CONFERENZA STAMPA DI EZECHIA PAOLO REALE SUI BROGLI / NO ALLA CITTA’ DEI FURBI
“No alla città dei furbi, sì alla città delle persone perbene”. Così Ezechia Paolo Reale nella conferenza stampa tenuta stamattina insieme all’avvocato Antonio Calatioto, il professionista che ha presentato il ricorso che ha poi portato alla sentenza del Tar che annulla a Siracusa la proclamazione del sindaco, del consiglio comunale e anche il verbale di ballottaggio. E’ la prima volta in Italia che un capoluogo di provincia deve tornare al voto, nel nostro caso per nove sezioni. E’ stato proprio Calatioto a informare sull’impostazione del ricorso. “Abbiamo visto – ha detto – che in una settantina di sezioni c’erano delle enormità, mancavano i dati sui votanti, sulle schede, mancavano le preferenze. A questo punto abbiamo letto i verbali di tutte 123 le sezioni elettorali di Siracusa ed abbiamo presentato un ricorso di 100 pagine che la controparte voleva inammissibile perché troppo lungo”.
“Il Tar – ha aggiunto Ezechia Paolo Reale – ha salvato tutto quello che poteva salvare, anche sezioni in cui a nostro avviso si doveva tornare al voto, almeno 8-10 sezioni erano in queste condizioni. Faccio solo l’esempio della sezione 82 dove si sono volatilizzati 400 voti, ma ce ne sono altre in condizioni anche peggiori. Insomma, la sentenza del Tar è stata restrittiva, ha salvato anche quello che noi riteniamo insalvabile. C’è poi la tesi che solo il 7 per cento dei votanti erano irregolari, erano pochi, si poteva far finta di niente, una battuta che dimostra la mentalità che abbiamo voluto cambiare. Noi siamo per il rispetto delle regole e poi le nove sezioni rappresentano settemila voti che non sono poca cosa. Con seimila voti i Cinque Stelle hanno avuto 5 consiglieri, con 4mila voti Progetto Siracusa ne ha avuti quattro. Granata ha preso in tutta la città da candidato sindaco tremila voti e Moschella seimila, tutti meno dei settemila votanti delle 9 sezioni in cui si torna a votare”.
Il ricorso al Cga del sindaco uscente? “E’ un suo diritto – ha risposto Reale -. Certo che di fatto è attaccatissimo alla poltrona. Non si dimette con il consuntivo bocciato, con il consiglio comunale decaduto, oggi nemmeno col Tar che ha detto ufficialmente che le votazioni non sono state regolari, che ci sono state irregolarità gravissime”.
C’è persino una irregolarità, grande quanto un grattacielo di mille piani, di cui non ha parlato nessuno, l’h comunicata proprio l’avvocato Catalioto. “Come sapete – ha detto – le schede votate vengono messe in una busta che poi viene sigillata e timbrata e quindi firmata dal presidente di seggio e da due scrutatori. Ebbene, in 35 sezioni le buste non hanno né sigillo né timbro né le firme del presidente e degli scrutatori”. Robe da pazzi o da delinquenti! E ancora Catalioto: Il Tar trasmette gli atti e la relazione dei verificatori alla Procura della Repubblica di Siracusa solo nel caso che durante l’esame si rende conto che ci sono estremi di reato penale. Insomma, per il Tar di Catania estremi di reato ce ne sono diversi.
Infine Ezechia Paolo Reale: Un dato è oggettivo e grave. Il risultato elettorale è stato stravolto e non è stato rispettato il voto dei siracusani. Oggi abbiamo l’occasione di tornare alla normalità, tutti insieme. Abbiamo l’occasione di tornare al rispetto delle regole. Rimango basito quando leggo che siccome i voti violentati erano solo settemila, erano una sciocchezza, si poteva chiudere un occhio.