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IL COMITATO SCUOLE SICURE / I NUOVI LOCALI PER IL VERGA DEBBONO AVERE LE VERIFICHE ANTISISMA

Rep: L’osservatorio tecnico spontaneo in materia di edilizia scolastica costituito nel territorio provinciale dal Comitato Scuole Sicure di Siracusa continua a produrre risultati, richiamando l’attenzione degli enti locali su un settore, quello appunto della Sicurezza, nel tempo fin troppo trascurato e sul quale non si è disposti più a chiudere un occhio, come è stato fatto in passato, essendo in ballo l’incolumità degli studenti e dei fruitori dei locali scolastici.

Nelle scorse settimane il Comitato Scuole Sicure aretuseo aveva portato alla luce l’intollerabile situazione, andata avanti a proroghe per decenni, dei bassi che in via Alcibiade fino a quest’anno hanno ospitato, non proprio secondo norma, alcune classi della materna e della primaria.

La denuncia-appello rivolta all’amministrazione comunale di Siracusa pare sia stata recepita e la risposta è riscontrabile nell’Avviso pubblicato dal Settore Relazioni con la città, Politiche comunitarie e Patrimonio, di ricerca di un immobile in locazione, da adibire a classi, sei, di primaria, ognuno per ospitare 24 alunni iscritti all’Istituto Verga.

“Siamo soddisfatti-spiega Angelo Troia, presidente del Comitato Scuole Sicure- di questo intervento da parte dell’amministrazione comunale. Ma l’avviso, per quanto concerne i requisiti richiesti, andrebbe perfezionato. Leggiamo che sono richieste le certificazioni in materia di antincendio, la conformità ai parametri di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, la conformità ai parametri del Decreto ministeriale del 1975, ma ancora una volta viene omesso o dimenticato di aggiungere, per gli immobili anteriori al 1984 e per quelli che hanno cambiato destinazione d’uso, le verifiche di vulnerabilità sismica”.

“Pertanto- conclude Troia- visto che le domande di disponibilità dei locali dovranno essere inoltrate entro il 2 del mese prossimo chiediamo all’amministrazione di inserire anche le verifiche di vulnerabilità sismica, che non sono da considerare un optional, di cui si può fare dunque a meno, specie nella nostra zona ad alto rischio di calamità”.