Politica

GIOVANNI CAFEO: UNA PISTA CICLABILE PER COLLEGARE ORTIGIA AL PARCO ARCHEOLOGICO

Giovanni Cafeo, sei un deputato siracusano e se sei d’accordo oggi facciamo un’intervista con parole semplici, per gente semplice. Cosa sono queste Zes e perché potrebbero essere un toccasana per la comunità siracusana?
Le Zes sono zone economiche speciali. Zone in cui vi sono agevolazioni per gli investimenti, dal credito di imposta a procedure autorizzative con tempi più celeri. Sono uno strumento per attrarre investimenti, locali ed internazionali. Mentre le procedure di istituzione proseguono, il territorio dovrebbe prepararsi ed avere una visione di sviluppo, visione che a mio personale avviso manca sia a livello regionale che a livello locale. La concorrenza ormai è mondiale e le grandi aziende possono scegliere in quale parte del mondo fare i propri investimenti in base ai vantaggi competitivi e fiscali che hanno. Tempi autorizzativi, costi della manodopera, competenze, infrastrutture, vantaggi fiscali, etc.
Com’è finita col nuovo ospedale? Tutto fermo di nuovo? Eppure c’è stato l’accordo fra l’assessore Razza e il centrodestra siracusano..
Oggi ci sono due verità che stanno rendendo molto pericolosa la situazione per la sanità siracusana. La prima  e’ il rischio di vedere attrarre risorse verso provincie vicine dove la sanità funziona meglio. La seconda è che la politica Siracusana passa il tempo a litigare senza difendere gli interessi del proprio territorio. Per questo penso che sia essenziale che debba essere la politica siracusana a trovare una sintesi in tempi brevi su dove realizzare il nuovo ospedale. Sarebbe un cambio di tendenza per recuperare credibilità e dare forza al territorio per le altre battaglie che ci aspettano, vedi ad esempio il riconoscimento della breastunit all’ospedale di Lentini, la risoluzione delle problematiche legate all’ospedale di Noto, il potenziamento dell’ospedale di Augusta. Detto ciò, comprendo le dichiarazioni del governo regionale che  qualora la politica siracusana non riuscirà ‘ a fare una scelta, fara’ sue le competenze,  perché il nuovo ospedale e’ un’ infrastruttura di interesse regionale che non può più attendere. Speravo e spero ancora che la pace fatta fra Razza e la Prestigiacomo sia la precondizione per fare un passo in avanti e trovare una soluzione per l’indicazione della zona dove realizzare il nuovo ospedale.
Oggi chi abita in corso Gelone vive praticamente in periferia. Come dice Rosario Lo Bello “è il Bronx dentro la città”
E’ causa del clima politico che si vive in provincia. Polemiche, cortile e niente di più. Manca perfino il confronto sulla visione di sviluppo della città e della provincia. Durante la giunta Garozzo si era ipotizzato di collegare la stazione marittima con il parco archeologico con una pista ciclabile e pedonale. Bisognava avere il coraggio di eliminare una fila di posteggi al corso Gelone con ad esempio l’individuazione di posteggi nelle zone limitrofe ed il potenziamento del trasporto pubblico. Questa scelta, a mio avviso avrebbe allargato il centro storico e fatto rinascere tutto il quartiere Neapolis . Questa scelta oggi sarebbe ancora più lungimirante alla luce del l’istituzione del parco archeologico.
Sei stato il segretario del Pd siracusano prima della botta presa con Moschella candidato sindaco. Quali sono le tracce da seguire oggi?
Riuscire a mettere in campo un progetto di medio e lungo periodo per la città e per tutto il territorio provinciale ed attraverso la credibilità del progetto riuscire ad aggravare risorse nuove. Questa e’ un’ esigenza di un campo più vasto del PD. Il PD ha il dovere di provare a metterlo in campo con umiltà e senza personalismi o divisioni.
Hai sostenuto e sostieni il Garozzo bis al Comune. I risultati per Siracusa sono disastrosi. Perché’ lo sostieni?
Lo sostengo per dare una mano. Perché non mi sembra che tra gli oppositori ci sia un atteggiamento costruttivo o una visione da prendere in considerazione. Se con il mio contributo avrò la possibilità  di migliorare un po’ le cose lo farò senza risparmiarmi. Ritengo di doverlo ai miei concittadini prima che al sindaco o alla giunta.
Il direttore del Parco Archeologico, Calogero Rizzuto, punta all’apertura di tutti i nostri siti archeologici
Ho avuto modo di confrontarmi con il direttore e ritengo che stia dimostrando di avere l’approccio giusto ed una visione inclusiva e aperta alla città. Ognuno anche in tal senso dovra’ fare la sua parte. La città va ripensata, anzi andava ripensata già da tempo, in funzione della valorizzazione del parco. Per lo stesso motivo di prima sosterrò questo percorso.
Al comizio di Salvini c’erano contestatori con la bandiera rossa del Pci
Al comizio di Salvini c’erano molti liberi cittadini preoccupati per le sorti del proprio Paese. Io non c’ero ma se fossi stato a Siracusa sarei stato li’ senza bandiere, ma con ben saldi i valori su cui i manifestanti si sono ritrovati.
Il cavallo corinzio di piazzale Marconi è almeno il triplo della statua di Archimede
Abbiamo problemi più importanti da affrontare. A volte ho la sensazione che per incapacità di affrontare i temi seri deviamo l’attenzione su altro. Una volta e’ il bar del Maniace, una volta un quadro … Salvo ti prego sulle dimensioni di due opere passo …
Che i siracusani sono praticamente tutti disoccupati non fa notizia? Che i nostri giovani laureati facciamo i migranti non interessa nessuno?
Non è vero. Questo è il risultato di politiche sbagliate degli ultimi decenni, ma sicuramente, questo oggi, soprattutto nel Mezzogiorno, dovrebbe essere il tema da rimettere al centro. Un’ idea di sviluppo di medio e lungo termine capace di guardare anche alla velocità dei nostri tempi, alle nuove tecnologie, alla riconversioni dei territori, con cui ormai ci troviamo a fare i conti tutti i giorni, con grande impreparazione.  Sono convinto che sia l’unica cosa che possa avere un senso, anche se alcune volte ti confesso che vivo questo tema con un certo scoraggiamento. La sensazione e’ infatti che siamo troppo  concentrati sull’oggi, sulle risposte tappa buchi, incapaci al contrario di costruire una visione in grado di andare oltre.
Cosa succede se il 7 novembre il Tar di Catania annulla le elezioni comunali del 2018 per brogli elettorali?
Non saprei, forse un ricorso al cga, forse nuove elezioni. Mi interessa di più un’ altra cosa però, Come sarà il clima? Quali progetti si confronteranno? Ritengo che oggi sia giusto lavorare ad un confronto su questi temi e provare a condividere alcune scelte, ancor di più in considerazione della situazione numerica vissuta  in consiglio comunale.