Politica

CICLOPICA COI FALSI E LA REVOCA DI SICILIA MUSEI / IL SILENZIO DI ITALGAROZZO E GRANATA E’ UN’AMMISSIONE DI COLPA

Sulle sculture false nella mostra Ciclopica (notizia data oggi dai maggiori quotidiani nazionali e dalla Rai) e sulla revoca della concessione travestita da protocollo, non c’è stato nessun comunicato del sindaco Italia e dell’assessore alla Cultura, Granata. Tantomeno sono arrivate altre risposte. Insomma, dopo uno sputtanamento mediatico nazionale siamo al “calati iuncu ca passa la china”. Hanno chiesto le dimissioni di Granata: Progetto Siracusa, Forza Italia, il Movimento Cinque Stelle ed altri consiglieri comunali in ordine sparso. Anche qui nessuna spiegazione o scusa è arrivata da Italgarozzo. Sono invece arrivate, in ordine sparso sempre, delle difese d’ufficio dei soliti sinistri. I sinistri più bravi hanno cambiato argomento e hanno cercato di dirottare l’attenzione sul pessimo Faraone travestito da reporter d’assalto sul castello Eurialo, oggi attento oppositore, ieri pessimo amministratore della Sicilia e dei siciliani. Gli altri sinistri, quelli che proprio non si vergognano, hanno sminuito, hanno parlato di una sciocchezzuola (una truffa è un a sciocchezzuola?), hanno difeso i loro e anche Granata dimenticando tutto quello che Italgarozzo ha combinato in 10 mesi, da Cala Rossa al bar alieno al castello Maniace, dalle bugie del sindaco “sulla porcheria” , subito smentito dal fatto che le autorizzazioni le aveva detto lui stesso da vicesindaco presiedendo la commissione Ortigia, per finire col patrocinio degli spettacoli del proprietario del bar alieno a cui il Comune aveva chiesto la demolizione delle opere abusive, richiesta per cui il Comune stesso è in causa proprio con chi ha avuto il suo patrocinio. Perché si deve dimettere Granata, caro Bruno Formosa? Si deve dimettere perché ha portato lui Sicilia Musei che appartiene a un suo vecchio amico. Perchè ha difeso a spada tratta una concessione abusiva travestita da protocollo alla stessa Sicilia Musei, perché lui e Italgarozzo insieme hanno snobbato con disprezzo il voto unanime del Consiglio comunale che ne aveva chiesto la revoca. Infine perché “il grandissimo evento della grandissima mostra a costo zero” era una trappola con opere false per cui chi l’ha visitata ha invece pagato 10 euro veri. Non basta?