Politica

CLAUDIA MONTEVERDI: PERDIAMO MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO E LA STAMPA PARLA DELLE SARDINE

Dal web: Leggo le notizie e friggo.
Spengono gli altiforni a Taranto, gli operai se ne andranno a casa e i giornalisti di cosa parlano?. Sardine. Intanto recapitano a Salvini una bella letterina dove gli si prospettano 15 anni di carcere per sequestro di clandestini. Grillo viene tolto dalla naftalina e mandato a redarguire i suoi dissidenti invocando l’intervento dei probiviri perché uno di loro si è permesso di dissentire in quanto vuole mantenersi fedele al programma elettorale. Di Maio che parla di prezzo della dignità. Incommentabile. La gretina (volutamente minuscolo) che canta Bella Ciao. Ca@@o c’entra Bella Ciao con l’inquinamento?. È stata varata, violando l’iter democratico, una manovra di bilancio da lacrime, sangue e galera ma di cosa si parla?. Abbiamo scongiurato l’aumento dell’Iva. Il proconsole d’Europa in Italia si fa fotografare con un libro in mano che già dal titolo denigra platealmente Salvini. Bella serietà per una figura istituzionale, quale eleganza di comportamento per l’uomo della pochette. Ogni giorno abbattono alberi che improvvisamente si ammalano in un numero spropositato, oppure che vengono dichiarati pericolanti, ma nessuno vi dice la verità sul 5G che non è un sistema per la connessione globale ma è uno strumento di morte e di controllo.
Prepariamoci al peggio perché l’élite sta perdendo il controllo di questa Europa che è già nel caos, ma nessuno ve lo dice. Nessuno vi dice che in Svezia è da tempo che distribuiscono volantini dal titolo “in caso di crisi o di guerra”. E uno si chiede quale guerra minaccia la Svezia?. Quale Stato gliela ha dichiarata?. Nessuno Stato, ma l’orda di barbari che si è tirata in casa. In Francia da ieri 90000 abitazioni della zona di Lione sono al buio e al freddo perché sono stati tranciati i cavi, Parigi è in stato di guerriglia perenne, la Brexit darà presto la sua botta, la Grecia non ha più nemmeno gli occhi per piangere ma noi allegramente continuiamo a danzare sulle note di Bella Ciao e l’orchestra continua a suonare come sul Titanic che si inabissava. Tristezza infinita. 

Claudia Monteverdi