Politica

QUERELA/INTIMIDAZIONE DELL’ASSESSORE FURNARI SUI LOCULI CHE VOGLIONO FAR PAGARE DUE VOLTE

Scatta l’intimidazione nei confronti del sottoscritto e dei due giornali che dirigo e cioè I Fatti Siracusa e i Fatti della domenica. A farla scattare con una querela è l’assessore ai servizi cimiteriali, Alessandra Furnari che non ha gradito i nostri servizi sui loculi dei defunti che Italgarozzo vuole fare pagare due volte ai siracusani con una procedura ricca di spunti illegali (retroattività non consentita, articoli inesistenti del regolamento di polizia mortuaria, correzioni fatte a mano etc etc), ma non vogliamo entrare tecnicamente nel merito di avvisi, scadenze e proroghe. Il fatto è che l’assessore comunale, insieme al suo sindaco con cui presumibilmente ha concordato, con la querela cercano di intimidire un giornalista e di impedire agli organi di stampa che dirigo di fare il loro dovere e cioè di informare correttamente i cittadini. Abbiamo scritto ripetutamente che far cassa sul cimitero, che è stato ridotto ad un letamaio con crolli e strade scassate, privo di servizi, la riteniamo una iniziativa politica riprovevole peraltro priva dei necessari sostegni giuridici. Lo abbiamo scritto e lo confermiamo, far scattare la concessione venticinquennale è stata una scelta del Consiglio comunale di fine 1996, scelta che diventa operativa a gennaio del 2022 e non oggi. Meno che mai si possono fare pagare ai siracusani i loculi acquistati prima del 1997. Oggi infatti ci sono pool di avvocati che già assistono i cittadini per evitare che subiscano questi balzelli non dovuti, balzelli che hanno contestato centinaia di persone in due manifestazioni al Cimitero e davanti la chiesa del Pantheon. Il Comune, poi, si guarda bene dal fare atti e richieste formali ai cittadini, basterebbe una raccomandata infatti per far scattare contenziosi e richieste di risarcimento. Questi i fatti e questo scriviamo, oggi Italgarozzo e l’assessore Furnari tentano di farci paura inventandosi una querela ma sostanzialmente per zittirci. Non ci riusciranno, ma denunciamo con forza questo tentativo violento e arrogante “di fare politica” solo con leccaculo disponibili e contro qualsiasi voce libera. Quella della Furnari è una enormità: Cioè un assessore che da anni si becca 2500 euro al mese per fare gli interessi della comunità, non vuole che la comunità che dovrebbe difendere venga correttamente informata per fare appunto i suoi interessi. E poi un amministratore che ha dei rilievi da fare, scrive al giornale, non fa querela, peraltro immotivata e letteralmente priva di fondamento. L’intimidazione ci appare chiara.

Salvo Benanti