LA FESTA DI NATALE DEL COMPRENSIVO “SANTA LUCIA” COINVOLGE TUTTA LA BORGATA
Al 3^ I.C. S. Lucia di Siracusa, dalle 16.00 alle 18.30 del 19 dicembre, una grande festa di Natale ha coinvolto quasi tutto il quartiere della borgata. In un’atmosfera magica, densa di stupore e meraviglia, gli alunni della scuola dell’Infanzia e della Primaria coordinati dalla responsabile di plesso, l’ins. Cettina Calafiore e dall’ins. Maria Caruso in collaborazione con tutti i docenti, hanno allestito con l’aiuto proficuo e impareggiabile di tanti genitori, una mostra di presepi di ogni tipo e di ogni forgia, utilizzando i materiali più variegati: pasta, tappi di sughero e di bottiglie, biscotti e pasta frolla, conchiglie e gherigli di noci. A fare da cornice alla mostra, sono stati predisposti tutti i mestieri antichi: a lavannara, a tessitrici, u piscaturi, u fruttarolu, u vasaru, u falignami che hanno voluto richiamare la semplicità e la vita umile dei tempi di Gesù. E poi lei, la Capanna, dove tra muschio e paglia, tra un somarello e un bue, in un clima di pace e di serenità, giace Gesù Bambino, un miracolo che si rinnova ogni anno infondendo nei cuori infinita dolcezza, dietro la povertà dell’animo, dietro la balia di un barcone, dietro l’oblio dei buontemponi, dietro un’indifferenza endemica che non lascia spazio. Una chiara e precisa connotazione identitaria quella che ha voluto trasmettere il Santa Lucia, in un tempo dove tutto è messo in discussione, dove la rabbia e l’oppressione fanno da padroni e dove vige la legge dell’egoismo e dell’indifferenza. Ecco che arriva un momento di riflessione, perché Natale non deve essere la festa dei lustri e lustrini, ma un periodo dove si deve prendere coscienza del clima di abnegazione e nichilismo che si sta vivendo. Ad animare ed arricchire la magia del momento, è stata la sublime performance del coro con gli alunni della classe quinta di scuola Primaria e della scuola media di primo grado diretti dalla docente Olivia Giardina. Grande plauso della Dirigente Scolastica, Dott.ssa Valentina Grande che ha ringraziato tutti per l’intenso e bel lavoro svolto, perché il presepe deve essere un tempo di luce e di rinascita per tutti, un’occasione di crescita formativa, veicolo di grandi emozioni. E poi ricordiamolo sempre, dove c’è un presepe c’è casa, c’è calore, c’è umanità.
Graziella Fortuna