Politica

FILIPPO SCERRA: COME M5S SIAMO SCETTICI SULLA VENDITA DELL’AEROPORTO

Filippo Scerra, prima con la Lega ora col Pd. Non ci dica che pensava così la sua prima esperienza parlamentare.

Durante la campagna elettorale per le Politiche del 2018, abbiamo sempre detto, che se non fossimo riusciti ad avere la maggioranza in Parlamento, avremmo proposto un programma da sottoscrivere a quelle forze politiche disponibili a dare una vera svolta al paese. Così il 4 marzo 2018, nonostante il nostro risultato eccezionale, non siamo riusciti ad avere il 50% più uno dei seggi e abbiamo scelto di dare seguito a quanto dichiarato in campagna elettorale, prendendoci la responsabilità di governare il paese con la Lega. Poi ad agosto scorso tutti ormai sanno cosa è stato capace di fare Salvini a causa della sua ubriacatura estiva, e ci siamo trovati a formare un nuovo Governo per evitare l’aumento dell’Iva, per tagliare il numero dei Parlamentari e per continuare a realizzare il nostro  programma di cambiamento del Paese.

La deputazione siracusana dei grillini non è una squadra affiatata. La Marzana scompare per lunghi periodi per riattivarsi a pochi mesi dal voto, il senatore Pisani non dice una parola sull’inquinamento del Petrolchimico, lei si accompagna con Ficara e Zito, ma non sempre, insomma ranghi sparsi.

Siamo invece molto affiatati ma abbiamo scelto, proprio per agire a 360 gradi, di muoverci per macrotemi differenziati, coerentemente con le Commissioni di appartenenza e con i nostri ruoli nel Movimento. Io ad esempio, sono capogruppo in Commissione Politiche UE e membro del Consiglio d’Europa, e oltre ai temi locali, mi occupo di temi internazionali. In questi giorni sto lavorando alla tanto citata risoluzione dell’11 dicembre in vista del Consiglio Europeo, in cui si affronterà il tema MES. Così lavoriamo tutti: io, Maria, Paolo, Pino, Stefano e Giorgio. Su Pino Pisani vorrei ricordare che il senatore, oltre alla continua attività sul territorio  ha preparato un’articolata proposta di legge per rivedere i limiti degli inquinanti, ha presentato Ddl sulla sensibilità chimica multipla. Quindi Pisani oltre a dire, agisce.

Che rapporti ha con il sindaco di Siracusa, ex renziano oggi calendiano?

Nulla di più che un semplice rapporto istituzionale. Io sono un parlamentare nazionale e lui è sindaco di Siracusa. È ovvio che su molti aspetti, vista anche la nostra estrazione politica, le idee siano differenti. Sulla sua scelta di aderire al nuovo partito di Calenda preferirei non dire nulla, ognuno sceglie la strada politica che sente più vicina e di sicuro il sindaco Italia non potrà mai far parte del M5S. Ovviamente oggi senza Consiglio comunale la città vive un vuoto di democrazia, ma nonostante tutto il Movimento 5 Stelle con i suoi attivisti svolgerà sempre quel ruolo di “controllore” sull’attività amministrativa.

In una intervista di pochi giorni addietro, l’ex sindaco di Augusta, Massimo carrubba, faceva i complimenti a Stefania Prestigiacomo e diceva che era stata un buon ministro che aveva portato una caterva di milioni per le bonifiche nel Petrolchimico. Oggi i milioni non ci sono più. Lei è per le bonifiche?

Quei milioni, purtroppo, sono rimasti solo sulla carta, perché di bonifiche da parte dello Stato negli ultimi anni ne abbiamo viste ben poche. Io sono ovviamente per la bonifica del territorio e per questo vorrei sottolineare come il Movimento 5 Stelle qualche settimana fa abbia invitato il ministro Costa per un sopralluogo nel Sin di Siracusa – Priolo – Augusta – Melilli. Ministro che oltretutto ha dato una notizia di valenza storica con l’impegno preso e ottenuto da Eni che ha messo sul piatto qualcosa come 260 milioni. Una scelta, quella della società partecipata dello Stato, non casuale, perché se si vuole tracciare una nuova via è giusto che i primi segnali provengano da chi governa. Questo è l’inizio di un percorso virtuoso che deve  vedere coinvolte anche le altre grandi società del polo petrolchimico. Intanto noi siamo andati oltre le parole e i semplici proclami.

A Siracusa i sindacati degli edili chiedono addirittura che venga ritirata la licenza ad un’impresa per motivi burocratici. Ma sono gli stessi sindacati che nella zona industriale, come si dice, mettono la lingua in quel posto

Io sono esponente di un Movimento che fa della legalità e della chiarezza il primo punto fondamentale, quindi se realmente un’azienda non dovesse avere tutta la documentazione in regola è giusto che sani la propria posizione prima di poter effettuare qualsiasi tipo di lavoro.

