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SILVIA RUSSONIELLO: SPERO CHE SIRACUSA SIA LIBERATA DA QUESTA CLASSE POLITICA ARROGANTE

Silvia Russoniello, consiglio comunale sciolto, è finita male o doveva finire così?

Non è stato di certo un lieto fine. E questo ovviamente dispiace. Senza troppa retorica, il Consiglio comunale è  l’organo democraticamente eletto dai cittadini quindi vi erano rappresentati tutti i siracusani, non solo quelli che hanno sposato il progetto del sindaco. Io ho coerentemente scelto di votare per il no, come avevo fatto in precedenza. Non si poteva votare quel bilancio di milioni di euro, alla luce della relazione dei revisori legali. Non bastano mica solo 3 o 4 cose buone. E tutto il resto?

Ti riconosci ancora in un Cinque Stelle che si allea col Pd, i sinistri che hanno portato allo sfascio del Paese?

Mi riconosco nel Movimento 5 Stelle. Quella con il PD è un’alleanza di responsabilità e limitata nel tempo, dettata da precisi obiettivi comuni. L’alternativa era consegnare il Paese alla Lega. Per noi del Sud ma per l’Italia in genere non credo sia la cosa migliore. Ora, è  chiaro che fare opposizione è più facile che governare. Dobbiamo completare quanto promesso agli italiani ed in questo senso il contratto con il PD, sebbene faccia storcere qualche naso, era un passo da fare per non disperdere quanto di buono fatto, pur tra mille ostracismo e difficoltà.

Veniamo ai fatti siracusani. Parliamo dei nemici in casa. Burgio, Ficara, Scala hanno detto peste e corna di te e di Roberto Trigilio

Parlare male o denigrare gli altri non è mio costume. Lo lascio fare a chi non ha altri argomenti. Ai siracusani non interessano le beghe interne. Ci sono stati contrasti, non tutto è stato condiviso o condivisibile. I panni sporchi però si lavano in famiglia. Mi spiace solo che non tutti la pensino così.

In 18 mesi la Scala, che pure aveva scelto di fare il consigliere comunale, non ha mai votato contro il renziano Italgarozzo. Per gratitudine dopo essere stata eletta presidente? Non era più logico e di garanzia visto quello che è successo,  che tu, già candidata sindaco, facessi la presidente del Consiglio comunale?

Io non ho mai voluto quel ruolo, durante il ballottaggio mi era stato proposto un incarico ma ho rifiutato. Come avrei spiegato ai cittadini che mi avevano votato quello che sarebbe apparso come un dare e avere tipico di altra politica, non pentastellata? Non sarei stata libera di espletare al meglio il mandato, cioè portare a galla le nefandezze dell’amministrazione.

Anche la deputazione nazionale grillina di Siracusa è andata avanti a ranghi sparsi, quasi completamente assente sui problemi del territorio. I deputati nazionali siracusani grillini Marzana e Pisani sono addirittura scomparsi

Bisogna però prima capire cosa si chiede sul territorio ad una deputazione nazionale che, per suo ruolo, è  impegnata in altri tavoli. Non mi sembra che altre grosse deputazioni del passato, di destra o di sinistra, possano vantare chissà  quale presenza sul territorio. Essere eletti è comunque una grossa responsabilità e ti porta via tantissimo tempo. I nostri deputati e senatori, a mio avviso, stanno facendo un ottimo lavoro e stanno cercando di portare risultati concreti.

Hai difeso il cimitero e i defunti dal volgare attacco di chi amministra per fare cassa. Continuerai questa lotta?

Certo. Gli interessi dei cittadini si possono fare anche fuori dal palazzo. Basta impegno. E il mio non viene meno. Continuerò questa lotta e ne inizierò tante altre insieme al mio gruppo, il Meetup Siracusa.

Cosa può fare realisticamente un consigliere comunale per la sua città?

Può fare molto. Leggere i documenti, capire i meccanismi, recuperare risorse, suggerire ed indicare soluzioni, correggere gli altrui errori, lottare per il giusto, indirizzare l’attività amministrativa e soprattutto controllarla, può lottare, ascoltare, cosa che ormai manca in politica. Questo a patto che il consigliere sia messo in condizione di fare il suo appieno.  Se ti mettono qualche bastone tra le ruote, la cosa di complica. Ad esempio, ancora attendo risposte alle mie richieste di  accesso agli atti e alle interrogazioni. Sarà che la mia attività fa paura a qualcuno, oppure forse ho toccato qualche tasto dolente?

Se il 5 dicembre il Tar annulla le elezioni, cosa succede nel M5S?

Non mi sono posta questa domanda. Vedremo intanto cosa stabiliranno i giudici amministrativi. Ed a quello ci atteremo. Nella ipotesi estrema del ritorno al voto, si riparte dalle liste del 2018. Mica si possono fare stravolgimenti. Ma è discorso prematuro. Altra cosa è dire che, sino ad oggi, il sindaco Italia non ha saputo rispondere alle aspettative che aveva la città. 

E’ giusto che una città come Siracusa sia amministrata da chi oggi si è blindato al Vermexio?

Sembra una di quelle domande con la risposta dentro.  Il problema di fondo, a ben vedere, è la legge regionale che consente che questo possa succedere. Non mi piace, la città viene privata di una  istituzione importante. Però non posso negare che ci siano responsabilità dei consiglieri comunali in quanto è accaduto. Una seria autocritica non guasterebbe. Ma il sindaco è il primo a sapere che non sarà tutto in discesa ora per lui. Al contrario, moltiplicheremo le azioni di controllo e le iniziative per garantire che Siracusa non diventi affare di pochi.

Qual è la cosa più bella che ti auguri dal punto di vista politico?

C’è troppa arroganza ed autoreferenzialità in una ampia fetta di classe politica locale. Brava in tutto quello che non è dalla parte dei cittadini. Alcune scene recenti lo testimoniano bene. Auguro a Siracusa che venga “liberata” da questa classe politica arrogante. Le altre realtà tutto attorno a Siracusa hanno una velocità diversa. Fanno cose e spesso utili. Dobbiamo imparare. Troppi baroni della politica. Ma signori, come si diceva, si nasce mica ci si diventa.