MAURIZIO LANDIERI: IN QUESTA CITTA’ DEVE ESSERE CHIARO CHI E’ IL SINDACO
Maurizio Landieri, non hai l’impressione che chi oggi dovrebbe lavorare per Siracusa la prende molto sul personale. Non hai anche tu l’impressione che più che del benessere della città, in molti casi si parli di quarzi personali? Come se la città fosse di proprietà?
E’ la degenerazione della politica, a tutti i livelli, che include anche il linguaggio. Da molti anni oramai la politica è diventata l’identificazione col leader, si è passati dalla politica di servizio verso la comunità, alla politica che si impersona nel leader. Una volta i leader passavano, ma le ideologie rimanevano. Dal 1994 in avanti la politica assume l’icona del leader di turno. Berlusconi, Renzi, Salvini, solo a scopo esemplificativo. A me non piace, forse sto invecchiando, ma io valuto criticamente il progetto. E questo vale anche a livello locale.
Abbiamo un pugno di commissari catanesi e siamo senza consiglio comunale, sostanzialmente senza sindaco e senza giunta. Siamo messi male. Suggerisci una possibile via d’uscita.
Non ce l’ho. Occorre aspettare il voto bis decretato dal TAR, vedere come va a finire. Nel frattempo la città soffre, è evidente.
Dei problemi veri di Siracusa non parla nessuno. Mettiamo a dimora alberi, intitoliamo strade, rifiliamo anche premi made in India. Noi la chiamiamo aria fritta.
Ed a breve non ci saranno modifiche a questo status quo. Se prima non si chiarisce chi sia il sindaco, non sarà chiaro se i consiglieri torneranno o saranno definitivamente decaduti, questa situazione non si modificherà, siamo destinati a mesi di stagnazione amministrativa. Spero che in modo o nell’altro la situazione si risolva.
71 anni. E’ l’età media delle sardine siracusane. E poi abbiamo la chiesa aperta a Lucano, alle sardine, insomma a tutti i 71enni. Chiesa made in Pd, tutto in odio, e sottolineo odio, al centro destra?
Faccio outing, ero in piazza con le sardine, ed anche in chiesa. Insieme a me altri attempati personaggi, è vero, ma abbiamo avuto il buon gusto di stare in disparte. Largo ai giovani. Sento la responsabilità del fallimento della mia generazione, perché questo è. Se non avessimo fallito oggi non avremmo una politica basata sull’odio per il nemico. Noi avevamo avversari che rispettavamo. Qualcosa abbiamo sbagliato. Largo dunque ai giovani, che certamente saranno più bravi di noi.
Nuovo ospedale? Non ne parla più nessuno. Come mai?
L’ho seguita poco, confesso. Ho letto le dichiarazioni di chi cantava vittoria. Ma si sa, la vittoria ha molti padri, la sconfitta è sempre orfana.
Cimitero e loculi da pagare due volte anche per chi l’ha comprati 40 anni fa. Anche su questo non parla più nessuno.
Ho letto ricostruzioni contrastanti della vicenda. Un rimpallo di accuse. E’ il discorso di prima, la politica è diventata un insieme di parole che non corrispondono più ad una linea precisa, parole spesso false. Non sai più distinguere il vero dal falso, perché il falso spesso è comunque verosimile. Poi si cambia argomento e quello di prima svanisce per incanto.
La tua personalissima impressione sui 32 consiglieri comunali che non ci sono più..
Al momento non ci sono, ma forse ritornano. Certo che comunque non è stato uno spettacolo decoroso. Il racconto di Toi Bianca sui consiglieri e l’arancino del bar Midolo è stata la cosa più significativa di questa paradossale storia. Il che è tutto dire.
Aria inquinata? Strade scassate? Scuole non in sicurezza? Aspettiamo anche in questo caso un commissario della Regione?
Queste sono le priorità che qualsiasi amministrazione, di qualunque colore essa sia, dovrebbe avere. Fiorello La Guardia, sindaco italo americano della New York dei primi del ‘900, diceva che non esiste un modo repubblicano o uno democratico di pulire le strade. Ecco, queste cose vanno fatte, perché le scuole, le strade, l’ospedale, non sono né di destra né di sinistra, sono di tutti noi.
Tu sei radicale, Ezechia Paolo Reale è radicale. Quindi?
Ai radicali oramai si associa in automatico l’aggettivo “vecchio”, perché noi vecchi almeno una volta Pannella l’abbiamo votato. Con Ezechia abbiamo percorso tratti di strada in comune, e credo di conoscerlo un po’. E’ un vero liberale, dotato di grande cultura, sia generale che tecnico giuridica. Sarebbe un eccellente Ministro Guardasigilli, figuriamoci poi quanto sarebbe appropriato come deputato o sindaco.
Personalmente sono convinto che i brogli alle Comunali ci sono stati. Sono cinquanta le sezioni elettorali dove si registrano quarzate da brividi e non credo davvero che ci siano 50 presidenti di seggio imbecilli..
Ho letto le oltre 100 pagine della sentenza del TAR. Ha ragione Ezechia, le sentenze si rispettano, anche quando non si condividono. La città ha bisogno di un sindaco, una giunta ed un consiglio pienamente legittimati. Prima si dà una guida alla città, e meglio è.