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SULLA SOSPENSIVA DELLA SENTENZA TAR DOMANI DECIDE IL CGA. REALE: MA QUESTO ITALIA E’ ATTACCATISSIMO ALLA POLTRONA

Domani il Consiglio di giustizia amministrativa si pronuncia sulla sospensiva della sentenza del Tar e cioè decide se, nelle more di una decisione definitiva, deve arrivare un commissario o restare il sindaco sospeso che oggettivamente ha comunque beneficiato di evidenti brogli e irregolarità amministrative. Per quanto ci riguarda è ovvio che un commissario terzo è comunque la soluzione più vicina per arrivare a garantire la democrazia in un momento decisivo come quello della competizione elettorale. Il ricorso al Cga del sindaco uscente? “E’ un suo diritto – dice l’avvocato Ezechia Paolo Reale -. Certo che di fatto è attaccatissimo alla poltrona. Non si dimette con il consuntivo bocciato, con il consiglio comunale decaduto, nemmeno col Tar che ha detto ufficialmente che le votazioni non sono state regolari, che ci sono state irregolarità gravissime”.

Lo stesso Reale sui brogli il 10 dicembre scorso aveva tenuto una conferenza stampa. “No alla città dei furbi, sì alla città delle persone perbene”. Così Ezechia Paolo Reale aveva sintetizzato la vicenda insieme all’avvocato Antonio Calatioto, il professionista che ha presentato il ricorso che ha poi portato alla sentenza del Tar che ha annullato a Siracusa la proclamazione del sindaco, del consiglio comunale e anche il verbale di ballottaggio.

“Il Tar – ha detto al riguardo Reale – ha salvato tutto quello che poteva salvare, anche sezioni in cui a nostro avviso si doveva tornare al voto, almeno 8-10 sezioni erano in queste condizioni. Faccio solo l’esempio della sezione 82 dove si sono volatilizzati 400 voti, ma ce ne sono altre in condizioni anche peggiori”.

C’è persino una irregolarità, grande quanto un grattacielo di mille piani,  di cui non parla nessuno, l’ha comunicata proprio l’avvocato Antonio Catalioto. “Come sapete – ha detto – le schede votate vengono messe in una busta che poi viene sigillata e timbrata e quindi firmata dal presidente di seggio e da due scrutatori. Ebbene, in 35 sezioni le buste non avevano né sigillo né timbro né le firme del presidente e degli scrutatori”. Robe da pazzi o da delinquenti! E ancora Catalioto: Il Tar trasmette gli atti e la relazione dei verificatori alla Procura della Repubblica di Siracusa solo nel caso che durante l’esame si rende conto che ci sono estremi di reato penale. E nel nostro caso li ha trasmessi. Insomma, per il Tar di Catania estremi di reato ce ne sono diversi. Fanno finta di nulla quelle facce toste che ancora oggi dicono che si poteva lasciar perdere. Gli illegali per scelta e i nuovi illegali per convenienza, quasi tutti sinistri.