UN CITTADINO PLAUDE ALLA BUONA SANITA’ AD AVOLA. FICARRA, DIRETTORE DELL’ASP, INVECE DI INCREMENTARLA HA MESSO IN UN CASSETTO IL NUOVO OSPEDALE DI SIRACUSA
Rep: Con una lettera firmata indirizzata al direttore sanitario dell’ospedale Di Maria di Avola Rosario Di Lorenzo, un paziente esprime gratitudine nei confronti del personale sanitario della Cardiologia dell’ospedale di Avola e dell’Emodinamica dell’ospedale di Siracusa per gli elevati livelli di professionalità e umanità avvertiti durante la sua permanenza di ospedale: “Le scrivo spinto da un profondo senso di gratitudine nei confronti di tutto il personale medico, infermieristico e OSS del reparto di Cardiologia dell’ospedale G. Di Maria di Avola. La mia recente permanenza in ospedale mi ha permesso di apprezzare che nel nostro territorio esiste anche una buona sanità con alti livelli di professionalità e specializzazione condotta da bravi medici impegnati giornalmente con grande umanità, serietà e capacità. Volevo ringraziare il primario dott. Paolo Costa pe la serietà e la sapiente direzione della divisione e il dott. Giorgio Sacchetta dell’ospedale di Siracusa per l’alta professionalità nell’eseguire l’intervento di posizionamento degli stent coronarici. Un grazie di cuore va a tutta l’equipe medica e a tutti gli operatori per la particolare bravura, attenzione e dedizione rivolta quotidianamente ai pazienti. A tutti desidero augurare un buon proseguimento di lavoro con la speranza di mantenere sempre alta la vostra eccellente professionalità”.
Bella lettera, bella storia ed è un piacere prenderne atto. Questo non toglie che l’Asp Siracusa e il suo direttore si sono arenati sul nuovo ospedale, se mai avessero tentato di fare qualcosa di concreto. Se ricordiamo bene il dottor Ficarra quando arrivò a Siracusa disse che far presto sul nuovo ospedale era la sua mission. Sei mesi dopo possiamo dire che la sua mission il dr. Ficarra – che per inciso continua a non rispondere alle nostrre domande sulla sanità siracusana – l’ha messa in un cassetto e preferisce l’ordinaria amministrazione, o meglio una gestione sin qui politicizzata, completamente sottomessa agli ordini dell’assessore regionale Razza e del governatore Musumeci. Insomma, la rete sanitaria siciliana vede Siracusa e i suoi ospedali trattati da colonia o meglio da bancomat per la sanità catanese dove tutto si riversa, dove tutto confluisce. I buoni medici servono a poco se la politica della sanità siracusana è asservita ai padroni del vapore.