Politica

ENZO NICASTRO (LEGA): HO TROVATO ILLUMINANTE IL LIBRO DI PAOLO BORROMETI SU MAFIA E POLITICA NELLA NOSTRA PROVINCIA

Enzo Nicastro, hai avuto un percorso politico travagliato e alla fine hai scelto la Lega di Salvini..

Il PARTITO DELLA NAZIONE vi dice qualcosa? Fu Casini a lanciare l’idea di un partito o una coalizione capace di uscire dalla retorica destra sinistra per fare solo e semplicemente il PARTITO DELLE COSE GIUSTE. Abbandonato miserabilmente il progetto, la sfida fu raccolta da Matteo Renzi (ex Margherita come me) la cui scalata al PD, da “rottamatore” di una certa classe politica, riuscì a convincermi (come altri milioni di italiani) della possibilità di un reale cambiamento della politica. Non gli si può negare di aver avuto e saputo catalizzare l’interesse dei delusi del Pd, di cittadini moderati ma senza partito (ex democristiani), persino una minoranza grillina, favorevole alle riforme. Vedere rottamata in pochi mesi una buona parte della classe politica di un partito che negli ultimi anni non era stata in grado di fare nessuna delle scelte urgenti e necessarie, mi diede la sensazione concreta che qualcosa, con Renzi, potesse cambiare. Anche questa volta il PARTITO DELLA NAZIONE era a portata di mano. Che cosa abbia spinto al suicidio politico un politico che, piacesse o no, aveva veramente in mano le carte per un cambiamento reale, ad oggi, non riesco a comprenderlo. So con assoluta certezza che il progetto politico/economico NAZIONALE della Lega Salvini Premier di Matteo Salvini, ad oggi, in questo buio pesto della politica italiana e di riflesso in Europa, rappresenta l’unica e forse l’ultima possibilità di un cambiamento reale possibile del nostro paese e di riflesso in Europa.

La provincia di Siracusa fa registrare arresti eccellenti, comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. Ma non eravamo la provincia babba?

La Sicilia, può sembrare strano ma non lo è, su circa 190 casi registrati in tutta Italia, risulta terza come percentuale di comuni sciolti causa infiltrazioni mafiose. Credo che sia chiaro a tutti che ciò dipende dall’importanza dei flussi di denaro che circolano in ogni regione d’Italia a seguito di importanti investimenti privati,  di finanziamenti statali ed europei disponibili per l’esecuzione di grandi opere private e importanti infrastrutture pubbliche. Lo stretto connubio tra mafia, politica, imprenditori e colletti bianchi, è oramai certificato da anni di inchieste, processi e condanne, a carico di mafiosi, imprenditori, politici e magistrati. Sembrerebbe che, negli ultimi tempi,  anche nella provincia di Siracusa, definita erroneamente (credo) “provincia babba” questo fenomeno sia in aumento. Lo dimostrano lo scioglimento di comuni come Augusta prima, di Pachino pochi mesi fa e la notizia di qualche giorno fa dell’insediamento della Commissione Prefettizia che avrà il compito di valutare la situazione del comune di Avola. Sembrerebbe, da notizie giornalistiche, che stessi provvedimenti e verifiche stiano già per essere attivati per altri 2/3 comuni, sempre della provincia di Siracusa. Purtroppo il danno di immagine ad una città causato da questo tipo di provvedimenti è devastante sotto tutti i profili socio/economico/politico. Ritornando indietro di parecchi anni, allora giovincello, ricordo un senso di incredulità e smarrimento tra i cittadini quando, dopo le drammatiche dimissioni in blocco dell’amministrazione e di tutto il consiglio comunale in carica a Lentini, si vociferava che fossero avvenute per evitare l’infamia di un probabile decreto di scioglimento a causa di “certe pressioni”, ricevute dall’allora amministrazione in carica, su appalti per opere pubbliche, nello specifico  l’appalto SAISEB, come si evince dalla lettura di una interrogazione parlamentare del tempo. Un altro aspetto preoccupante, sul quale riflettere,  è quello dei reati contro la pubblica amministrazione, corruzione e concussione, abuso o interessi in atti d’ufficio, falso ideologico in atti pubblici, ecc.…, che, negli ultimi anni, sono in costante aumento.

Seguo le vicende di Lentini sul web e quindi ho una informazione parziale. Ma Bosco, sindaco di Lentini, come sta lavorando?

Credo che stia navigando a vista. Nulla di più.

La sindaca di Augusta si affaccia dal balcone insieme a padre Prisutto. L’arciprete della lotta all’inquinamento e al cancro nel Petrolchimico ha simpatie grilline?

Credo proprio di no. Quando si è soli in una lotta impari, come quella che sta conducendo padre Prisutto, bisogna utilizzare tutti gli strumenti utili alla nobile causa, la politica lo è.

Il sindaco Gianni sarebbe un buon presidente del Libero Consorzio di Siracusa?

