Politica

BURGIO “MOLLA” LIMOLI: ESPERIENZA CONCLUSA, LA CITTA’ HA BISOGNO D’ALTRO

Rep: Il gruppo politico che fa riferimento al dottor Salvo Burgio, in riferimento alla situazione politico-amministrativa locale, ha compiuto una attenta analisi delle recenti vicende sfociate nella presentazione, il 9 settembre 2019, della mozione di sfiducia al sindaco Limoli. Da tale analisi è scaturita la necessità di una presa di posizione da parte del gruppo in ordine alla mozione di sfiducia presentata. In particolare, è stato posto in rilievo quanto segue: 1) Nei due anni e mezzo di legislatura il gruppo Burgio è stato coerente con gli impegni presi, sostenendo l’azione amministrativa del sindaco in giunta e in consiglio comunale, malgrado insorgesse una evidente mancanza di spirito collaborativo da parte del primo cittadino. Circostanza, quest’ultima, che ha determinato le dimissioni del vice-sindaco Burgio nell’ottobre del 2018. 2) Nonostante il nostro impegno e il nostro lavoro in giunta e in consiglio venissero mortificati e il clima di serenità iniziale si logorasse progressivamente, sino a fare venire meno quel rapporto di rispetto politico, di pari dignità e di collaborazione indispensabile per poter amministrare proficuamente la città, abbiamo continuato a sostenere l’amministrazione del sindaco Limoli in nome di un interesse superiore, che è quello di garantire ai cittadini una amministrazione stabile, con interventi, servizi e progettualità nei limiti imposti dal bilancio comunale e dalla ristrettezza economica dei tempi in cui viviamo. 3) L’impossibilità di individuare una linea comune nell’attività gestionale dell’ente ha comportato una continua girandola di assessori, ai quali non è stato concesso il tempo materiale per svolgere proficuamente il loro mandato. D’altra parte, la difficoltà ad armonizzare obiettivi, scelte e strategie di intervento amministrativo in piena condivisione e sintonia non consentono, oramai, la continuazione del rapporto sino ad oggi instaurato con il sindaco. 4) Occorre guardare ben oltre la mozione di sfiducia, strumento che, senza dubbio, depaupera il conflitto politico ma che, oggi, risulta essere l’extrema ratio che può consentire di uscire fuori dal baratro in cui la città è precipitata. Si ritiene, pertanto, per le motivazioni qui sinteticamente esposte, di considerare concluso ogni rapporto di natura politico-amministrativa con l’amministrazione guidata dal sindaco Limoli, con il conseguente ritiro della nostra rappresentanza politica in giunta, e di convergere sull’opportunità di esprimere parere favorevole alla mozione di sfiducia in consiglio comunale.