PEPPE CULOTTI: IL CENTRO RACCOLTA RIFIUTI DI ARENAURA E’ ANCH’ESSO UN RIFIUTO SPORCO E DISORGANIZZATO
REP: Il conferimento è una modalità secondo cui i rifiuti vengono temporaneamente accumulati dall’Utente e successivamente CONSEGNATI al servizio di raccolta.
Il personale di custodia deve indirizzare gli utenti affinché eseguano il corretto DEPOSITO dei materiali avendo vietato l’accesso ai contenitori ed ai luoghi di stoccaggio senza una debita autorizzazione.
Gli Utenti dovrebbero attenersi alle disposizioni riportate su apposite tabelle affisse all’ingresso.
Questo è in sintesi un piccolissimo stralcio della Legge e del Regolamento Comunale che riguarda i CCR (Centro Comunale Rifiuti). Semplice e chiaro come l’acqua fresca!
Ma nel nostro CCR (Corto Circuito Rifiuti) dell’Arenaura non vi è NULLA di tutto ciò. Basta recarvisi per rendersi conto che somiglia più ad una casba stante i tanti cassoni metallici sparpagliati nel piazzale o collocati ad una distanza fra di loro di appena pochi decimetri.
Per conferire, per esempio, il vetro bisogna utilizzare due piccole pedane di legno messe una sopra l’altra in modo traballante circondate da frammenti di vetro che nessuno si preoccupa di rimuovere e nonostante questo “ausilio” il cassone risulta ancora alto per conferire il vetro in sicurezza. Nessuna rampa di accesso, nessuno scivolo per le bottiglie, si riscontra solo una rozza organizzazione.
La si riscontra anche quando si conferisce negli scarrabili di uso più comune e ti accorgi che sono vicinissimi ai contenitori che ricevono i RUP (Rifiuti Urbani Pericolosi) che appunto perché pericolosi dovrebbero essere confinati e separati fisicamente.
La si riscontra anche osservando lo scarrabile per gli inerti, che fa bella mostra di se in pieno piazzale con lo sportellone aperto, senza alcun accorgimento per evitare che si sollevi e si disperda polvere di cui nessuno conosce la reale composizione. Anche lo stesso sistema di conferimento avvicina pericolosamente l’Utente a dei materiali di cui non si può escludere che contengano residui di amianto.
La si riscontra anche quando l’Utente che trasporta e maneggia rifiuti ha necessità di lavarsi almeno le mani. Difatti deve servirsi non dei servizi igienici che sono sbarrati ed interdetti, ma si deve servire di un rubinetto in pieno piazzale che scarica in un secchio di acqua sporca senza possibilità di utilizzare detergenti e dispositivi per asciugarsi le mani facendo attenzione anche a non bagnarsi i piedi. Una vergogna? Si una vergogna!
Occorre ripensare a regolare un conferimento che non può vedere gli Utenti vagare in un’area potenzialmente pericolosa sanitariamente ed essere obbligati a deporre i rifiuti in condizioni di sicurezza precaria.
Invito chi ha le responsabilità di gestione del Sito e delle attività che vi insistono di adoperarsi a trovare soluzioni (già note, tra l’altro, in altre Comunità più organizzate) non solo per rendere più sicuro il luogo ma per renderlo più rispettoso della salute dell’Utente.
Associazione Plemmirio Blu
Il Presidente
Avv Giuseppe Culotti.