IL MUSEO DEDICATO AD ARCHIMEDE SCOMPARSO IN UN SILENZIO ASSOLUTO E INQUIETANTE
Il museo di Archimede di piazza Archimede non c’è più, è scomparso quattro anni fa, a marzo del 2015. E’ scomparso, pluff, sparito nel nulla. Ha avuto tre anni di vita o poco più, non è mai entrato nel cuore dei siracusani, non ha mai avuto, forse, la considerazione che meritava, anzi l’intellighentia locale lo ha sempre tollerato a fatica, non condividendo le scelte fatte per onorare il gran matematico, primo figlio di questa città.
LA MANCANZA
Per molto tempo a Siracusa, città natale di Archimede, non vi è stato un museo che celebrasse degnamente il grande studioso ed inventore. Tale mancanza è stata colmata con l’inaugurazione dell’Arkimedeion, nel mese di dicembre 2011. Questa moderna “domus archimedea” si ispirava ai più moderni musei della tecnica. Al suo interno non sono stati infatti esposti reperti antichi bensì le ricostruzioni di esperimenti e macchine realizzate da Archimede con cui il visitatore può interagire interattivamente. Una serie di pannelli in Italiano, Inglese e Spagnolo accompagnavano il visitatore alla scoperta delle teorie fisiche e matematiche scoperte dal grande scienziato. Oltre ai pannelli però, in ogni sala, c’erano monitor con audiovisivi che illustravano in maniera semplice i concetti trattati e, soprattutto, tante macchine che lo stesso visitatore aveva la possibilità di “manovrare” per sperimentare in prima persona quanto appena appreso.
Ma Palazzo Pupillo di piazza Archimede, sede dell’Arkimedeion, a marzo 2015 era vuoto, all’ingresso c’era un contenitore di cartone con poche cianfrusaglie e null’altro. Leggiamo cosa scriveva il giornalista Marco Crespi sulla nascita del museo di Archimede a Siracusa:
COS’ERA IL MUSEO PRIMA DELLA CHIUSURA DI OGGI
“Arkimedeion è un museo scientifico e tecnologico dedicato al grande matematico e fisico greco, vissuto a Siracusa fra il 287 e il 212 avanti Cristo: Archimede fu un vero genio, uno dei massimi scienziati dell’antichità ed è importante che la sua città natale gli abbia dedicato un museo che illustra i vari argomenti scientifici che il siracusano ha affrontato o anche quelli che le leggende gli hanno attribuito nei secoli successivi, come i famosi specchi ustori che avrebbero incendiato le navi romane che assediavano Siracusa. Tutto ciò è presentato al visitatore grazie a 24 originali exhibit interattivi capaci di catturare l’interesse di grandi e piccini. Ci sono gli exhibit, ci sono i pannelli e ci sono un gran numero di supporti multimediali che consentono una comprensione di grandi scoperte matematiche (misure di superfici e di volumi, quadratura del cerchio, calcolo del baricentro dei corpi) e fisiche (principio della leva, galleggiamento dei corpi). Le spiegazioni, spesso affidate a stimolanti simulazioni, sono accompagnate da note storiche, informazioni sull’opera di Archimede, aneddoti, bibliografia che guidano il visitatore nel periodo storico nel quale Archimede e vissuto e nel cuore delle sue grandi scoperte. Le linee principali che il museo segue sono tre: le macchine per la guerra e la pace, la Matematica e la Geometria, la Fisica statica e idrostatica. Un bellissimo catalogo in tre lingue (italiano, inglese e spagnolo) le descrive nei minimi dettagli, diventando un utile ricordo e uno strumento di studio per le scuole in visita. Il museo continua a svilupparsi e a proporre nuovi stimoli. Ultimo in ordine di tempo è l’apertura di un cinema 3D dove si possono visionare documentari su varie tematiche scientifiche.
IL PROGETTO
L’avvio del progetto del museo fu un po’ una corsa ad ostacoli non tanto per gli ideatori ma perché coincise con la ristrutturazione dell’Istituto Nazionale di Fisica della Materia del CNR (tra gli Istituti di ricerca italiani più attivi nel campo della divulgazione). In un’intervista, Marco Bianucci (primo ricercatore presso l’Istituto di Scienze Marine, ISMAR – CNR di La Spezia), che ha seguito la realizzazione del museo di Archimede di Siracusa fin dall’inizio, descrive come si e arrivati alla sua nascita: “Il progetto dell’Arkimedeion risale ormai all’inizio degli anni duemila, quando Gaetano Mercadante [Presidente del Gruppo Thesauron] pensò di partecipare ad un bando POR della Regione Sicilia con un progetto finalizzato alla realizzazione di un museo dedicato al grande personaggio Archimede a Siracusa. Si informò allora su chi in Italia come istituzione pubblica poteva fargli da partner e vide che l’Infm (Istituto Nazionale per la Fisica della Materia) aveva già realizzato numerose attività di comunicazione o divulgazione (mi riferisco a progetti come “Impara giocando”, “Semplice e complesso”, i numerosi multimediali che giravano per le scuole). Quindi il progetto venne scritto insieme da Infm e Gruppo Thesauron. La parte “scientifica” del progetto, la definizione degli Exhibit e dei contenuti, fu a carico soprattutto dell’Infm che ovviamente ne aveva le competenze. Fu costituita poi la società Agorasophia, che partecipò al bando e lo vinse. Questa è la genesi. Poi ci fu una pausa abbastanza lunga – di qualche anno – dovuta al fatto che l’Infm con un decreto ministeriale fu accorpato al CNR e quindi, di fatto, sparì come riferimento giuridico. Fu un periodo di limbo in cui si cercò di dare una definizione all’interno del CNR di quello che era il vecchio Istituto nazionale di fisica della materia. Agorasophia, pur essendo latitante l’Infm, cercò di andare comunque avanti continuando sia nella messa a punto dei contenuti (partendo dalle tracce che erano state scritte e dai documenti lasciati dall’Infm) sia nella definizione di tutto quello che era previsto nel bando, come le opere necessarie a livello di progetto per ristrutturare Palazzo Orsi a Siracusa, il luogo scelto come sede del museo. Dopo alcuni anni, superato il periodo di transizione dell’Infm verso il CNR, il dott. Mercadante, avendo a cuore di non perdere l’opportunità importante di poter realizzare il museo, tornò alla carica con il CNR per cercare di portare a termine il progetto”.
E alla fine Mercadante l’ha spuntata. Il museo è stato inaugurato a Siracusa a fine 2011. Poi ci sono state disavventure giudiziarie per lo stesso Mercadante e tutto è comunque andato stancamente avanti fino ai primi giorni del 2015. Poi l’improvviso collasso, in assoluto silenzio l’Arkimedeion ha cessato di vivere, i contatti sono stati cancellati, l’interno di palazzo Pupillo è stato sgombrato, è stato portato via tutto, non sappiamo dove. E’ stata persino tolta l’insegna sulla facciata. Sono rimaste solo alcune insegne sparse in città e il silenzio inquietante delle istituzioni che hanno taciuto e tacciono.