ARRESTATO UN PREGIUDICATO ACCUSATO DI RAPINA A MANO ARMATA NEI CONFRONTI DI UNA DONNA INCINTA
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Noto, a conclusione di una attività info-investigativa, diretta dal Sost. Proc. Andrea Palmieri, hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Siracusa su richiesta della Procura della Repubblica aretusea nei confronti del netino TARANTELLO Giovanni, 44enne, pregiudicato. Il TARANTELLO, lo scorso 5 Agosto, aveva tentato di rapinare una donna incinta che si trovava all’interno della sua autovettura in compagnia del figlio di 3 anni. La donna era in attesa del marito che si era diretto verso un vicino esercizio commerciale nella centralissima via Napoli di Noto (SR). In pochi istanti TARANTELLO Giovanni entrava all’interno dell’abitacolo della vettura sedendosi sul sedile lato guida e, minacciando la donna con un coltello alla gola, chiedeva a gran voce tutto il denaro in suo possesso, noncurante della presenza del bambino nel sedile posteriore. La donna, nonostante la minaccia, tentava di divincolarsi dall’uomo ma veniva ferita ad una spalla fortunatamente in maniera non grave. Le grida della donna e l’arrivo del marito di questa, facevano scappare il rapinatore che per assicurarsi la fuga estraeva un secondo coltello. Le vittime a tal punto contattavano i Carabinieri che intervenivano in pochissimi minuti. Da una rapida visione delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona, i militari avevano la certezza che il rapinatore fosse proprio Tarantello Giovanni, soggetto ben noto ai Carabinieri di Noto per i numerosi precedenti penali.
Tutto il materiale probatorio raccolto dai Carabinieri di Noto, tra cui il sequestro del coltello utilizzato per ferire la donna, è confluito in un’informativa che ha consentito al P.M. di richiedere al Gip del Tribunale di Siracusa, l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere a carico di TARANTELLO Giovanni. Quest’ultimo, pertanto dopo essere stato tratto in arresto è stato associato alla Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, ove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.