LO HA DECISO IL CGA: PER ALTRI 80 GIORNI ITALIA E’ IL SINDACO PROVVISORIO
Continuo a credere nella giustizia nonostante la decisione del Cga di Palermo di far restare Italgarozzo sindaco provvisorio fino all’8 aprile quando il Consiglio di giustizia amministrativa deciderà entrando nel merito. Per quanto mi riguarda è una decisione non credibile, ma è stata presa e va quindi rispettata. Ma può essere ovviamente discussa. All’osservatore esterno può sembrare di trovarsi davanti ad una strategia studiata a tavolino. Può sembrare. Cioè dopo un anno e mezzo di fancazzismo si chiede ad Italgarozzo di diventare magicamente il bravo amministratore e lui improvvisamente tornato in senno approva il bilancio di previsione che dimostra la fattività di una gestione politica e dà uno spunto al Cga per una decisione in questa direzione. Ci sono però a propendere per un commissariamento un migliaio di motivi: brogli ovunque, verbali non firmati, schede sparite, buste contenenti schede votate lasciate aperte e non sigillate e controfirmate, voti in più in molte sezioni, voti in meno in altre, ipotesi assai credibili di schede ballerine. E c’è poi una sentenza del Tar che annulla tutto: proclamazione del sindaco, del consiglio comunale, verbale di ballottaggio. Insomma, come si può dare il Comune in mano a chi oggettivamente ha tratto beneficio di tutto questo casino elettorale? Di questo massacro della democrazia? Eppure il Cga lo ha fatto, come se Siracusa fosse l’ultimo borgo montanaro di 500 abitanti e non una città capoluogo, a tutti nota nel mondo, da tutelare, da garantire democraticamente.
La giustizia amministrativa ha qualcosa che non va. Intanto i tempi. I brogli risalgono a giugno 2018, il Tar ha rinviato di mesi e mesi come se nulla fosse, il Cga ha scelto di decidere ad aprile 2020: due anni dopo i brogli. Eppure si parla di uno sfregio permanente alla democrazia, dell’inquinamento provato dell’evento elettorale, certificato da una commissione prefettizia ad hoc, insomma si doveva procedere a mille all’ora e non con questa esasperante lentezza.
Poi c’è la brutta politica, il sospetto, ne basta e ne avanza per la necessità di cambiare questa legge obsoleta che peraltro lascia spazio anche a discrezionalità devastanti.
Per altri 80 giorni quindi Italgarozzo resta sindaco provvisorio. Scelta che ha un senso in due casi: Nel caso che il Cga ha deciso di non far votare e nel caso che sia orientato all’annullamento totale delle elezioni. A questo punto è inutile fare previsioni. Avrei scommesso tutto sulla nomina di un commissario visti i brogli oggettivamente accertati. Così non è stato. Il tempo dirà se Siracusa è stata per l’ennesima volta trattata da “povera poveraccia” da poter lasciare in mano ai barbari. Prima per le firme false, oggi per i brogli.
Salvo Benanti