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CONFERENZA SULL’EMERGENZA AMIANTO AD AUGUSTA / PIPPO GIANNI: CI SONO GIA’ TROPPI MORTI, PER INTERVENIRE DOBBIAMO ASPETTARE UNA STRAGE?

Amianto, mercurio, residui della combustione, benzene, agenti chimici, costituiscono quel cocktail mortale di cui sono vittime i cittadini, specialmente quelli più piccoli, che abitano nei 4 Comuni (Augusta, Melilli, Priolo Gargallo e Siracusa), inseriti nel Siti di Interesse Nazionale (SIN) di Priolo e che costituiscono, con Ragusa e Siracusa, il c.d. ‘triangolo della morte’, tra i cui abitanti si registra una più alta incidenza di neoplasie, di malformazioni congenite, e di patologie degenerative.

Se ne è discusso ieri nell’incontro, promosso dall’Osservatorio Nazionale Amianto sul tema: Rischio amianto e altri patogeni. Prevenzione e tutela della salute. Sportello amianto area SIN Priolo”, che si è svolto nell’Aula Consiliare del Comune di Augusta.

Dopo il saluto di Sarah Marturana, Presidente del Consiglio Comune di Augusta, è intervenuto l’On. Pippo Gianni, Sindaco di Priolo Gargallo e componente del comitato tecnico scientifico dell’ONA, che ha denunciato: “le nostre aspettative sono state costantemente disattese. Siamo convinti che prima o poi, quando il dolore diventerà troppo alto, quando le morti saranno più numerose, a quel punto forse qualcuno si sveglierà e speriamo che non sia troppo tardi. L’ecatombe è vicina. Colgo l’occasione di ringraziare l’avv. Bonanni per il fatto che si sta facendo carico di portare questo grido di aiuto e di assistere i cittadini esposti ad amianto e altre sostanze cancerogene in qualunque parte d’Italia con la sua insistenza e perseveranza”. Calogero Vicario, coordinatore regionale dell’Osservatorio Amianto ha lanciato un appello alle massime istituzioni della Regione Sicilianaaffinché si assicurino che il Ministro del Lavoro e della previdenza sociale, Luigi Di Maio emetta gli atti di indirizzo che sono di sua competenza, per concedere a tutti i lavoratori esposti la possibilità di accedere ai benefici previdenziali“.

Assistiamo ad un progressivo drammatico innalzamento dei numeri dei mesoteliomi in tutta la Sicilia,  più di 100 ogni anno che, oltretutto, costituiscono la punta dell’iceberg poiché molti di più sono coloro che perdono la vita tenendo conto che la fibra killer provoca anche il tumore del polmone, ovaie, laringe, della faringe e degli altri organi del tratto gastrointestinale, oltre alle asbestosi, con le relative compromissioni cardiologiche, cardiovascolari e cardiocircolatorie, così con una incidenza complessiva di circa 600 decessi ogni anno, nella maggior parte dei casi provocati da tumori del polmone e degli altri organi bersaglio dell’amianto, spesso in sinergia con altri cancerogeni presenti negli ambienti lavorativi. Sono i dati epidemiologici relativi alle patologie asbesto correlate, in Sicilia e in particolare nel SIN di Priolo, che ricomprende le città di Augusta, Siracusa, Melilli e Priolo resi pubblici durante un collegamento telefonico dal Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, avv. Ezio Bonanni che ha sottolineato: “nelle aree interessate dal SIN di Priolo (4 Comuni per 179.797 abitanti nel 2011), abbiamo una più elevata incidenza di tumori in generale, in particolare mesotelioma, tumore del polmone, leucemie mieloidi acute in età pediatrica, ed eccesso di linfomi ‘non Hodgkin’, ragione per la quale è necessario portare a termine la decontaminazione, la bonifica e messa in sicurezza, che invece va molto a rilento. A farne le spese sono i cittadini, soprattutto i più piccoli che hanno il sistema immunitario più delicato, e ciò è confermato dall’eccesso di malformazioni. Proprio recentemente la Corte di Appello di Roma, sezione lavoro, ha condannato l’INAIL a costituire la rendita in favore della vedova di un lavoratore del SIN di Priolo deceduto per mesotelioma, adducendo: “quanto alle mansioni svolte va rilevato che dalla documentazione prodotta (indagine epidemiologica del 1997 a cura dell’Organizzazione mondiale della sanità e registro tumori della provincia di Siracusa) emerge come l’esposizione all’amianto riguardasse tutti i lavoratori del polo petrolchimico di Priolo e, addirittura, gli abitanti della zona’.

Dati confermati anche nel rapporto Sentieri del marzo/giugno 2019 che, con riferimento al SIN di Priolo, rileva un eccesso di mortalità per mesotelioma pari a più del triplo del resto della regione, che già di per sé ha una incidenza più elevata (40 casi tra gli uomini e 8 tra le donne nel solo SIN di Priolo). Stessa cosa per quanto riguarda le malattie respiratorie acute, tra gli uomini soprattutto (incidenza di 136, riferita ai 66 casi degli uomini, rispetto al 100 delle attese), e ancora un’incidenza di 138 per gli uomini e 148 per le donne per quanto riguarda le malattie dell’apparato urinario. Dati allarmanti che confermano le indicazioni dell’ONA. Sono intervenuti, inoltre, Giuseppe Pisani, membro della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Giorgio Pasqua, Deputato Assemblea Regionale Siciliana, Marcello Migliore, Comitato tecnico scientifico ONA, Salvatore Ficarra, Direttore Generale Asp Siracusa, Francesco Giacalone e Marianna Accolla, Centro Regionale Amianto Ospedale Muscatello Augusta e Alessandro Scuderi, Legale ONA.