Politica

QUI VERMEXIO: GECO SCETTICO SUI VARI RICORSI ELETTORALI

Il geco scolpito e nascosto fra gli interstizi barocchi del palazzo di città, osserva distaccato le vicende dell’amministrazione cittadina da quattro secoli. Voluto dal progettista, Giovanni Vermexio, come firma alla sua creazione, ritenendo più appropriato usare il soprannome “Lucertolone”, col quale i concittadini lo distinguevano in virtu’ dell’altezza e della magrezza, anziché il suo nome di battesimo. Ha resistito a terremoti, incendi, bombardamenti, tumulti e di gente ne ha vista tanta e di tutte le specie. Ha osservato, muto gli ultimi secoli, senza mai mostrare le sue emozioni o esprimere il suo pensiero: Soldati, politici, santi e briganti. Senatori, consiglieri, delegati, podestà, sindaci, commissari, burocrati e gente comune. Attende disinteressato l’evolversi dei ricorsi avanzati da chi ritiene di non ricoprire lo scranno più alto a causa di brogli e di chi ritiene invece di essere nel giusto. Poca roba confronto al passato e comunque la sua saggezza gli suggerisce che la vicenda andra’ per le lunghe. Ma di amministratori che si autolicenziavano da soli, molto probabilmente per superficialità e goffaggine politica, ne ha visti pochi. Di brogli elettorali nel periodo post podestà mai. Lui, nella sua grande saggezza, considera questa ultima vicenda imputabile anch’essa alla goffaggine e alla impreparazione di chi non ha saputo attendere ai suoi compiti. Per esperienza secolare ricorda un istituto di diritto “solunt stabunt solunt cadent” (Insieme resteranno Insieme cadranno) e non capisce. Ascolta l’attuale inquilino affermare che comunque lui rimarrà anche senza il supporto del consiglio comunale suicida. Il controllo sugli atti della giunta lo potrà esercitare legalmente il commissario nominato – dice il primo cittadino – e certamente ha ragione. Ma il lucertolone la sa lunga, troppa politica locale è passata sotto i suoi occhi di pietra. Sa che il consiglio comunale ha un altro compito importante quello di dare indirizzi all’amministrazione attiva. Chi darà adesso gli indirizzi a sindaco e giunta? Non certo il commissario, che come sa il rettilinone, entra nella legittimità e non nel merito degli atti. Stamane andro’ a prendere un caffe’ con lui, temo pero’ di non trovarlo piu’.

Liddo Schiavo