatori per coloro che hanno difficoltà a pagare. Ripeto, non conosco bene l’argomento, ma se la concessione per i loculi ha una scadenza contrattuale (come, per esempio, per gli stabilimenti balneari e, in generale, per i beni demaniali) e deve essere rinnovata a titolo oneroso non vedo motivi per discutere.
Il caso loculi è più complesso e le somme sono dovute a partire dal gennaio 2022. Ne riparleremo, ora passiamo ad altro. L’8 aprile ci sarà il pronunciamento del Cga. Quale che sia, il disdoro per il voto truffa è ormai diffuso, Siracusa ha anche questa macchia. Non sarebbe meglio azzerare tutto?
Caro Salvo, il problema non è il CGA, ma la nostra scarsa propensione ad avere una dimensione adulta del concetto di Amministrazione. Mi spiego. Se tu corri per le elezioni amministrative stai dando implicitamente al “sistema” una dignità che condividi con la tua. Se qualcosa non è chiara, non deve essere la Magistratura, quale che sia, a dare una soluzione, ma il sistema stesso a fornire, al proprio interno, le figure condivise per la transazione. Puoi chiamarle “probiviri” o “arbitri” o come vuoi, ma la Società civile deve avere al proprio interno gli anticorpi condivisi. Altrimenti, comunque vada, abbiamo perso tutti. E non sarebbe troppo tardi per questa soluzione.
I deputati nazionali e regionali?
Non ci casco. Mi chiedi pareri personali e non socio-politici. Non mi appartiene, non mi interessa e non porta da nessuna parte
Coronavirus? Anche quando c’è di mezzo la sopravvivenza la Cina, l’America e altri paesi africani ed europei giocano a carte coperte…
Ci sono almeno due aspetti. Uno di comunicazione. Da quando l’informazione è diventata un business al lettore tocca il compito di discernere, oltre di leggere, per potersi fidare. E la sensazionalità della notizia impatta sulla sfera emotiva, mercificando l’emozione. Troppo, troppo spesso, troppi dettagli incomprensibili ai più, troppo rumore. Per l’aspetto strettamente medico (o medico-economico) direi di sì, ma temo che, per quanto non condivisibile, sia logico. I centri di ricerca di eccellenza costano, si sfidano, sono alla base dello sviluppo di nuove medicine e nuovi vaccini. Il “Pasteur” fu per molti anni all’avanguardia per lo studio dell’Aids, ed i suoi esponenti ne trassero i benefici sia di immagine che economici. In questo assetto socio-economico ha un senso che i primi guadagnino di più. Il problema sta nel bilanciamento pubblico-privato. Se il Pubblico è di eccellenza il Privato guadagna il giusto, altrimenti non c’è equità. Come nella Sanità, d’altronde.