Enzo Vinciullo torna sullo scippo di 25 milioni subito da Siracusa e Provincia e replica al sindaco di Avola, Cannata, che sostiene che lui i cinque milioni destinatyi ad Avola non solo li ha avuti, ma li ha anche spesi
Leggo di un intervento sulla stampa a difesa dell’operato della Regione e tendente a giustificare la sottrazione di 25 milioni di euro alla provincia di Siracusa. Ritengo necessario, tuttavia, non fare inutile e sterile polemica, ma richiamare i fatti analiticamente in modo che siano gli stessi a parlare. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.
Con la Delibera di Giunta Regionale “n.301/2016 veniva approvato l’Allegato A Patto per lo Sviluppo della Regione Siciliana, sottoscritto dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Presidente della Regione Siciliana, che prevede uno stanziamento di somme per interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, relativamente ai fondi FSC, pari a €591.500.000,00”.
La Delibera 301/16, approvata e discussa, lungamente, nella Commissione Bilancio da me presieduta, assegnava al Comune di Avola per il “Progetto di realizzazione delle opere di difesa e salvaguardia della linea di costa” 15.825.968,49 euro.
Successivamente, con Delibera CIPE del 28 febbraio 2018 di “Ridefinizione del quadro finanziario e programmatorio è esteso all’anno 2025 il limite temporale dell’articolazione finanziaria delle programmazioni del FSC 2014-2020, in luogo del precedente limite riferito all’anno 2023” e questo perché tutte le Amministrazione che avevano ricevuto i finanziamenti ancora non li avevano spesi, ivi compresi il Comune di Avola.
Con la Delibera n.256 dell’8 luglio 2019, la Giunta regionale ha emanato apposito atto di indirizzo al Soggetto Attuatore al fine di reperire, nell’ambito delle risorse di cui al “Patto per il Sud – Regione Sicilia” Area tematica 2 “Ambiente”, Obiettivo strategico “Dissesto idrogeologico”, le risorse necessarie per la realizzazione degli “Interventi di mitigazione dei dissesti che interessano la collina su cui insorgono il Duomo e l’intera area diocesana di Agrigento”, autorizzando, all’uopo, una proposta di rimodulazione degli interventi.
Successivamente all’8 luglio, la somma originaria di 591.500.000,00 euro diventa 596.549.400,00 euro.
Quindi, ha proseguito Vinciullo, è chiaro che nessun contributo del Patto per il Sud è giunto al Comune di Avola, altrimenti la somma complessiva sarebbe minore di 591.000.000,00 euro e non addirittura maggiore.
Con deliberazione n.283 dell’8 agosto 2019 “FSC 2014/2020. Patto per il Sud della Regione Siciliana, Ridistribuzione risorse per gli interventi ricompresi nel Patto – Area Tematica 2 “Ambiente” - Obiettivo strategico ‘Dissesto Idrogeologico’” vengono ridistribuite le risorse e ad Avola vengono sottratti 5.024.000,00 euro, perché il contributo stabilito in 15.825.968,49 euro quando ero, ripeto, presidente della Commissione Bilancio, ora viene “rideterminato”, in 10.801.968,49 euro. Se non è una sottrazione questa, che cos’è? Una moltiplicazione, oppure una addizione?
Non avevo tirato in ballo nessuno, ma avevo contestato l’azione del Governo regionale, ma mi rendo conto che nemmeno questo si può più fare nella nostra provincia.
Se il Sindaco ha utilizzato altre fonti per realizzare i progetti del Comune, io posso anche essere contento, ma non può, assolutamente, dire che in questa vicenda la Regione si sia comportata come una madre benigna e che abbia ridistribuito equamente le risorse già stanziate nella scorsa Legislatura per la provincia di Siracusa.
Se si ha solo la volontà di difendere il Governo regionale, il comunicato stampa di ieri ci può pure stare, tuttavia, ho trovato sommamente sgradevole il riferimento ai tecnici, presumibilmente, comunali, da me mai citati e l’invito che mi viene rivolto a rileggere i documenti da me prodotti nella scorsa Legislatura, come se, prima di scrivere il comunicato stampa, data l’assurdità del provvedimento, non l’avessi letto decine di volte e non mi fossi confrontato con tecnici autorevoli.
Mi permetto, infine, di dare sommessamente un suggerimento: spesso, ha concluso Vinciullo, nella vita un po' di umiltà e di modestia non farebbero male, ci aiuterebbe a stare meglio con noi stessi e con gli altri.
Controreplica di Luca Cannata
“Errare è umano ma perseverare è diabolico. Vinciullo dovrebbe fare lui un bagno di umiltà perché io non sto difendendo nessuno se non la corretta informazione. Ribadisco che non è vero che ad Avola sono stati sottratti oltre 5 milioni di euro dalla Regione perché già spesi ma sono solo stati confermati i 10,8 milioni già previsti”. Il sindaco di Avola, Luca Cannata, è duro dopo le parole dell'ex presidente della commissione Bilancio all'Ars, Vincenzo Vinciullo, che aveva lanciato l'allarme in merito a una presunta rideterminazione delle risorse assegnate nella precedente legislatura sul dissesto idrogeologico.
L'ex deputato regionale aveva sottolineato e oggi ha ribadito che i fondi erano stati ridotti da 42 a 17 milioni di euro con una differenza di 25 milioni di euro in meno contestando il silenzio degli amministratori locali e citando, tra i Comuni interessati dalla “sottrazione”, anche Avola. “Sono disponibile a mostrare tutte le carte all'ex parlamentare, che evidentemente è solo alla ricerca di sterile visibilità – risponde stizzito il primo cittadino – ma quando vuole potrò fargli vedere il progetto complessivo, l'opera realizzata con il primo stralcio da 5 milioni di euro e il totale dei fondi per il Patto per il Sud e i soldi previsti anche con la determina dell'ex presidente Crocetta”.
Nessuna difesa al Governo regionale attuale perché non c’è motivo di farlo, considerando gli atti prodotti proprio nella precedente legislatura, come dimostrato la lettera (in copia) datata 20 settembre 2016 con protocollo 6036 inviata dal commissario Croce, che nel 2016 assegna le stesse somme.
“Non entro nel merito della delibera di Giunta regionale, non di mia competenza – conclude Cannata – ma parlo di ciò che appartiene alla mia città e parlo per onestà intellettuale e correttezza di informazione. Cosa che evidentemente qualcuno non riesce a fare. Con questo spero di aver concluso una diatriba che non fa bene a nessuno, come non fa bene a nessuno lanciare allarmi che tendono solo a spaventare i lettori. Le porte del Comune sono sempre aperte, sono disponibile a mostrare quelle documentazioni che forse mancano all'ex deputato, ma che dovrebbe conoscere ”.