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LA PARLAMENTARE INCONTRA DUE MINISTRI / STEFANIA PRESTIGIACOMO: IL NUOVO MUSEO ARCHEOLOGICO NELL’AREA DELL’EX IDROSCALO

Rep: “Ho già informato il ministro della difesa Lorenzo Guerini della necessita di liberare l’area dell’idroscalo di Siracusa, oggi ancora occupata dai militari, e restituirla a usi civili e alla pubblica fruizione.
Il ministro mi è sembrato molto disponibile su questo tema e ne riparleremo a breve in un incontro al ministero.
Sono rimasta peraltro colpita del fatto che parlamentari della maggioranza, come Paolo Fiacara, che sono lieta condividano l’idea di “liberare” l’area dell’ex idroscalo si siano limitati a presentare in interrogazione parlamentare. Di solito le interrogazioni le presentano i deputati di opposizione e non di maggioranza, anche perché sovente i ministri ignorano i contenuti delle risposte alle interrogazioni che vengono gestite dagli uffici e dai sottosegretari e spesso sono testi burocratici privi di valenza politica.
Ho anche incontrato il ministro per il mezzogiorno Giuseppe Provenzano al quale ho illustrato un emendamento alla manovra – che ho depositato tramite il collega senatore Schifani, essendo la manovra in questo momento al Palazzo Madama – che vincola 50 milioni di fondi strutturali per la costruzione del nuovo museo archeologico di Siracusa da realizzare possibilmente (questo e il mio sogno, e non solo mio) nell’area del’idroscalo.
Ho spiegato a Provenzano l’importanza economica e istituzionale che tale progetto potrebbe avere in termini di rilancio e promozione turistica del nostro territorio. Il ministro mi è sembrato particolarmente entusiasta dichiarandosi conoscitore ed estimatore del museo Paolo Orsi. Provenzano mi ha anche suggerito un approfondimento della questione valutando anche opzioni diverse rispetto all’emendamento con l’obiettivo di realizzare il musero nei tempi più rapidi e nel modo migliore possibile.
E’ chiaro che per operare per questo obiettivo è indispensabile il coinvolgimento, la condivisione e il sostegno di tutte le espressioni del territorio con la consapevolezza che siamo noi e solo noi i difensori di Siracusa e non certo e non tanto i governi di Roma e Palermo”.

Stefania Prestigiacomo