Ho militato per un certo periodo nello stesso partito insieme al già Onorevole Pippo Gianni e Ass. Regionale, ora sindaco di uno tra i più importanti comuni della provincia di Siracusa, Priolo Gargallo. Tra di noi non è mai corso, politicamente, “buon sangue”, forse perché non ho mai accettato la pratica dello “Yes Man” (uomo zerbino), ma ciò non ha mai influito sulla reciproca simpatia, ne il venir meno del mio rispetto a chi ha rappresentato politicamente, nel bene e nel male, ad alti livelli la nostra provincia. Credo che per la complessa e grave situazione finanziaria attuale, di abbandono all’incuria dell’intero territorio della provincia di Siracusa, per la debolezza e sudditanza politica dimostrata nei rapporti di forza con le altre province, il ruolo di Presidente del Libero Consorzio deve essere affidato a soggetti con riconosciute qualità politiche di mediazione, padronanza dei meccanismi che regolano la P.A., carattere pratico e decisionista.

Da oggi i Grillini avranno un occhio di riguardo per la Sicilia, l’unica regione che non li ha presi a calci nelle gengive alle ultime Europee?

Credo proprio di si, quello che è successo alle elezioni europee rappresenta un segnale positivo, di fiducia, un ulteriore apertura di credito da non sottovalutare, come lo è stato per noi della Lega Salvini Premier. Guai a tradire.

Grillini e Pd insieme al comune di Siracusa. E’ solo una stranezza o che altro?

Credo che si tratti semplicemente di una “sbandata” del M5S siracusano, forse frutto dell’euforia di portare a casa risultati per la soluzione di problemi della città o di incapacità e inesperienza politica/amministrativa, ma dopo la tiratina d’orecchie a qualche battitore libero all’interno del movimento, penso che assisteremo ad un atteggiamento diverso.

Sulle sculture false e su Granata che da sempre sostiene Sicilia Musei ti sarai fatto un’idea personale

E’ da anni che Siracusa, purtroppo, da un immagine di se stessa, sotto tutti gli aspetti, verso il basso. Risultati elezioni comunali fake, amministrazione fake, opposizione fake, autorizzazioni amministrative fake, per arrivare, ad oggi,  alle sculture fake. Granata chi!?

I sindacati siracusani dovrebbero avere nuovi vertici? Da anni le stesse facce..

Nuovo non sempre equivale a migliore, ma, questo aspetto, lo si nota anche nella politica. Occorrono entrambi, ed insieme dovrebbero lavorare per recuperare credibilità tra i lavoratori, fondamentale per ottenere ciò, devono sganciarsi dalle logiche e dalle sponsorizzazioni ai partiti politici e recuperare la vocazione naturale per la quale è nato il sindacato, la rappresentanza in maniera ESCLUSIVA delle esigenze e le istanze provenienti dalle categorie rappresentate. Ma so che quanto detto è pura utopia.

Pressing anti infiltrazione anche ad Avola e Lentini?

Esattamente un anno fa il giornalista Paolo Borrometi denunciava, attraverso organi di stampa e interviste video, la presenza della mafia (peggiore) nel nostro territorio, ovvero quella dei “colletti bianchi”. Ritengo che, chi occupa ruoli istituzionali, politici, di rappresentanza sindacale ecc.., deve porsi sempre delle domande e chiedere conto di fronte a gravi e preoccupanti affermazioni come queste. La mia prima reazione, istintiva (per l’affetto che nutro verso Lentini e i lentinesi) ed in parte indignata da quelle gravi affermazioni ma molto generiche di Borrometi, fu quella di scrivere un post sulla mia pagina fb, dove chiedevo con testuali parole: “Nella città di Lentini la storia di una mafia che spara è stata scritta e certificata da decine di inchieste, migliaia e migliaia di atti giudiziari e relativi processi, chiusi con condanne o assoluzioni in via definitiva. Apprendere oggi la notizia che a Lentini, città la cui economia è al collasso, c’è anche  una mafia dei colletti bianchi nella quale si muovono o convivono imprenditori, professionisti, commercianti, artigiani, ecc…, mi lascia perplesso, anche perché, ad oggi, non ne intravvedo il fine (business), e ne ho letto notizie in proposito. Dr. Paolo Borrometi, evitando la generalizzazione del caso, troppo banale per un giornalista di inchiesta come lei, CI POTREBBE ILLUMINARE? Grazie..”. Come succede spesso, in questi post, nessun commento e pochissimi like. Cercai attraverso degli amici giornalisti di avere la possibilità di un contatto personale per ottenere chiarimenti in merito, ma non fu possibile. Purtroppo non mi è stato possibile essere presente, per impegni di lavoro fuori dalla Sicilia, alla presentazione del suo libro “Un morto ogni tanto”, acquistato e letto, che ho trovato molto illuminante sui tanti aspetti che riguardano il connubio mafia/politica/imprenditori e colletti bianchi nella nostra provincia. Spero che quanto accaduto ad Augusta, Pachino e forse Avola, non accada più in nessuna città d’Italia.