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ITALGAROZZO IN CONSIGLIO COMUNALE: NON MI DIMETTO

Rep: Il Consiglio comunale torna in aula questa sera alla 18, in seconda convocazione. Al momento della votazione dei due emendamenti della I Commissione al provvedimento che regolamenta l’acquisizione gratuita e l’accorpamento al Demanio stradale comunale di terreni di proprietà privata utilizzati ad uso pubblico, è infatti venuto a mancare il numero legale.

La prima parte della seduta, che si è svolta al Salone Borsellino, è stata interamente dedicata al dibattito sul conto consuntivo 2018. Dopo la sua bocciatura da parte dell’Aula la scorsa settimana, ieri mattina il provvedimento è stato invece approvato dal Commissario ad acta della Regione, dando quindi avvio all’iter che porterà dapprima alla sospensione e poi allo scioglimento del Consiglio comunale.

Era stato il consigliere Ezechia Paolo Reale a chiedere che la seduta fosse preceduta da un dibattito sul tema, che poi è diventato l’argomento principale dei lavori del Consiglio.

Ed è toccato proprio a Reale aprire il dibattito: “Tutti sapevano della decadenza in caso di mancata approvazione del Consuntivo a causa di una legge ingiusta. Su un bilancio inaccettabile abbiamo espresso un voto giusto, andando incontro ad una conseguenza assurda quale lo scioglimento del Consiglio”.

Per Mauro Basile “La bocciatura del Consuntivo è di fatto una bocciatura del Sindaco che comunque resterà in carica per gestire da solo un bilancio di 280 milioni”; per Cetty Vinci invece “Si è bocciato un provvedimento incompleto, pieno di lacune, con un equilibrio solo apparente e non reale. La sua bocciatura è stata un voto di coerenza contro una cattiva gestione amministrativa sempre sorda alle richieste del Consiglio”;  per Salvatore Castagnino il Consuntivo “Non era trattatibile e su di esso si sta muovendo la magistratura. Oggi perde comunque la democrazia: un Sindaco che non si confronterà con l’opposizione dovrebbe dimettersi”; per Michele Mangiafico “La città ha perso la battaglia per la mancata pacificazione tra parti contrapposte. Il nostro gruppo ha cercato di far trovare un equilibrio. Quasi sorprende come sia andati avanti per 16 mesi senza maggioranza”. Nel suo intervento, Michele Buonomo ha puntato sulla “Mancanza di agorà all’interno dell’Aula. Forse l’ho notata solo all’inizio di un’esperienza che comunque è stata positiva”; per Gaetano Favara “L’epilogo finale è una sconfitta per tutti, anche per il Sindaco. Si paga un errore politico che purtroppo danneggia anche chi ha seguito un percorso di correttezza e messo a disposizione persone e risorse”.

Ferdinando Messina ha ricordato invece “La coerenza politica di Forza Italia che aveva annunciato il voto contrario. Ma la valutazione va fatta soprattutto in sede  politica: perché questa Amministrazione sul Consuntivo ha avuto solo 5 voti a favore?”; Curzio Lo Curzio, auspicando un pronto intervento della deputazione regionale per modificare l’attuale normativa ha definito “Vergognosa una legge che manda a casa il controllore solo perché svolge il suo compito”; Francesco Burgio ha ricordato l’attività svolta al servizio della città “Dalla politica di razionalizzazione della spesa al recupero dei crediti per l’utilizzo dell’impiantistica sportiva, alla lotta al randagismo. Adesso torniamo a lavorare tra la gente e per la gente”; Franco Zappalà ha invece ricordato come “L’odierno risultato sia il frutto di una legge infelice come quella che ha abolito le Commissioni di controllo. Paghiamo per una legge ingiusta, ma conseguenze dovrebbero derivarne anche per un Sindaco che non ha presentato una sola relazione semestrale”; per Sergio Bonafede “Adesso l’Amministrazione non avrà l’alibi del Consiglio contrario per giustificare eventuali inadempienze. Mi auguro che le tante proposte del nostro gruppo possano trovare attuazione”; per Silvia Russoniello il Consiglio ha bocciato “La politica di tassazione voluta da un Sindaco che adesso dovrebbe dimettersi. Abbiamo svolto una capillare attività di controllo degli atti amministrativi nonostante l’ostruzionismo di buona parte degli uffici”.

“Una situazione che ci è sfuggita di mano, dobbiamo prendere atto di quello che è successo”: lo ha detto Salvatore Costantino per il quale adesso “Il Sindaco avrà una grande responsabilità per gli anni a venire”; ed infine Pamela La Mesa che ha parlato di “Occasione persa per la città ma che sarà un ulteriore stimolo per tornare a lavorare tra la gente”.

Nel suo intervento di replica, il sindaco Francesco Italia, annunciando la scelta di volere continuare la sua esperienza alla guida della città, ha tra l’altro detto: “Servire la politica vuol dire fare il bene comune, difendere i cittadini, amministrare in maniera onesta e, se occorre, fare scelte anche impopolari. Mi dispiace per questo epilogo”. 

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