Onorevole Scerra, torniamo alle bonifiche del Petrolchimico. Per tutti è il rimedio giusto per riqualificare e rilanciare la zona industriale, ci sarebbe lavoro sicuro per 10 anni, tutti d’accordo ma non si fa un passo avanti.

Penso di averle in parte già risposto. Il ministro Costa durante la sua visita e l’incontro in Prefettura a Siracusa è stato molto chiaro con la volontà di andare oltre i proclami, di cambiare pagina. Il tutto facendo sedere i grandi colossi della zona industriale attorno a un tavolo con Ministero, Regione e sindaci del territorio, ognuno con la propria competenza e con la propria responsabilità per far sì che si possa dare un nuovo slancio a tutta la Provincia.

Siracusa è in pratica una città commissariata dai catanesi, Musumeci in testa. Commissario alla Soprintendenza, all’ex Provincia, commissario sparsi al Comune. Solo coincidenze o c’è in tutto questa una strategia?

Non voglio nemmeno pensare che ci sia una strategia perché sarebbe un fatto gravissimo. La verità è che si è vissuto in passato un pesante vuoto politico, ricco di errori che non hanno prodotto altro che il depauperamento del territorio e la questione dell’ex provincia di Siracusa è l’emblema di ciò che dico. Un ente che deve gestire situazioni per certi aspetti “straordinarie” (scuole, manutenzione stradale, assistenza disabili) ma che non ha nemmeno i fondi per pagare l’ordinario, vale a dire gli stipendi ai propri dipendenti.

Che idea si è fatta della testardaggine della Regione nel voler vendere Fontanarossa, un aeroporto che va benissimo e produce moltissimo, ad un privato. Ci sono cose che non sappiamo?

Di sicuro è una scelta che stupisce, dato che l’aeroporto di Fontanarossa è fondamentale per l’economia dell’isola. Da tempo il Movimento 5 Stelle si è dichiarato scettico su quello che rappresenterebbe un errore strategico dannoso per il sistema aeroportuale Siciliano. Noi continueremo a seguire la vicenda con molta attenzione con l’auspicio che il Presidente Musumeci coinvolga l’assemblea regionale Siciliana in una scelta così delicata per lo sviluppo economico della Regione.

Giovanni Cafeo ad Italia Viva con Renzi e Francesco Italia ad Azione con Calenda sono due sorprese, un attacco di megalomania o cosa?

Sono tutto meno che sorprese. Cafeo come molti altri del Pd ha voluto seguire Renzi in questa nuova avventura politica, così come il sindaco Italia che già da tempo si era avvicinato a Calenda.  Come detto, ognuno sceglie la strada politica che ritiene più consona alle proprie idee e aspirazioni future.

Di lavoro ormai non parla più nessuno, dodicimila giovani siracusani sono già emigrati per cercare un futuro. Come finisce questa storia?

E’ un fenomeno complesso che come Governo centrale stiamo cercando di arginare, ma c’è bisogno di tempo. Perchè questo esodo si possa interrompere o limitare, si deve puntare decisamente sul rilancio economico del nostro territorio. Il reddito di Cittadinanza è solo il primo passo, ma vorrei ricordare altre iniziative, come le tante per imprese e partite Iva che sono state inserite nella Manovra Finanziaria; in particolare per il Sud, rafforziamo poi il vincolo della cosiddetta “quota 34%” (prevista già nella precedente Manovra, ma di fatto disapplicata). In pratica rendiamo obbligatorio che il 34% degli investimenti delle pubbliche amministrazioni centrali venga effettuato al Sud.

Sarà poi rifinanziata la misura “Resto al Sud”, un bando rivolto a giovani imprenditori del sud Italia con finanziamenti fino a 50 mila euro con l’obiettivo di dare una spinta alla crescita economica del meridione. Un incentivo che prevede finanziamenti del 100% all’imprese, in parte a fondo perduto e in parte a tasso zero rivolto a persone dall’età compresa tra i 18 e i 45 anni.

Infine, un altro volano di sviluppo del nostro territorio sarà l’istituzione della Zes per la Sicilia Orientale, il cui iter ho seguito dando il mio contributo per l’aumento in zona Cesarini dell’area destinata alla Provincia di Siracusa. Il mio auspicio è che il percorso arrivi presto a conclusione, per questo ho contattato il Ministro Provenzano che mi ha rassicurato sulla sua volontà di velocizzare l’istruttoria. Il Meridione è un punto centrale del nostro programma di governo perché se riparte il Sud, riparte con slancio tutto il Paese.