IN PROVINCIA DI SIRACUSA IL 60 PER CENTO DEI GIOVANI SONO DISOCCUPATI
L’ISTAT ha comunicato i dati sul mercato del lavoro in Italia e nello stesso tempo il Governatore Musumeci ha colto l’occasione per integrare il quadro generale dei dati ISTAT, con la particolarità dei dati siciliani che, nel loro insieme, sono drammatici. Negli ultimi dieci anni 142.000 siciliani sono emigrati in cerca di lavoro e circa 52.000 nostri giovani laureati sono andati a lavorare lontano dalla Sicilia. Posso aggiungere che nella provincia di Siracusa non c’è nessun riscontro di nuova occupazione dal 10,7% come tasso di disoccupazione nazionale e siamo sempre fermi al 25% circa di disoccupazione con un bel 57.7% di disoccupati tra i giovani. Saranno anche fatti di cronaca ma che, un uomo di 52 anni, siracusano, si sia dato fuoco per la disperazione di essere rimasto senza lavoro, dà l’idea di quale sia il vero stato di disperazione che insiste in tante famiglie in città. Anche la necessità di tenere sotto controllo la diffusione dell’uso di droga da parte delle forze dell’ordine, con continui blitz in svariate parti della città, in particolare all’ingresso di Ortigia, ci dice che c’è un certo malessere sociale che sembra non si riesca a debellare.
Non aiutano a rasserenare gli animi le quotidiane notizie riguardanti l’indagine giudiziaria denominata “Sistema Siracusa” che lascia intravvedere ulteriori clamorosi comunicazioni giudiziarie verso tanti personaggi coinvolti e insospettabili e forse non ancora conosciuti. Anche la cancellazione dell’appalto di Igiene Ambiente è un brutto segnale di come venga gestita la cosa pubblica, di quanta incapacità arrivi dalla politica oppure, di quanta corruzione esiste in giro per la città di Archimede. Per chi non se ne fosse accorto, l’Assessore Coppa è stato riconfermato nella delega. Anche la storia recente dei lavori privati sulla Piazza d’armi al Castello Maniace lascia perplessi: è mai possibile che a Siracusa ci si opponga a qualcosa il giorno dopo che il qualcosa è stato autorizzato da tutti quelli che potevano e anche più? Per anni il Comune, che oggi dice di non avere competenza in merito, ha autorizzato senza arrossire, ristorazione, musica e chiosco, proprio nello stesso luogo Federiciano sul quale oggi dice di non essere competente. Poi c’è la questione Palazzo della Camera di Commercio e sua futura destinazione, inserita in un bando per un concorso d’idee sul suo utilizzo, promosso a Catania e sul cui esito i siracusani non potremo dire nulla. Il buco nero della questione Trasporto Pubblico non è affrontato da alcuno né tanto meno è considerato tra le priorità dei servizi da destinare ai cittadini e chissà per quanti anni ancora siracusani e turisti dovranno rincorrere i pochi autobus che non passano mai. Tralascio le battute che potrei fare sul Porto e mi limito a constatare che le attività croceriste languono e la nautica da diporto vede tante barche sostare in rada e poche si attraccano alla Marina.
Enrico Caruso