Politica

SENZA SPIAGGE E SOLARIUM DIMEZZATI: MA CHE RAZZA DI CITTA’ TURISTICA SIAMO?

La Sicilia è stata considerata da sempre laboratorio sperimentale e anticipatore di nuove forme politiche applicabili anche a livello nazionale e però, da qualche anno, non ne azzecchiamo una e anzi sembriamo essere politicamente susseguenti alle iniziative nordiste. Dopo i successi elettorali precedenti alle Elezioni Europee, anche in Sicilia il fenomeno politico della Lega Partito di maggioranza relativa ha trovato conferma proprio nelle Elezioni della scorsa domenica, facendo diventare la Lega di Salvini la seconda forza politica dell’isola con ben il 22,42% dei consensi. Se si considera che nelle Europee del 2014 la lega prese lo 0,85% dei voti, si può ben capire quanto il fenomeno Lega sia diventato importante in Sicilia e  anche Siracusa, se pur in misura minore, ha contribuito al successo dandogli il 17,94% delle preferenze. Sempre confrontando i voti delle Europee 2014 con i recenti risultati si scopre che il PD è passato da 33,61% delle preferenze al 18,84%; Forza Italia dal 21,25% al 17,77%; Il Movimento 5Stelle dal 26,3% al 28,85%; mentre Fratelli d’Italia da un 3,23% di preferenze è passata al 7,28%. La lettura dei numeri non sempre spiega tutto ciò che accade, ma aiuta sempre a comprendere cosa sta succedendo e nel nostro caso ci dicono che a Siracusa il Movimento 5Stelle è sempre il Partito più votato con il 34,93% delle preferenze. L’On. Stefano Zito può continuare a dormire sonni tranquilli. Forza Italia con l’8,45% dei voti va maluccio e l’On. Prestigiacomo non dormirà tanto bene. Il PD in percentuale, va piuttosto bene con il 20,79% di preferenze e questo ci dice che facevano finta di dormire. Per il voto di Fratelli d’Italia, il dato finale dell’11,04% di preferenze non è totalmente un fatto nuovo giacchè scontava la presenza di Luca Cannata, Sindaco di Avola, che è stato il vero candidato locale. Tutta questa insalatona di numeri è stata però condita con olio scaduto tant’è che a Siracusa, i votanti si sono attestati  a un 35,77% che si avvicina tantissimo alla soglia di non ritorno in cui la democrazia rischia di trasformarsi in anarchia. Il quadro finale delle valutazioni, che deve comunque prendere atto della volontà popolare anche se espressione di una minoranza dei siracusani che si sono recati a votare, può essere interpretato con una tenuta del Sindaco Italia e della Giunta, visto i voti PD ma c’è da dire che, non si sono visti molti esponenti di questa maggioranza fare campagna elettorale a favore proprio dei Democratici. L’opposizione in Consiglio Comunale si è divisa in mille rivoli e mille candidati e nessuno di loro si è accreditato come Lega durante la campagna elettorale. Magari adesso qualcuno si sveglia. Se in Sicilia Forza Italia ha raggiunto un risultato di voti abbastanza buono, lo stesso non si può dire per Siracusa, dove probabilmente nei prossimi mesi, si dovrà affrontare una questione interna di leadership che sarà interessante seguire. Per i partiti di sinistra, sinistra, si deve registrare il costante calo di consensi che dura ormai da diverse elezioni e nulla fa intravvedere novità o nuovi personaggi che potrebbero invertire questa tendenza. Forse anche a seguito dei risultati elettorali in Sicilia, Il Governatore Musumeci, sempre più in crisi di minoranza, ha fatto votare il rinvio delle elezioni di secondo livello per le Nuove Province, a maggio 2020 che, se ha messo tranquilli alcuni politici vicini al Governatore, lascia inalterato per un altro anno se va bene, il disastro economico di una Sicilia che da anni paga migliaia di dipendenti Provinciali rendendoli precari e dal futuro incerto. Per quanto riguarda Siracusa, in attesa di nuove dal fronte brogli elettorali, ci prepariamo a una stagione estiva senza spiagge pubbliche e solarium al 50% di quelli presenti lo scorso anno. Se ci mettiamo il perdurare di un sistema di trasporti locali e non che è passato dall’anno zero al sotto zero, siamo sempre una Città poco turistica e i dati delle presenze ce lo confermano. Per fare un esempio e capirci, l’albero di Natale a Piazza Duomo costa al Comune mediamente sui 15.000,00 euro; ecco, se si fosse ripristinato il traghetto Ortigia – Punta del Pero, con circa 20.000,00 euro di sostegno, i Barcaioli lo avrebbero fatto integrando il resto con i biglietti a un euro. Impresa impossibile per Siracusa.

Enrico Caruso